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lonely heart 24-06-2016 11:42

Re: Cos'è rimasto?
 
Mah sinceramente non è che avessi molte qualità da proteggere, forse ero un po' meno paurosa perché costretta ad affrontare le cose e riuscivo in qualche modo a farmi rispettare di più. Comunque essendo molto in ritardo su tutto, ho scoperto certe mie caratteristiche molto dopo e con tutta la lentezza di questo mondo. Nonostante tutto riesco ancora a sorridere, ma è anche questione di abitudine, piuttosto di buttare giù la maschera meglio far vedere quello che di buono è rimasto.

BlackDragon 24-06-2016 12:06

Re: Cos'è rimasto?
 
Non ho ancora perso niente proprio perchè il mio disagio è al 90% da imputarsi al mio rifiuto di scendere a patti con la società.

Noriko 24-06-2016 16:35

Re: Cos'è rimasto?
 
Tante cose diverse e uguali nel bene o nel male.

argeo.94 24-06-2016 20:16

Re: Cos'è rimasto?
 
Non conosco a fondo i miei interessi e i miei limiti, perchè non li ho testati, in linea di massima la mia personalità è delineata, ma in maniera troppo raffazzonata per definirla completa. Diciamo che rimane il 30% di me, oltre i miei problemi.

P.S. temo che la percentuale diminuirà considerevolmente, anche perchè sta avvicinandosi l'estate :testata:

NatoMorto 24-06-2016 20:40

Re: Cos'è rimasto?
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 1745727)
Cos'è rimasto di voi stessi, della vostra vera personalità che la fobia,depressione, evitamento non hanno ancora annientato?
A me ben poco, forse un po' di voglia di ridere, ma sempre meno.

pochissimo...un minimo di dolcezza ...il sorriso...

Emil 25-06-2016 14:43

Re: Cos'è rimasto?
 
Per quanto mi riguarda, col senno di poi, la depressione non mi ha defraudato di niente di importante. Anzi, ha bloccato un processo "infettivo" in corso, mi ha posto di fronte alla mia alienazione (che ancora esiste ma almeno la so riconoscere), alla mortificazione di alcune parti di me stesso, alla negazione di bisogni primari....mi ha privato della mia personalità meno autentica (o almeno di quella non del tutto autentica, cosa che ovviamente riguarda e riguarderà sempre anche il presente).

E' stato un black-out che avanzando mi ha spento, mi ha reso inoffensivo rispetto ad un regime esistenziale che non mi apparteneva.

Non è un caso che in tutte, o quasi, le depressioni la cosa più intollerabile è la sfiducia assoluta nella guarigione (e non tutti gli altri sintomi che se fossero accompagnati da una fiducia riguardo alla propria sofferenza e alla sua estinzione in termini futuri sarebbero molto più tollerabili).
Il depresso vorrebbe tornare ad essere quello che era prima. Ma non si può, perché è proprio per come si era prima (e per l'immagine di noi stessi di prima) che ci siamo ammalati. La crisi deve evolversi, se viene repressa non si guarisce. Raggiunto quel punto critico indietro non si torna.

Zenfone2 25-06-2016 14:54

Re: Cos'è rimasto?
 
Boh, io sono stato sempre così da quando sono nato

DownwardSpiral2 25-06-2016 16:00

Re: Cos'è rimasto?
 
Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1746456)
Per quanto mi riguarda, col senno di poi, la depressione non mi ha defraudato di niente di importante. Anzi, ha bloccato un processo "infettivo" in corso, mi ha posto di fronte alla mia alienazione (che ancora esiste ma almeno la so riconoscere), alla mortificazione di alcune parti di me stesso, alla negazione di bisogni primari....mi ha privato della mia personalità meno autentica (o almeno di quella non del tutto autentica, cosa che ovviamente riguarda e riguarderà sempre anche il presente).

E' stato un black-out che avanzando mi ha spento, mi ha reso inoffensivo rispetto ad un regime esistenziale che non mi apparteneva.

Non è un caso che in tutte, o quasi, le depressioni la cosa più intollerabile è la sfiducia assoluta nella guarigione (e non tutti gli altri sintomi che se fossero accompagnati da una fiducia riguardo alla propria sofferenza e alla sua estinzione in termini futuri sarebbero molto più tollerabili).
Il depresso vorrebbe tornare ad essere quello che era prima. Ma non si può, perché è proprio per come si era prima (e per l'immagine di noi stessi di prima) che ci siamo ammalati. La crisi deve evolversi, se viene repressa non si guarisce. Raggiunto quel punto critico indietro non si torna.

Molto interessante, effettivamente c'è una specie di errore cognitivo nel ritenere auspicabile la condizione preliminare a quella che poi diventerà malattia... dev'essere una delle tante forme di resistenza al cambiamento.

