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Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
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Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
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Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
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Ripeto, tu accetteresti un legame importante in cui non sei in grado di conoscere l'opinione dell'altra persona su di te (almeno nei punti essenziali)? Quote:
Per quanto riguarda il primo passo mi sembra che anche tu concordi sul fatto che le modalità espressive tipiche dei due sessi siano differenti, quindi non colgo il riferimento. |
Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
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Cioé se una donna mi rifiutasse (così magari sembra in base ad una serie di comunicazioni e segnali) farei bene ad insistere senza fine perché non posso sapere in nessun modo cosa pensa di me e come mi valuta l'altra persona? :nonso: Secondo me poi "quel che noi pensiamo di noi" ha uno scarsissimo impatto sociale, le credenze rilevanti che potrebbero guidarci in certe azioni consistono in "quel che noi crediamo pensano gli altri di noi". Alcune persone poco amabili possono arrivare a scoprirlo facilmente come vengono valutate, poi viene il muttley di turno, e inizia a dire che la non amabilità è partita da loro, come se il loro cervello fosse un potente sistema che è capace di influenzare tutto il mondo circostante nel formulare valutazioni e giudizi. Si è parlato di superpoteri in un'altra discussione, qua ne abbiamo trovato uno. L'autovalutazione può influire un po' sull'eterovalutazione, ci sta, ma non in modi così pervasivi come suppongono quelli che sostengono queste teorie assurde. Solo se si possiedono enormi mezzi di persuasione di massa si potrebbero convincere molte persone. Un individuo singolo, con pochi mezzi, dubito che possa influenzare tanto il giudizio delle persone circostanti sia in senso positivo che negativo. Certo che se diventa un'altra persona magari l'influenza, ma a questo punto non è stata la convinzione a produrre il cambio di prospettiva, ma il fatto che si è modificato ed è divenuto più attraente secondo dei giudizi sociali abbastanza diffusi. Non è che se un oggetto verde non piace e piace di più uno rosso, lo si dipinge di rosso, si osserva che piace di più e si deduce poi che è stata la convinzione dell'oggetto a modificare i giudizi sociali. Un oggetto convinzioni su di sé non ne ha proprio, ma viene valutato comunque. Se le persone in giro ti trattano da persona brutta, probabilmente per queste lo sei indipendentemente da quel che credi rispetto al tuo aspetto (potresti anche non avere alcun giudizio e non esserti mai guardato allo specchio, gli altri ti valutano comunque). |
Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
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Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
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Adesso immagino che modificherai il messaggio altre cento volte...sto provando a pensare quello che penserai :D |
Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
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Tra l'altro io ti sto parlando di casi in cui gli altri comunicano il loro pensiero su di noi e contribuiscono quindi a farcelo capire, e tu invece parli di casi di gente che presume di sapere quello che gli altri pensano di loro anche in assenza di segnali o in presenza di segnali di segno contrario. Mi pare che stiamo parlando di situazioni ben diverse. |
Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
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Insomma muttley, l'hai cannata dai, stacce. La tua frase iniziale è semplicemente e oggettivamente falsa, stop. CVD (se non sei d'accordo possiamo continuare ad libitum, come preferisci :sisi: ) |
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Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
Ecco che XL é già partito a modificare il suo post qualche dozzina di volte, sto iniziando a indovinare quello che ha in testa :D
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Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
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Possiamo sapero o no quel che pensano altre persone? Tu prima hai affermato assolutamente no, ed io ho detto che è una cazzata e l'ho motivato, per questo ho modificato il messaggio. Ora tu diresti che non mi stai perculando? Che è una mia impressione? |
Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
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Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
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Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
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Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
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Quantomeno può denotare menefreghismo verso certe problematiche. E su internet i troll abbondano. Quote:
Ma se come dici non possiamo mai sapere niente sull'opinione altrui riguardo noi, tanto vale insistere a tampinare le tipe fino a quando non ci menano per direttissima (cit.). Quote:
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Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
Possiamo avere un'idea vaga del sentimento che gli altri provano per noi in un dato momento, ma questo non significa conoscere il loro flusso mentale, o no? Sei d'accordo su questo? In caso contrario siete tutti dei mind reader...facciamo un esempio: un giorno in bidelleria hanno fatto delle rimostranze sul mio atteggiamento, visto che la mattina non saluto mai essendo ancora in coma post risveglio. Ne hanno dedotto che io non saluto perché sono "il professorino", quello laureato che si crede superiore e quindi non li saluta perché loro sono umili bidelli, nonostante "si facciano il culo tutto il giorno fino alle 8 di sera, quando lor signori sono belli che andati a casa da un pezzo" (le frasi virgolettate sono verbatim). Ho spiegato loro il motivo del mio atteggiamento e spero l'abbiano compreso, e ho anche detto loro di non soffermarsi alle apparenze e che il fatto che non saluti é relativo al mio stato d'animo in quel momento, non al mio stato d'animo nei loro confronti in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo...del resto posso pensare io la stessa cosa di quei colleghi che non salutano mai: forse gli sto antipatico? Forse sono anche loro semplicemente stanchi? E se invece fossero timidi? Con quale sicurezza arriverò a sapere il motivo per cui non mi salutano? Potrei chiederglielo, in tal caso potrebbero dirmi di si o di no...sarei comunque sicuro del fatto che abbiano detto la verità?
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Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
Che poi quello che dice muttley è in contraddizione coi discorsi che generalmente si fanno ai fobici/tantotimidi (anche sul forum da parte degli pseudoguru)
Voi non sapete leggere i segnali, voi non tenete in considerazione quello che vogliono le donne, voi non siete empatici, voi dovete mettervi ei panni degli altri capire le loro voglie i loro bisogni.... |
Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
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Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
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Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
nn dire cagate nn saluti perchè sei maleducato fine . :sisi:
se c è una cosa che accumuna tutti i prof è che sono maleducati e pieni di fobie :sisi: |
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