Re: Ascolto Interiore
Cioè lasciare andare le emozioni negative senza fermarle, come ad esempio la troppa ansia, per concentrarsi su reazioni fisiche che procurerebbe, come la tachicardia per poi usare ragionamenti su come affrontare la causa dell'ansia?
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Re: Ascolto Interiore
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Re: Ascolto Interiore
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Allora, facciamo un caso più generale, in una situazione non critica. Mettiamo che ti accingi a fare una cosa ordinaria, come andare a lavare 4 tazzine che hai lasciato a mezzogiorno e poi di metterti una bella felpa più calda. Ecco, mentre fai queste due cazzate, prova a sentirti in contatto con te stesso e vedere come stai cambiando, cosa provi. Ti verranno dei pensieri in mente, va bene. Ma resti collegato. Quando hai terminato, valuti da te la qualità di questa esperienza. Potrebbe piacerti. |
Re: Ascolto Interiore
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Mi risulta, infatti, che in psicologia si usi l'espressione fare focus su sé stessi, per i nei momenti di smarrimento e di crisi. Vuol dire raccogliersi su di sé. Forse (ma non ne sono certo), si usa anche il termine baricentro per dire: ritornare alla propria base d'appoggio. |
Re: Ascolto Interiore
Ma sto comprendendo che l'ascolto interiore, non solo serve a superare i momenti di stallo e di crisi, ma più semplicemente per stare bene, a prescindere.
Non è che devo aspettare una botta di sfiga per stare collegato con me stesso! Posso farlo anche per vivere meglio i momenti normali, quelli poco interessanti che passano. Potrebbero invece rivelarsi felici. Nessuno psicologo o psichiatra ci ha mai detto che a noi la felicità è negata! (azzo!) |
Re: Ascolto Interiore
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1) Prova a farlo con la tristezza. Non è un sentimento che sorge dalla tensione di dover compiere un'azione, che quindi ha tutta una serie di componenti aggiuntive. Se te la tieni essa non ti sta impedendo nulla di pratico, evita che ad essa seguano pensieri i tipici pensieri pessimisti del tipo "sarà sempre così", "non risolverò mai niente" ecc... che sono quei pensieri che alimenterebbero altra tristezza. Poi passi a capire quali pensieri generano la tristezza primaria e li blocchi. Non sempre, non in modo estremista, ogni tanto dagli pure sfogo. 2) Prova a farlo con i pensieri che sono conseguenza di una gioia. Anche se sembra masochista, prova a tenerti la gioia senza che essa ti imponga dei pensieri. Ascoltala e basta, è più facile con i sentimenti positivi. E' solo un allenamento. 3)Prova poi nella pratica ad affrontare piccole paure, in modo diverso dal solito. Ovvero invece che reprimendo la paura, accettandola. Oserei dire volendola. Ma devono essere paure piccole piccole. Almeno queste sono cose che ho provato io, ma ci vuole perseveranza, mesi,anni... |
Re: Ascolto Interiore
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