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Wrong 12-07-2016 21:25

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
Quote:

Originariamente inviata da Rage (Messaggio 1754130)
si identifica, si cercano le cause, si cura, si guarisce.

Non sempre si guarisce ._.
Un tentativo va comunque fatto.

Keith 12-07-2016 22:01

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
Quote:

Originariamente inviata da Leucina (Messaggio 1754211)
Le malattie mentali si accettano, non si curano.

col cavolo, finché avrò respiro cercherò sempre di combatterla la malattia, se non guarire al 100% almeno contenerla

Leucina 12-07-2016 22:07

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1754483)
col cavolo, finché avrò respiro cercherò sempre di combatterla la malattia, se non guarire al 100% almeno contenerla

Ho corretto il post.
La MIA malattia mentale si accetta, non si cura.
Mi riferivo a me ma ho sbagliato generalizzando. Chiedo scusa a te e agli altri.

In effetti ho detto una cazzata, che mi serve che l'accetto? Il problema resta pure accettandolo. Lo risolvo solo quando trapasso all'altro mondo.

Keith 12-07-2016 22:17

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
Quote:

Originariamente inviata da Leucina (Messaggio 1754484)
Ho corretto il post.
La MIA malattia mentale si accetta, non si cura.
Mi riferivo a me ma ho sbagliato generalizzando. Chiedo scusa a te e agli altri.

Tranquilla, io non mi sono offeso, l'ho detto io stesso più volte di non essere del tutto apposto. Poi per gli altri non so, non posso rispondere, ma io finché campo darò fondo a tutte le mie risorse per cercare di vivere una vita dignitosa e non finire sotto i ponti.. perchè purtroppo se non si hanno le spalle coperte dai beni o da parenti vicini.. è quella la fine che si fa, e io non vorrei farla, quantomeno vorrei provarle tutte per evitare di finire così

Emil 12-07-2016 22:20

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
Quote:

Originariamente inviata da Leucina (Messaggio 1754127)
a che serve? è importante sapere di che malattia mentale si soffre?

No, se chi ne soffre non riesce a raggiungere un certo grado di onestà interiore.
Ossia se non ci si ficca bene in testa che la nostra attività mentale (cioè la nostra esistenza) non è rappresentata unicamente dalla coscienza.

Il problema è sempre lo stesso: capire che i sintomi non sono il vero male, ma solo la manifestazione cosciente (e quindi male interpretata) del conflitto.
E' la pessima integrazione e dialettica tra il proprio Io e il proprio inconscio che non ci permette di capire cosa ci succede. E di guarire.

DAP,DEP, depressione maggiore, distimia, schizofrenia, disturbo d'ansia generalizzato....ecc, ecc. Sono solo etichette utilizzate dalla psichiatria per darsi un tono, una parvenza scientifica che di fatto non ha. Una serie di sintomi che, guarda caso, non sono mai del tutto precisi. Infatti molti "malati" manifestano contemporaneamente sintomi di altri disturbi. E allora si deve passare alle diagnosi co-morbose cioè di gente che ne ha talmente tante da essere irrecuperabile. E via di farmaci....

Il mondo interno è un continuum in movimento, instabile e fluttuante. E lo stesso vale per la sofferenza quando ne riempie il campo. Per quanto possa essere suddivisa in sterili categorie rimane comunque "libera" di passare sotto forme diverse. E quindi anche i sintomi di volta in volta cambieranno.

Il problema è che la sofferenza è stata resa "teoria" dalla psichiatria, cioè divisa secondo schemi, o forse sarebbe meglio dire gabbie. Già questo fatto di per sé, per quanto mi riguarda, è un motivo sufficiente per nutrire dubbi sulla sua veridicità.

SoloUnaDonna 12-07-2016 22:22

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
Quote:

Originariamente inviata da Leucina (Messaggio 1754127)
a che serve? è importante sapere di che malattia mentale si soffre? e perchè?

serve se lo si fa fare da professionisti.. non come fanno molti qui che si autodiagnosticano le cose .-.

Genesis_R 12-07-2016 23:33

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
Quote:

Originariamente inviata da SoloUnaDonna (Messaggio 1754495)
serve se lo si fa fare da professionisti.. non come fanno molti qui che si autodiagnosticano le cose .-.

È proprio necessario prendere in giro? Ci possono essere storie personali sofferte, dietro.

An.dream 12-07-2016 23:55

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
Quote:

Originariamente inviata da Genesis_R (Messaggio 1754511)
È proprio necessario prendere in giro? Ci possono essere storie personali sofferte, dietro.

Io non ci ho visto nessuna presa in giro. Semplicemente sarà scettica sull'autodiagnosi, come è lecito.

cancellato15324 13-07-2016 03:34

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1754493)
No, se chi ne soffre non riesce a raggiungere un certo grado di onestà interiore.
Ossia se non ci si ficca bene in testa che la nostra attività mentale (cioè la nostra esistenza) non è rappresentata unicamente dalla coscienza.

