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Re: Come smetterla di essere un bersaglio facile?
Ma mica devi uscirci per forza, i colleghi di lavoro non si scelgono ma gli amici per fortuna sì. Se fuori del lavoro non sei obbligato a starci insieme perchè li frequenti lo stesso?
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Re: Come smetterla di essere un bersaglio facile?
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Re: Come smetterla di essere un bersaglio facile?
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Re: Come smetterla di essere un bersaglio facile?
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com pensieri simili ci credo che finisci in depressione o comunque in malumori costanti...... lo trovo un orribile modo di pensare...... |
Re: Come smetterla di essere un bersaglio facile?
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"alpha" "beta" e "omega" sono delle sovrasemplificazioni, provengono dal mondo animale, precisamente dal sistema gerarchico dei lupi. Questo è molto più rigido rispetto al nostro. Mentre un lupo beta non si accoppia MAI, la maggior parte delle persone tendono ad accoppiarsi, anche se non sono i dominanti del gruppo. Per questo, nel descrivere le dinamiche sociali umane, si può certo trarre ispirazione dall'etologia, ma bisogna stare attenti con l'uso delle parole. Io sconsiglio l'utilizzo dei termini alpha, beta, ecc. per descrivere il grado di dominanza o sottomissione nei circoli sociali. Fra i lupi non troverai mai due alpha nello stesso branco (e se ci fossero finirebbero a scannarsi finché uno non diventa beta), mentre è possibile e neanche raro che ci siano due persone parimenti dominanti all'interno di un gruppo, che convivono e collaborano in amicizia e senza cercare di sottomettere l'altro. Fatta questa premessa: alcune dinamiche, come il bullismo, sono ataviche, figlie della psicologia evoluzionistica, ricalcano il nostro istinto più primordiale. L'educazione e la cultura possono contrastarle o contenerle, ma spesso non è molto presente nelle persone che attuano questi comportamenti spiacevoli. Per questo sono possibili anche nei posti di lavoro. Dovunque ci sia un gruppo di persone socialmente legate fra loro, possono emergere dinamiche più o meno sottili di gerarchia. Il consiglio che ti ho dato è finalizzato a rendere sopportabile il tuo uscire con loro abbastanza da poter fare un percorso di assertività, poter trovare altra gente migliore con cui uscire, trovare un alleato che ti dia dei buoni consigli all'interno del tuo attuale gruppo (magari il modo in cui te li darà sarà fastidiosamente ignorante e potrebbe ferirti, ma se riuscirai a passare oltre e con umiltà a cogliere quanto cerca di trasmetterti, potresti ricavarne perle di saggezza). In pratica, ti sto consigliando uno stratagemma per tirare avanti mentre che tu diventi più assertivo, perché una vita da sottomesso non la raccomando a nessuno. Tuttavia non è che l'assertività, come ti ho già detto, si conquista in un giorno o in una settimana. Ci vorranno anni, anni in cui dovrai costantemente metterti alla prova. La buona notizia è che non devi fare cose particolari. Devi solo sforzarti di essere più assertivo mentre esci. Hai fatto una premessa importante, hai detto che non vuoi suggerito di lasciare questi amici, quindi presuppongo che il valore dell'amicizia e della compagnia, per te, sia importante, e tu soffra la solitudine. Mano a mano che passerà il tempo, ogni piccolo insignificante passettino che avrai fatto per migliorare l'assertività, dall'essere deciso sul non voler ricevere dispetti, alla capacità di proporre attività sociali, o semplicemente il riuscire a dire la tua in una discussione, qualsiasi minuscola azione ti renderà una persona più forte. E ad un certo punto ti accorgerai che tutto è diventato molto più semplice rispetto a qualche anno prima. Nel mentre, potrà essere accaduto di tutto. Potresti aver conosciuto almeno una ragazza, legato con qualche amico in maniera più intensa, scoperto una passione molto importante, potresti aver preso un'inaspettata direzione professionale. Ma se ti impegni a lungo, con piccoli passi, ogni passettino si accumulerà dentro di te. |
Re: Come smetterla di essere un bersaglio facile?
