Re: Ama il prossimo tuo come te stesso!
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di disturbarla o perché vorresti anzi che fosse disturbata, smarrisci la tua stessa felicità, perché la poni negli altri e non in te. Alla fine crei una dipendenza psicologica. |
Re: Ama il prossimo tuo come te stesso!
Il significato di "amore" nella frase "Ama il prossimo tuo come te stesso" secondo me va visto più in chiave di rispetto.
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Re: Ama il prossimo tuo come te stesso!
Io interpreto il comandamento (che non è presente tra i dieci) cristiano in tutt'altro modo comunque.
Ha a che fare con la compassione e non con l'amore egoistico, l'autostima e cose del genere. Il cristianesimo per me è una religione che si avvicina al buddismo. L'amore insomma, in quest'ottica, andrebbe spinto là dove non si ama naturalmente e spontaneamente fino ad abbracciare il tutto riunendo le fratture e portando nuovamente all'unità quel che adesso è diviso, ma per far questo bisogna negare l'ordine naturale precostituito, compreso quello sociale che si basa su quest'altro tipo di amore. Siccome si presuppone che naturalmente si ama se stessi di più, si suggerisce di spingere questo amore oltre questo limite. Ma non è fondamentale amare se stessi, l'idea di fondo penso sia questa: se ami naturalmente A e odi o disprezzi B, devi spingere te stesso ad amare soprattutto anche B e a non amare A solo perché ha certe qualità (andando contro la tua natura, il tuo istinto e le tue preferenze). Devi amare il tuo nemico o il povero e il brutto che senti di disprezzare, chi ti umilia e distrugge, e non perché è divenuto più bello ed interessante, ma proprio così com'è, brutto, povero e ostile verso di te. La lavanda dei piedi, di quel che è situato in basso (all'opposto nella gerarchia naturale con cui si ordinano le cose normalmente dal più alto al più basso) rappresenta qualcosa di simbolico per me. Se tu ami qualcuno perché bello, intelligente o ti torna utile non hai a che fare con l'amore cristiano che è rivolto verso gli umili, i poveri, gli ultimi, le persone dannose e gli inutili. Se si scambia l'amore naturale con quello compassionevole cristiano che praticamente è un amore che va in rotta di collisione con quello naturale (che serve alla sopravvivenza individuale, alla specie, alla riproduzione e così via) e lo ridefinisce e lo fa divenire tutt'altro, secondo me non si è afferrato davvero bene lo spirito del movimento. Io devo dire di non essere tanto capace di amare in questi modi qua se non in modo molto limitato, ho una forma di amore compassionevole abbastanza sviluppata, ma non riesco a mettere in pratica cose del genere in modo tanto drastico. Amare un figlio, un parente, o quel che torna utile all'individuo, è quel che si osserva più spesso, ecco bisogna negare e ribaltare quest'ordine qua e non per star meglio, bisogna poi superare anche questi aspetti utilitari qua. L'amore cristiano rappresenta una forma di ascetismo. Questo tipo di amore e di accettazione probabilmente porterebbe alla fine dell'individuo, ma non rappresenta un suicidio rancoroso o depressivo, simile a quelli che si osservano più spesso in giro motivati da forme di insoddisfazione. Se non mangi perché non hai più fame o non ti difendi dagli agenti aggressivi esterni non contrattaccandoli (che so una zanzara che ti punge per succhiare il sangue) perché in pratica hai raggiunto una forma di accettazione e di amore totale anche nei confronti dei nemici naturali, muori lo stesso, ma i motivi a monte per cui muori sono ben diversi da quelli del suicida classico. Se realmente non desideri più nulla non hai alcun motivo per essere frustrato dai fatti e quel che succede attorno a te. Se hai raggiunto stati del genere avrai una pace interiore che nessun essere vivente ha mai conosciuto. Non so se qualcuno sia mai riuscito a raggiungere stati mentali del genere e forme di illuminazione di questo tipo, io sono un po' scettico, ma se c'è riuscito comunque, di sicuro non è durato molto in vita. |
Re: Ama il prossimo tuo come te stesso!
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Re: Ama il prossimo tuo come te stesso!
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Se la sicurezza la riponi in un altro, è chiaro che tu la perdi. |
Re: Ama il prossimo tuo come te stesso!
Originariamente inviata da Superpippo:
In questa chiave, la frase non comporta di elevare il prossimo, ma elevare noi stessi, se vogliamo elevare il prossimo. Quote:
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@Joseph
Non so se ho capito, dici che quello di cui hai parlato (il non attaccamento), porta a un sentimento che è qualcosa di diverso dalla compassione ed è più vicino o identificabile con un concetto di amore? |
Re: Ama il prossimo tuo come te stesso!
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Re: Ama il prossimo tuo come te stesso!
Si è fatto un accenno alla religione.
Che rischia di essere più un ostacolo che uno strumento, se il messaggio religioso non è profondamente compreso. Catechisticamente, abbiamo imparato un precetto: "devi amare un altro" (anche quando non ti piace quello che fa). Ma come si fa a dover amare? L'amore non è una cosa che si può imporre o che ci si può auto imporre, altrimenti che amore è?:pensando: Dunque il messaggio non può essere così semplicistico. E allora quello autentico, com'è? |
Re: Ama il prossimo tuo come te stesso!
Bisognerebbe scindere le emozioni, perché deve essere forzato che si prova per gli altri ciò che si prova per sé stessi? Siamo mica ai tempi di gesù...