Il problema è sempre lo stesso: capire che i sintomi non sono il vero male, ma solo la manifestazione cosciente (e quindi male interpretata) del conflitto.
E' la pessima integrazione e dialettica tra il proprio Io e il proprio inconscio che non ci permette di capire cosa ci succede. E di guarire.

Sono d'accordo.

Quote:

DAP,DEP, depressione maggiore, distimia, schizofrenia, disturbo d'ansia generalizzato....ecc, ecc. Sono solo etichette utilizzate dalla psichiatria per darsi un tono, una parvenza scientifica che di fatto non ha. Una serie di sintomi che, guarda caso, non sono mai del tutto precisi. Infatti molti "malati" manifestano contemporaneamente sintomi di altri disturbi. E allora si deve passare alle diagnosi co-morbose cioè di gente che ne ha talmente tante da essere irrecuperabile. E via di farmaci....

Il mondo interno è un continuum in movimento, instabile e fluttuante. E lo stesso vale per la sofferenza quando ne riempie il campo. Per quanto possa essere suddivisa in sterili categorie rimane comunque "libera" di passare sotto forme diverse. E quindi anche i sintomi di volta in volta cambieranno.

Il problema è che la sofferenza è stata resa "teoria" dalla psichiatria, cioè divisa secondo schemi, o forse sarebbe meglio dire gabbie. Già questo fatto di per sé, per quanto mi riguarda, è un motivo sufficiente per nutrire dubbi sulla sua veridicità.
Qui invece no.
Sono "solo etichette"? Utilizzate dai medici per "darsi un tono"?
Ma anche no.
Prova ad andare all'ospedale e dire sto male, senza che nessuno sappia e ti dica perchè e percome. Se non sanno cos'hai, cosa curano?
E ancora, non siamo manuali (ma quante volte ancora dovrò ripeterlo?), non è che se io ho il dep rispecchio esattamente il manuale del perfetto evitante, gli schemi, i tratti, le organizzazioni sono tante e come dici anche tu, possono cambiare col tempo, ci sono persone che sembrano una cosa, poi invece vai ad approfondire e sotto c'è dell'altro, ma se sei seguito in terapia, il terapeuta se ne accorge, lo vede e cerca di aiutarti nel tuo cambiamento.
Io pensavo di essere depressa/distimica e cercavo info solo su quello, poi ho scoperto, grazie alla terapeuta che il mio atteggiamento distimico era solo una conseguenza, che la causa era un'altra e che quella causa andava curata, non quello che appariva in superficie.
L'avrà fatto per darsi un tono, o magari per aiutarmi (dato che io ho chiesto il suo aiuto) e sapere su cosa lavorare insieme?

Genesis_R 13-07-2016 11:16

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
Quote:

Originariamente inviata da An.dream (Messaggio 1754519)
Io non ci ho visto nessuna presa in giro. Semplicemente sarà scettica sull'autodiagnosi, come è lecito.

Essere scettici sull'autodiagnosi è lecito, accusare gli utenti di autodiagnosticarsi le cose (con tanto di faccina .-.) un po' meno.

An.dream 13-07-2016 11:29

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
Quote:

Originariamente inviata da Genesis_R (Messaggio 1754604)
Essere scettici sull'autodiagnosi è lecito, accusare gli utenti di autodiagnosticarsi le cose (con tanto di faccina .-.) un po' meno.

Ma se ci hanno fatto un topic in cui molti utenti hanno detto senza problemi che si sono autodiagnosticati i disturbi...

Quello che sta accusando di aver preso in giro degli utenti sei tu, dovresti chiedere scusa a chi fai queste accuse infondate e visionarie (e non è la prima volta che cerchi di accusare gli altri di cose che non hanno detto).

Genesis_R 13-07-2016 11:54

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
Quote:

Originariamente inviata da An.dream (Messaggio 1754615)
Ma se ci hanno fatto un topic in cui molti utenti hanno detto senza problemi che si sono autodiagnosticati i disturbi...

Quello che sta accusando di aver preso in giro degli utenti sei tu, dovresti chiedere scusa a chi fai queste accuse infondate e visionarie (e non è la prima volta che cerchi di accusare gli altri di cose che non hanno detto).

Non ci penso nemmeno a chiedere scusa. In questo forum è un classico: il ragazzo/ragazza/uomo che cerca informazioni su problemi di socializzazione, timidezza, ansia sociale, si trova risultati di questo forum. Decide di iscriversi perché si rivede in certi schemi di comportamento, pensa di poter utilizzare i consigli per migliorarsi. Anche se nessuno gli ha mai diagnosticato professionalmente la fobia sociale. E tuttavia si vede fare osservazioni, perché non è un vero fobico, perché non ha una vera diagnosi... come se fosse necessaria per poter cominciare a trarre beneficio dal forum.

varykino 13-07-2016 12:01

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
Quote:

Originariamente inviata da Genesis_R (Messaggio 1754619)
Non ci penso nemmeno a chiedere scusa. In questo forum è un classico: il ragazzo/ragazza/uomo che cerca informazioni su problemi di socializzazione, timidezza, ansia sociale, si trova risultati di questo forum. Decide di iscriversi perché si rivede in certi schemi di comportamento, pensa di poter utilizzare i consigli per migliorarsi. Anche se nessuno gli ha mai diagnosticato professionalmente la fobia sociale. E tuttavia si vede fare osservazioni, perché non è un vero fobico, perché non ha una vera diagnosi... come se fosse necessaria per poter cominciare a trarre beneficio dal forum.

lol " ho una festa domani sera uffa nn voglio andarci , che palle al lavoro ho un collega che ci prova con me è un maniaco , che tristezza ho 1000 amici e nessuno è profondo , questi uomini sono tutti uguali , queste donne sono tutte uguali , uffa sono bruttissimo beccateve 100 miei selfie " autodiagnosi : fobia sociale :sisi:

An.dream 13-07-2016 12:02

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
Quote:

Originariamente inviata da Genesis_R (Messaggio 1754619)
Non ci penso nemmeno a chiedere scusa. In questo forum è un classico: il ragazzo/ragazza/uomo che cerca informazioni su problemi di socializzazione, timidezza, ansia sociale, si trova risultati di questo forum. Decide di iscriversi perché si rivede in certi schemi di comportamento, pensa di poter utilizzare i consigli per migliorarsi. Anche se nessuno gli ha mai diagnosticato professionalmente la fobia sociale. E tuttavia si vede fare osservazioni, perché non è un vero fobico, perché non ha una vera diagnosi... come se fosse necessaria per poter cominciare a trarre beneficio dal forum.

Tutto molto bello, peccato che tutto 'sto pippone ce lo vedi solo tu. Nessuno qui ha detto che chi si autodiagnostica la fobia sociale non è un vero fobico, né che non si possa trarre beneficio dal forum se non si è in possesso di una diagnosi certificata.
E inoltre rimani comunque TU quello che ha mosso delle accuse.

Comunque non mi interessa più continuare, volevo solo far notare questo tuo comportamento scorretto nei confronti dell'utenza. Continua pure.

Genesis_R 13-07-2016 12:15

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
Quote:

Originariamente inviata da varykino (Messaggio 1754623)
lol " ho una festa domani sera uffa nn voglio andarci , che palle al lavoro ho un collega che ci prova con me è un maniaco , che tristezza ho 1000 amici e nessuno è profondo , questi uomini sono tutti uguali , queste donne sono tutte uguali , uffa sono bruttissimo beccateve 100 miei selfie " autodiagnosi : fobia sociale :sisi:

"Ciao a tutti, mi sono iscritto a questo forum perché mi sento a disagio nello stare con le persone. Non ho amici, non riesco a lavorare nè ad approcciare l'altro sesso. Leggendo questo sito penso di soffrire di fobia sociale, anche se non sono mai stata da uno psicologo perché ho paura. Spero che mi accetterete lo stesso, a presto ^^"
Autodiagnosi: fobia sociale.

Abuela 13-07-2016 12:15

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
Dare un nome al proprio disturbo serve se fatto da un professionista perché si suppone poi ti aiuti, se anche io determino di avere tal cosa (e lo posso fare, nessuno me lo vieta) e metti caso ci prendo pure, poi come posso muovermi, da sola, a curarmi?
Nemmeno i medici si curano da soli.
Poi è chiaro che ognuno può fare quel che vuole e magari trarne pure giovamento, se ha culo. Così come un professionista potrebbe non aiutarti, se hai sfiga.

Ma in molti casi per me le autodiagnosi fini a se stesse sono un po' una pippa, un pochino ci si sguazza dentro, raramente si fanno al fine di star meglio.

varykino 13-07-2016 12:19

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
Quote:

Originariamente inviata da Genesis_R (Messaggio 1754631)
"Ciao a tutti, mi sono iscritto a questo forum perché mi sento a disagio nello stare con le persone. Non ho amici, non riesco a lavorare nè ad approcciare l'altro sesso. Leggendo questo sito penso di soffrire di fobia sociale, anche se non sono mai stata da uno psicologo perché ho paura. Spero che mi accetterete lo stesso, a presto ^^"
Autodiagnosi: fobia sociale.

eh si le presentazioni sono cosi lol , poi leggi oltre e diventa quel che ho scritto io :sisi:

forse il foro cura veramente le persone :D

DownwardSpiral2 13-07-2016 12:22

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
lol :mrgreen: ...o magari è il contrario, entri come hai scritto tu e diventi come ha scritto genesis :D

varykino 13-07-2016 12:24

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
Quote:

Originariamente inviata da DownwardSpiral2 (Messaggio 1754634)
lol :mrgreen: ...o magari è il contrario, entri come hai scritto tu e diventi come ha scritto genesis :D

ahhaha è vero :sisi:

dentromeashita 13-07-2016 17:51

Re: Dare un nome al proprio disturbo
 
nas pacco etichettato contenente i vari nomi da affibiarsi o farsi affibbiare


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