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forse, in queste situazioni dove si è quasi OBBLIGATi ad esternare il proprio dolore (perchè rientrerebbe nei codici comportamentali normalmente accettati!), non riusciamo a piangere perchè abbiamo una sorta di pudore verso quei sentimenti che reputiamo più intimi e profondi....questo pudore ci fa capire che non riusciamo a esternare o condividere socialmente uno stato d'animo che sentiamo solo nostro e che non vogliamo giudicato o di cui non sentiamo l'esigenza di rendere collettivo... Anche io per la morte dei miei nonni non ho mai pianto e - per parlare invece del sentimento della gioia - nemmeno ho mai fatto scenate di chissà quale esaltazione festosa quando è nato il mio nipotino lo scorso anno. Mia sorella mi ha sempre accusata di essere stata (e d'essere tuttora!) troppo distaccata, perchè per lei non manifesto-avo abbastanza il mio entusiasmo, quando invece, il mio, è un semplice pudore dei sentimenti, un bisogno di proteggerli dalla pubblica piazza e da quella logica che ti dice che sia giusto esprimerli in un'unica e sola determinata maniera... |
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Alle medie piangevo un giorno si e uno no... in classe... dopo un po' i miei compagni di classe non ci facevano neanche più caso... e rimanevo a piangere nell'indifferenza.... a volte me ne stavo anche ore con la testa bassa... forse per nascondermi....
ultimamente mi è capitato di piangere l'estate scorsa... ma di solito negli ultimi anni al massimo mi esce qualche lacrimuccia... |
Re: Lacrime!
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...poi un giorno ti succede qualcosa di diverso e s'ingrana un meccanismo nuovo.
oggi non riesco più a smettere... riesco al massimo a fare una pausa di qualche ora.. ma poi ricomincio. quanti anni erano che non mi capitava... pensa te.. |
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Io sono molto sensibile e mi commuovo spesso, purtroppo però oltre alla lacrimuccia non riesco ad andare.
Avrei tanta voglia di farmi un sano pianto risanatore... |
Sono emotiva fino all'inverosimile, di solito tendo a reprimere quello che provo ma se scoppio in presenza di qualcuno non provo vergogna ma frustrazione, dal momento che preferisco non mostrare mai il mio malessere. Con gli altri non voglio aprirmi, non voglio che mi consolino, non voglio che sappiano che sto soffrendo, i miei problemi me li risolvo da sola, tutto questo anche perchè ho troppa fiducia in me stessa e non credo che gli altri, intendo amici e familiari, siano capaci di capirmi e aiutarmi. Sono presuntuosa sotto questo punto di vista. Quindi, se ho voglia di piangere a dirotto, mi chiudo in una stanza o vado in un luogo deserto, mi sfogo e torno alla vita col sorriso sulle labbra.
Una citazione che rispecchia molto il mio modo di affrontare la sofferenza, tratta da Old Boy: "Ridi e il mondo riderà con te, piangi e piangerai da solo". |
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Anche se, se la mente non mi inganna,non ho pianto di dolore mai di fronte a nessuno.... :roll: |
da piccola non piangevo praticamente mai anche quando mi sentivo i lacrimoni lì lì per cadere.
ora è tutto diverso: piango con facilità sia per un telefilm, sia per motivi più "alti"... spesso dopo un pianto triste mi sento meglio e quindi evito di trattenere le mie emozioni. prima di prendere i medicinali piangevo molto molto più spesso: forse era troppo! :roll: i miei pianti preferiti sono ovviamente quelli di felicità: certe volte piango anche durante i concerti quando mi viene la pelle d'oca per l'emozione. |
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la distinzione gioia/dolore è insufficiente. non è ne l'una ne l'altra e tutte e due assieme. è un sogno meraviglioso di una bellezza lancinante che ho colto solo quando risvegliandomi l'ho fatto svanire e l'ho perduto per sempre. ma funziona così. o mi uccide o mi fa crescere. è una cosa con cui dovrò fare i conti da solo. come altre volte è stato in passato. |
anchio da introverso quale sono non piango quasi mai e se lo faccio rigorosamente da solo.
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