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Cerco di spiegarti perché questo modo di pensare non è orribile ma almeno a mio parere, al contrario, del tutto sensato. Il gruppo ha una specie di "forza" o se vuoi di potere contrattuale verso il singolo. Dato che ti piace l'etologia dovresti saperlo. Facciamo finta che Brio dica a questa gente che non ci vuole uscire se non la smettono di prenderlo per il culo. Adesso, facciamo pure la tara a quello che dice, dato che l'immagine di queste persone la conosciamo solo tramite lui e potrebbero non essere così bastarde. Ma anche così il rischio di minacciare ritorsioni - perché questa a modo suo lo è - è sempre quello di andare a vuoto e di fare pure una figuraccia. Se Brio fosse per esempio il solo ad avere l'automobile (è un esempio a caso per rendere l'idea) potrebbe anche fare come sopra; sarebbero costretti a piantarla. Ma se come io credo, non ha un forte potere contrattuale verso il gruppo c'è il rischio di sentirsi rispondere "ah, se non la smettiamo col nostro modo di fare non esci con noi? E allora non uscirci, ciao e arrivederci". Dopo che è successa una cosa del genere, e accade, si è segnati per la vita con quel gruppo, come la persona debole, che non ha saputo farsi rispettare. A me questo è successo da adolescente e mi ha dimostrato, per fortuna abbastanza presto nella vita, che questo tipo di atteggiamento è e viene correttamente interpretato come un misto tra egocentrismo (chi sono di così importante per dire a N persone cosa devono fare?) e ammissione di debolezza. Forse a te non sarà mai accaduto niente di simile e avresti avuto ragione a dare la tua visione della vita, anche se non certo nel modo che hai scelto. Ma a me è andata così qualche volta; ho imparato che se si vuole - in questo caso uscire - è la persona meno forte sui rapporti sociali (e questo è il caso di Brio) a dipendere dal gruppo e non viceversa. Per questo penso sia meglio affrontare la situazione e le persone, e cercare di metterle al loro posto. Che io sia il primo che non ci è mai riuscito è verissimo ma questo è quello che le circostanze hanno insegnato a me. "Non esco con voi se non la smettete" è una variante del proverbio "tagliarsi i coglioni per non far godere la moglie", la saggezza popolare è spesso tanto vicina alla realtà quanto sintetica. |
Re: Come smetterla di essere un bersaglio facile?
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Bel godimento uscire co' questi. E perché lui non sa farsi rispettare? Ah beh allora. Se devono esse questi i rapporti umani. Sai che bella botta di adrenalina jarriva a questi la volta che possono mettersi in circolo a jerkarsi off su un capro espiatorio? Io sono il loro godimento? Io mi levo di mezzo, e si fottessero con un pugno chiuso. |
Re: Come smetterla di essere un bersaglio facile?
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Il problema è strutturale per due aspetti almeno. Il primo è che le comitive non si trovano agli angoli della strada anche per un estroverso, quindi spesso occorrono compromessi con quelle cui si partecipa. Il secondo motivo è che molto difficilmente si trovano gruppi di gentiluomini e gentildonne; è invece molto probabile che il problema si ripresenterà perché Brio è quel che è e il mondo pure. Forse sarà attenuato, esistono tanti gruppi di brava gente. Ammesso che ne trovi uno, il problema sarà solo sopito e si ripresenterà appena uscirà dal guscio di una comitiva di persone tranquille. E sicuramente accadrà, se non altro perché i colleghi di lavoro non si possono cambiare a piacimento. Se devo essere sincero - mi attacco qui sotto ma non mi riferisco a te nello specifico - ho letto un sacco di suggerimenti che secondo me sono irrealistici. Però non ho la pretesa di pensare che il mondo sia fatto come credo io. La mia idea è che le situazioni vadano affrontate e non fuggite però spesso sono io il primo a farlo quindi non biasimo nessuno se lo fa a sua volta. |
Re: Come smetterla di essere un bersaglio facile?