A me la gente rompe le balle, ci ho aperto vari topic. Io non amo la gente, quasi sempre mi mette a disagio e sto sul "chi va là", non mi fido, qualunquisti, egoisti, invadenti e sostanzialmente mediocri e privi di qualità, e questo a prescindere da quello che provo verso di me. :pensando: |
Re: Ama il prossimo tuo come te stesso!
@ Joseph
Adesso mi è più chiaro ciò che volevi dire anche se si va avanti per capire, diventa tutto ancora più complesso e contraddittorio perché una strada porta a mille sentieri. |
Re: Ama il prossimo tuo come te stesso!
Ma secondo me non è vero.
Mica che dagli altri bisogna accettare tutto: dovrei amare pure Berlusconi, Trump, Hitler? Poi se riconosco in me qualità disprezzabili non vedo perché non dovrei odiarle. Magari odio semplicemente il fatto che siano MiE, che debba sempre essere io stessa così, mentre in un altro le tollererei. Ci sono talmente tante dinamiche diverse nell'amore verso se stessi e verso gli altri che ridurle a questa equazione lo trovo fastidioso. |
Re: Ama il prossimo tuo come te stesso!
Credo che a Gesù di Nazareth verrebbe il mal di testa.
Ci darebbe dei sacchetti di pane e di dolci e indicando 2 persone senza casa direbbe:"portaglieli se senti che infondo vuoi... portaglieli.. E chiedi loro di cosa hanno bisogno.. non fargli un monologo sulla filosofia. "! Scrivo da agnostica che vorrebbe ritornare credente.. quindi se dovessi sbagliare avrete il cuore di corregggermi:... in uno dei testi sacri mi ricordo che c'era questa scena di Gesù che parlava alla folla.. A un certo punto dei tizi lo disturbano dicendogli:"ci sono tua madre e i tuoi fratelli! Sono venuti a trovarti, smetti di parlare e corri a salutarli" Gesù rispose:"In verità vi dico io non ho parenti. I miei veri fratelli(e sorelle) sono coloro che mi capiscono e sono d'accordo con quello che dico e vivono secondo questo. " Altro che TUTTI... certo, se uno sta male, la compassione e il desiderio di dargli una mano ce l'hai pure se è il tuo peggior nemico... ma se sta bene può far gruppo con altri. Ed è detto chiaramente anche quando Gesù cerca di convincere un riccone a dare i propri soldi a chi ne aveva bisogno. Al rifiuto del ricco Gesù, lo sappiamo, dice:"è più facile che un cammello passi per la cruna d'un ago piuttosto che un ricco entri in paradiso. " e finisce là, eh! Non c'è la scena seguente in cui Gesù da' una pacca sulla spalla al ricco e gli fa:" amici come prima, anche se al momento mi stai sullo stomaco. Amici grandi dobbiamo essere, lo hanno detto sul forum di fs. com" |
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Non mi sembra un sentimento di amore, ma un dover non giudicare, non disprezzare, a cui si aggiunge un imperativo a che tutte le cose e le persone stiano entro determinate condizioni, poi non saprei se le stesse per tutti o secondo una gerarchia, in ogni caso qualcuno dovrà stabilire una via univoca, perciò mi sembra realizzabile essenzialmente secondo una legge religiosa (in cui ciascuno dovrebbe credere). Altrimenti secondo un complicatissimo accordo tra gli esseri umani. |
Re: Ama il prossimo tuo come te stesso!
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Pensare a una cosa sgradevole, anche se è lontana da noi e non ci tocca, o è ormai passata, è pur sempre un pensiero sgradevole. Se poi, per avventura, ci pensiamo tutta la giornata, passiamo una giornata sgradevole (Perché poi il pensiero batte sempre dove meno ci fa piacere...).:testata: Non c'è altra soluzione che pensare in un altro modo. |
Re: Ama il prossimo tuo come te stesso!
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Re: Ama il prossimo tuo come te stesso!
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Provo a risponderti. Ogni persona che detesti, produce in te un disturbo. E' come un fuoco che si accende. Se poi hai tanti di questi fuochi, è difficile vivere. Bisognerebbe forse spegnerli, ma non per amore di Berlusconi, ma per amor di sé. Che vantaggio pratico ne trai a provare malanimo per Silvio? Il solo pensiero di lui, ti disturba. Amarlo non significa che vai all'Olgettina, ma semplicemente che incassi, senza provare pena, tutto quel che di Berlusconi non ti va. Ciò che non ti fa sentire ferita, evidentemente non ti fa male. Se di una persona accettiamo o trascuriamo quello che non ci piace, ecco in che senso possiamo dire che è amata. Senza Olgettina.:perfetto: Poi puoi anche farti un giudizio negativo del suo operato, ma senza detestare lui personalmente. |
Re: Ama il prossimo tuo come te stesso!
Essendo l'uomo una specie non sociale ma supersociale penso ci sia una certa spinta a socializzare innata e nonostante ci possano essere ostacoli a questo come fobia e depressione penso che aiutare gli altri sia una delle cose che rende l'essere umano felice, l'individualismo e il nichilismo sono il terreno fertile della depressione.
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Re: Ama il prossimo tuo come te stesso!
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E' quando cerchiamo un senso al nostro cammino che nel percorso incontriamo e troviamo l'altro e proviamo compassione e amore, che non è un dovere morale ma il nostro scopo per trovare un senso. |
Re: Ama il prossimo tuo come te stesso!
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Io non odio Berlusconi, semplicemente amarlo mi sembra una cosa non solo sciocca ma potenzialmente immorale. Quindi tu non parli di amore ma di semplice accettazione\ rassegnazione? E perché chiamarla amore? Va be' |
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