Weltschmerz 25-06-2016 16:32

Re: Cos'è rimasto?
 
Boooh ho sempre evitato fin da quando ero un infante.

Mike Patton 25-06-2016 16:56

Re: Cos'è rimasto?
 
Non è rimasto niente, se qualcosa fosse stata presente (sinceramente non lo so...)

Al contrario ha ingigantito i lati negativi: orgoglio, egocentrismo, timidezza, inesperienza.

Masterplan92 25-06-2016 20:05

Re: Cos'è rimasto?
 
Non é rimasto nulla..perché non c e mai stato nulla..tutto sempre sovrastato da fobie e problemi..

Gufetto 25-06-2016 20:14

Re: Cos'è rimasto?
 
Neanche mi ricordo la mia vera personalità perché non so se veramente si sia mai formata, non c'è stato un anno della mia vita dove non ho avuto momenti di disagio...sono stato bene fino ai 12/13 anni ma non si può dire che la mia personalità fosse formata..poi è arrivata l'adolescenza a far danni, la solitudine, l'età adulta...adesso sono un lontano e sbiadito ricordo di quello che ero anni fa...:pensando:

Vale90 25-06-2016 23:33

Re: Cos'è rimasto?
 
L'unica cosa di cui mi rendo conto, ed è agghiacciante, è che in realtà faccio di tutto per rimanere nella mia tana. Faccio fatica persino a scrivere qui, di leggere poi risposte oltre le tre righe neanche a parlarne. Sento proprio che sto scomparendo, mi sto annichilendo totalmente e di proposito. Cioè, non mi frega nè di ridere, nè di uscirne...voglio solo sparire. Dovrei capire perché.

dotrue 26-06-2016 10:50

Re: Cos'è rimasto?
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 1745747)
Anche per me c'è stata sempre la fobia e non ho mai vissuto al netto della fs,ma da più giovane pensavo che sarebbe passato,che fossero sintomi dell'adolescenza e della crescita,che anche se mi sentivo così diversa un giorno avrei smesso di provare quelle cose e sarei stata come gli altri, che si sarebbero aggiustate naturalmente.Pensavo che avrei avuto figli,che sarei stata in grado di svolgere un lavoro,di stare con gli altri.C'era ancora la speranza,e mi violentavo a fare cose nel mondo, negando a me stessa e agli altri il mio stato.Non era un bel vivere infatti ero piena di somatizzazioni,ma almeno vedevo un futuro,non chiaro ma lo vedevo,mi davo delle chance.Ho studiato,lavorato,uscivo.Poi vedi che le paure hanno invece preso il sopravvento,sono troppo forti per essere ignorate,e allora non sai più che fare.Ed è una fortuna non aver mai avuto obiettivi specifici di realizzazione personale, perchè sarebbe brutto vederli sgretolarsi sotto il peso della paura di vivere.

Guarda, potrei averlo scritto anch'io questo testo...con la differenza che io ho avuto, e sotto sotto ancora nn mi sono rassegnato, obiettivi di realizzazione personale e professionale anche piuttosto elevati...da una parte (nelle mie fantasie) desidererei arrivare in alto, dall'altra (nella realtà) non riesco nemmeno a fare le cose più semplici. Ed è questa la vera tragedia per me.
Cmq nel tuo caso mi sembra sei stata brava: riesci a tenere un lavoro tutt'altro che compatibile con disturbi importanti di ansia e in più se nn sbaglio sei andata a vivere da sola con successo...
Io sono anni luce da tutto questo

claire 26-06-2016 11:00

Re: Cos'è rimasto?
 
Quote:

Originariamente inviata da dotrue (Messaggio 1746821)
Guarda, potrei averlo scritto anch'io questo testo...con la differenza che io ho avuto, e sotto sotto ancora nn mi sono rassegnato, obiettivi di realizzazione personale e professionale anche piuttosto elevati...da una parte (nelle mie fantasie) desidererei arrivare in alto, dall'altra (nella realtà) non riesco nemmeno a fare le cose più semplici. Ed è questa la vera tragedia per me.
Cmq nel tuo caso mi sembra sei stata brava: riesci a tenere un lavoro tutt'altro che compatibile con disturbi importanti di ansia e in più se nn sbaglio sei andata a vivere da sola con successo...
Io sono anni luce da tutto questo

No,col lavoro non ce la faccio più, mollo.

Noriko 26-06-2016 11:21

Re: Cos'è rimasto?
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 1746824)
No,col lavoro non ce la faccio più, mollo.

No, claire non mollare chiedi un part time, un trasferimento o un periodo di pausa, in passato l'ho chiesto anch'io.


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