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Io lo capisco. E' chiaro che non sia il massimo della vita, uscire con certa gente, ma potrebbero non esserci alternative imminenti. A volte bisogna capire le circostanze, bisogna prendere il meglio da circostanze pessime. |
Re: Come smetterla di essere un bersaglio facile?
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Re: Come smetterla di essere un bersaglio facile?
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Se nemmeno dove abbiamo un margine di scelta scegliamo allora mettiamoci direttamente col culo al vento e gridiamo Avanti! Quote:
“Come smettere di essere un bersaglio facile” mi ricorda questo amarissimo cartello: http://i.imgur.com/Ri2QYo3.jpg Come se non fossero gli altri che so stronzi, no no, siamo sbagliati noi (e se facciamo la voce grossa auguratamente andranno a prendersela con qualcun altro). Ahahahha vabbe' diosanto. Poi in 'ste comitive non si capisce quale deve essere l'obietivo finale. Arrivare ad essere stronzi quanto loro e più di loro? Aspettare che arrivi un altro che sostituisca brio nel suo ruolo facendolo avanzare di livello? brio93, se arrivasse uno che viene trattato come trattano te e a te ti lasciassero in pace o addirittura tentassero di coinvolgerti nella burla generale, come ti sentiresti? Sollevato? Disgustato? Inserito? |
Re: Come smetterla di essere un bersaglio facile?
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Se il problema si presentasse direttamente sul lavoro allora potrebbe avere ragione pokorny. Ma se esco nel tempo libero per il mio svago, o è piacevole o che senso ha? Quindi Brio dovrebbe innanzitutto mettere sul piatto della bilancia piacere e dispiacere che ha nell'uscire con quella gente, poi regolarsi di conseguenza. |
Re: Come smetterla di essere un bersaglio facile?
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Re: Come smetterla di essere un bersaglio facile?
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Inoltre personalmente credo che sì, occorre saper essere più stronzi degli altri al solo scopo di potersi difendere. Questo non implica necessariamente quel tipo di scenario che delinei, quello di una sorta di nonnismo subendo in attesa di avanzare di anzianità per poi tirare le angherie al prossimo. A me questo non piace, ho odiato l'anno di militare per questo. Ma sempre durante quella trista annata ho anche conosciuto persone che hanno saputo farsi rispettare senza umiliare nessuno. Per questo non riesco a sottoscrivere tutta la serie di considerazioni che fai. |
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Non implicavo niente, voglio solo capire perché uno dovrebbe voler avere a che fare con gente del genere, e voglio capire che ne pensa brio93 dell'atteggiamento del gruppo, visto che si pone come se risolta la questione della propria debolezza queste diventano magicamente persone meravigliose da frequentare. Inoltre nessuno mette in conto che queste persone possano danneggiarlo continuando in 'sta maniera, facendogli solo perdere fiducia nei rapporti ancora di più, visto che è già rassegnato al “sono tutti così”. |
Re: Come smetterla di essere un bersaglio facile?
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Soluzioni pratiche? Vale anche per dedalus. Sì lo so, voi mandate a fanculo tutti. Poi? |
Re: Come smetterla di essere un bersaglio facile?
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Ah vabbé, gente migliore. Sì, facile. Al supermercato la trovo. "Mi dà un chilo di gente? No, non quella. Me ne dia di migliore" Va' a fare filosofia, che ti riesce meglio. |
Ahahahhahah, e vabbe', è degenerat.
Comunque adesso la cosa fa un po' ridere... brio stesso ha detto che se lo portano dietro solo per pigliarlo per il culo, non son nemmeno quei rapporti ambigui che dici ma forse sono stronzo io. Però giusto, si chiedevano soluzioni per farsi largo a spallate in questa iungla, avete ragione, son fuori posto io, mi levo subbito. |
Re: Come smetterla di essere un bersaglio facile?
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Re: Come smetterla di essere un bersaglio facile?
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