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Però stavolta qualche riflessione vorrei farla anch'io. Forse intendo male quello che dite, ma non mi sembra di aver percepito menefreghismo nei messaggi precedenti. Il fatto stesso di essere empatici, quindi di percepire il disagio altrui, denota un approccio tutt'altro che menefreghista (l'esempio del supermercato ne è dimostrazione). Spesso mi è capitato di non rispondere a persone che mi chiamavano e che più o meno indirettamente mi facevano notare loro disagi o problemi: non l'ho fatto per menefreghismo, ma perché semplicemente non ero all'altezza di rispondere e questo mi ha fatto dispiacere. Ma quello stesso dispiacere che ho provato nel non rispondere credo sia stata dimostrazione del mio interessamento verso quella persona. Non so se si capisce quello che dico... PS: errata corrige, luTo=luPo... |
Comincio a pensare che forse il mio problema non si chiama fobiasociale. Forse è solo un brutto momento più brutto dei brutti momenti passati!
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Di solito sono io a guardarmi le scarpe tutto il tempo! Quote:
Secondo te però come viene visto dagli altri questo tuo silenzio? Pensa per un attimo se la persona che ti ha chiesto aiuto fosse uno di noi. Hai ragione:la parola menefreghismo implica cattiveria, mentre la nostra non è cattiveria, ma resta il fatto che non facciamo nulla La potrai chiamare in altro modo ma resta il fatto che tu non hai chiamato la persona che, magari con uno sforzo disumano, è riuscita a chiederti aiuto. Per me sarà così, quando ci riuscirò! Ogni persona che mi ha dato il benvenuto in qiuesto forum o che ha risposto a qualche mio messaggio, ha fatto qualcosa per me. Anche tu |
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Aggiungo solo che oasi di pace non esistono da nessuna parte; ne ti puoi aspettare che in un qualunque "luogo" ,seppure virtuale come questo , tutti siano comprensivi , empatici e altruisti. Però rispetto ad altri posti, virtuali e non , qui ho trovato molta più partecipazione e solidarieta. Prova a postare una qualunque delle nostre storie in un forum "normale" e vedi come ne esci a pezzi: deriso e dileggiato o come minimo non capito . Se non altro qui possiamo essere noi stessi..non mi sembra poco |
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Ci ho pensato spesso e credo che una delle cose più dolorose di questo DEP o fobia sociale sia proprio la consapevolezza di indurre negli altri lo stesso disagio che proviamo noi. Ancor più doloroso - però - è l'essere conscio di non poter fare nulla e quindi la persona che si è rivolta a te se ne va, credendo di averti infastidito, pensando di te che sia solo il solito presuntuoso incomprensivo e lasciandoti con la coscienza in fiamme... Che fare? Se ci risultasse facile rispondere a questa domanda, non saremmo socofobici... Come detto, credo che questa sia una delle condanne più dure della nostra situazione, che sa anche un po' di beffa (almeno questa è la mia esperienza). Grazie ancora |
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