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Sul fatto che nessuno debba giudicare mi sembra una frase "da maglietta" che suona anche bene ma che in questo caso ha poco significato....libera lei di comportarsi come vuole ma libero io di considerare un comportamento del genere ,a 14 anni , squallido... poi mica pretendo che anche gli altri la pensino come me...e ripeto parlo del comportamento non della persona in se ( su quello non mi permetterei mai ) anche perchè imputo la responsabilità di questi stili di vita molto di più ai modelli sbagliati che vengono imposti e all'assenza di una famiglia presente che non agli adolescenti stessi che li mettono in pratica Quote:
La chiesa propone una sua visione della vita e una sua morale cui le persone sono libere di attenersi o meno..mica obbliga nessuno..non capisco perchè MTV o altri possano farlo e la chiesa no |
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Secondo: mi sembra palese che un omicidio leda la LIBERTA' altrui. Hai presente questa parola? Libertà. Ognuno è libero di fare ciò che vuole finchè non intacca in modo diretto o indiretto la libertà altrui. La morale in questo caso vuole impedire proprio questo, vuole imporre i propri valori agli altri, a discapito della libertà di scelta. L'uso del termine "puttanella" è veramente squallido, l'esempio che hai fatto è assurdo. Quote:
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Che la religione cattolica sia passiva e tollerante con chi non la segue è una baggianata. |
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A 14 anni si dovrebbe avere il DIRITTO di sognare un amore romantico , di immaginare il principe azzurro, di fare l'amore semmai, non di "farsi" i primi che capitano.. e se tutto questo non avviene è perchè qualcosa è andato storto. E' andato storto nell'educazione ricevuta , nella mentalità sviluppata , nei modelli che hanno avuto etc. e non è nemmeno vero che il suo comportamento non fa del male a nessuno..lo fa a se stessa alla sua adolescenza ai suoi sogni bruciati già a 14 anni da questi comportamenti Quote:
la chiesa per come la vedo io ( e ripeto malvolentieri mi trovo a difenderla qui e ora )ha diritto di dire la sua come chiunque altro, liberi noi di seguirla o meno...io ho sempre difeso il diritto di parola anche di chi la pensa diversamente da me , mi sembra che tu invece solo alla chiesa tale diritto lo voglia negare ... Per quanto riguarda le ingerenze politiche: ovvio che essendo un centro di potere come tale abbia influenza e privilegi; ma come ce l'hanno confindustria o i partiti politici , le lobby varie, le associazioni di categoria... |
Per come la vedo io,fare sesso in 3 a 14 anni può essere conseguenza di due cose:
Una visione distorta dei rapporti con gli altri,che porta quindi ad usare il sesso come strumento di coesione e accettazione sociale- L'espressione del desiderio fisico e della voglia di sperimentare l'erotismo- Io credo che il sesso in sè non sia legato ad alcun "valore morale",ma sfruttare il potere del sesso per avere maggior prestigio sociale o per non restarne esclusi è triste,e forse sinonimo di un disprezzo di sè più spesso di quanto pensiamo. Va da sè che non posso sapere a quale dei due "casi" sia appartenuto il comportamento sessuale della ragazzina,nè che questo influisca sul giudizio sul suo omicidio. |
Potrei essere d’accordo con Bardamu se questo discorso coivolgesse esclusivamente le persone adulte, ma il fatto che riguardi una ragazzina di 14 anni non mi fa essere d’accordo con lui.
