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la mia vita e un enorme bugia,dubito ci sia qualcuno piu bugiardo di me.io dico bugie sia per coprire le falle della mia insulsa vita,sia perche faccio fatica proprio ad essere sincero,forse sara un meccanismo difensivo.
comunque anchio a volte faccio confusione tra cio che e vero e cio che finto :wink: |
ti batto io. sono il campione del mondo delle cazzate, non mi batte nessuno. :lol:
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ne dicevo parecchie anch'io...la classica balla era di dire a mia madre che dormivo fuori da un'amica, quando in realtà ero da tutt'altra parte con un ragazzo...
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Avendo diversi precedenti di schizofrenia in famiglia allargata i miei lo sanno da quando sono nata, che qualcosa poteva andare storto.
Però più che altro mi diverto. (sto a telefono in camera) Madre: "muriel con chi parli?" Muriel: "con il mio amico invisibile mamma, te lo presento?" Poi della fobia sociale non sanno. Io non racconto bugie, ma nemmeno racconto verità. Per loro sono una ragazza timida, che preferisce passare il tempo in camera, a studiare o al pc e che di tanto in tanto esce. Ma dei miei attacchi di panico non sanno nulla, o quasi. |
ma dipende....con i miei il rapporto non c'è mai stato...ergo parlo davvero poco (soprattutto da quando mi osno introversato) soprattutto dei miei fatti privati.
Con gli amici...beh quelli più intimi sanno abbastanza, altri quasi nulla. Ma diciamo che io non sono uno che sta a parlar eore di sè. Magari mi fermo a raccontare una banalità successa del tipo: "ieri ero al pub e ho visto un cane fuori dalla porta che leccava le sue feci...non è che era un feticista?" E poi lascio parlare per ore gli altri. Diciamo che nemmeno gli amici/amiche più intimi sanno per filo e per segno cosa faccio solitamente nella vita: cioè sanno che preferisco una serata tranquilla al pub a bersi qualcosa, una serata intorno ad un fuoco sulla collinetta, in piazza. Sanno che mi piace molto stare con me stesso; sanno che quando esco so stare per molto tempo anonimo e magari inventarmi qualcosa per uscire un attimo dagli schemi e far impazzire tutti. Un fatto è certo: se non mi si chiede apertamente "giova, raccontami per filo e per segno cosa hai fatto ieri dalle 21 alle 22 (e magari non è detto nemmeno che lo dico perchè di solito dico le cose a grandi linee e magari mi piace soffermarmi più su una parola o su un gesto)" io di solito tendo a parlare di altro.... non perchè mi vergogno di raccontare qualcosa...se esco in compagnia lo dico senza problemi, se invece è una giornata no e magari esco da solo anche e se sto a casa altrettanto...ma perchè caratterialmente mi soffermo poco a parlare della mia vita e piuttosto butto lì frasi per invogliare a far parlare l'altro |
io sarei felice di raccontare per filo e per segno quello che faccio o che penso, il problema e che a quanto pare non interessa a nessuno.
con i pochi amici che ho e con i compagni dell'uni scherziamo e diciamo una marea di cazzate, ma seriamente non parliamo praticamente mai. |
a casa c'è sempre la vecchia cara tv che ha da dire qualcosa di più importante di te quindi, tutti zitti e si ascolta la scatola parlante
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