Un conto è aderire con consapevolezza ad un atteggiamento, scegliere uno stile di vita dove il sesso libero (inteso esclusivamente come fonte di piacere), assurga a espressione della propria indipendenza e libertà, un altro è, invece, mettersi in gioco senza essere coscienti di se stessi e delle conseguenze che tale scelta comporta. Ad esempio, non mi sono mai scandalizzata quando, leggendo i carteggi tra Sartre e la De beauvoir o le memorie di quest’ultima, mi sono imbattuta più volte nella chiara allusione a rapporti di coppia aperti, ad una sessualità vissuta in maniera alquanto libertina. In questo caso posso dire che è stata una scelta compiuta con coscienza da adulti provvisti di tutti quegli strumenti culturali e intelllettuali che li hanno resi in grado di essere padroni di se stessi e della loro vita, nonostante le loro scelte apparissero ai più disdicevoli. Non sono assolutamente d’accordo quando invece l’idea di libertà di scelta venga così facilmente estesa al mondo degli adolescenti. Forse voi dimenticate quale sia il grado di maturità degli adolescenti oggi o forse non pensate che nei luoghi dove c’è più degrado sociale e culturale questa “naturale” immaturità viene adirittura affiancata dalla totale assenza di quegli strumenti in grado di supportare al meglio l’individuo nelle sue scelte quotidiane. Io ci lavoro coi ragazzi di 13-14 anni e lavoro anche in un luogo dove manca un certo tipo di cultura, capace di rendere i ragazzi veramente autonomi, di aiutarli a concepire in maniera eugualitaria i rapporti tra uomo e donna. Vi faccio un esempio: c’è una ragazzina della mia classe alquanto procace e precoce a soli 12 anni e mezzo… piace molto, e lei se ne rende conto; è compiaciuta del fatto di piacere (anche ingenuamente), perchè inconsapevolmente sa, che in fondo, anche questa sua capacità di piacere è comunque una forma di potere sull’altro, sul maschio dominatore. C’è il “boss” della classe (cafone, teppista ecc) che allunga sempre le mani su di lei e più volte i due sono stati sorpresi in atteggiamenti un po’ ambigui (e lei ha solo 12 anni). Lei accetta di buon grado tali atteggiamenti con totale passività, mista a personale compiacimento… Osservando a lungo la situazione, mi sono resa conto di come la ragazza accetti passivamente certe advance, magari anche sghignazzando e ridendoci su. Si, lei sicuramente ci sta, ribadisco che le piace piacere, però nello stesso tempo scorgo nei suoi occhi una una totale inconsapevolezza di quello che le accade, un’ingenuità frutto d’ignoranza e inesperienza. Sono arrivata alla conclusione che ragazze così non sempre scelgono volontariamente qualcosa, il sesso non è necessariamente una realtà volutamente abbracciata con l’intento di rivendicare un piacere personale, perché esso rientra perfettamente al di dentro di uno schema riconducibile all’idea arcaica della donna concepita esclusivamente come oggetto sessuale. Non ravviso in queste ragazzina il senso della DIGNITA’ del proprio corpo, concetto questo più moderno e progressista. Vuole piacere perché sa che all’interno di una società dove i maschi detengono il potere, avere la loro approvazione è sicuramente fonte di prestigio. Poi, a mio avviso, solo se si possiede la dignità di sé e del proprio corpo, puoi scegliere se far diventare quest’ultimo strumento per un tuo personale piacere. Data la staticità delle dinamiche uomo/donna in certi ambientini (come doveva essere anche in questo paesino della Sicilia in cui è morta Lorena), l’esperienza sessuale non assume la funzione di affrancamento da una certa cultura bigotta, quanto al contrario di riconferma di una cultura ancora retriva e maschilista, secondo la quale è normale che la donna sia ridotta a cosa. Le ragazze stesse, poi – quasi inconsapevolmente – reificano se stesse accettando determinati atteggiamenti nei loro confronti da parte dei “maschi dominanti” e ci si sottomettono di buon grado, pur credendo di possedere il potere di quella seduzione di cui parlavo all’inizio, ma che si rivela poi solo un inganno. Il boss della mia classe, credendo di dire una cosa simpatica, ha affermato di considerare l’organo sessuale femminile un oggetto e le care donzelle a lui sottomesse gli davano ragione, pur essendo ragazze!!ma ti sembra normale?? A mio parere il caso di Niscemi, più che rappresentare un’espressione di libertà sessuale contro ogni moralismo bigotto, non è altro che una riconferma dei ruoli sociali e di genere a cui la donna è condannata, dato che non mi pare che le dinamiche di gruppo a cui lei stessa si era sottoposta abbiano confermato un rapporto paritario con i compotenti del branco. L’unico potere conferito alla donna è quello di piacere all’uomo, potere questo che non fa altro che riconfermare una sottomissione ad una logica maschile. |
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e va bene uccidere lede la libertà altrui......
ma se io voglio uccidere e non posso questo non lede la mia libertà ? ? a me pare di si.... quante volte vorrei scendere per strada e ammazzare chiunque mi capiti sotto tiro??? però non posso... e ciò limita la mia libertà |
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