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Re: Matteo, 7:16-19
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Re: Matteo, 7:16-19
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Re: Matteo, 7:16-19
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Sicuramente. Infatti il mio invito è quello di andare oltre le mie parole, la lettera ed anche il significato di quel che dico; non ho mica la pretesa di ergermi a maestro di vita, dettando principi assoluti ed imperituri e modellando su di essi un castello di regole che, tra folklore, contraddittorietà e didascalismo, possono andare bene al più per chi voglia conoscere l'Uomo piuttosto che il Dio, o al limite, con i correttivi del proprio buon senso, integrarle quando possibile nel proprio codice personale. |
Re: Matteo, 7:16-19
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Re: Matteo, 7:16-19
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Re: Matteo, 7:16-19
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Quindi verremo tutti puniti? |
Re: Matteo, 7:16-19
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Re: Matteo, 7:16-19
Porcapaletta!
Io i frutti pensavo di dovermeli mangiare?!? :o E mo? |
Re: Matteo, 7:16-19
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Re: Matteo, 7:16-19
Se dio esiste deve essere un tipo con uno strano senso dell'umorismo
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Re: Matteo, 7:16-19
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Re: Matteo, 7:16-19
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parte un sasso che abbatte l'adultera.... "mammaaaaaa quante volte ti ho detto di non seguirmi sempre...." :D |
Re: Matteo, 7:16-19
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Re: Matteo, 7:16-19
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Re: Matteo, 7:16-19
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Re: Matteo, 7:16-19
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Re: Matteo, 7:16-19
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Dipende da cosa s'intende per "buoni frutti". Non è neanche qualcosa che necessariamente si deve "vedere" o "toccare", per me: è più un'inclinazione, una predisposizione d'animo, l'evangelica "purezza di cuore" che solitamente si concretizza in "opere buone" (ma non necessariamente). In questa accezione il fatto che l'albero buono dia buoni frutti (e viceversa) è in realtà una tautologia: non c'è modo di distinguere un albero buono da uno cattivo se non dai frutti, quindi non è possibile che un albero buono dia frutti cattivi, e viceversa. |
Re: Matteo, 7:16-19
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Che differenza c'è tra la sorte dei primi e quella dei secondi, allora? |
Re: Matteo, 7:16-19
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Ahh... le contraddizioni... |
Re: Matteo, 7:16-19
Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?
Ecco, questo passaggio rafforza in me l'impressione che si tratti qui di inclinazione, di propensione intrinseca al male o al bene, ancora la purezza di cuore. Un rovo è intrinsecamente, per natura, impossibilitato a produrre dei fichi, e così un uomo predisposto alla malvagità, indipendentemente da eventuali "frutti" concreti delle sue azioni che possono essere dipendenti da altri fattori contingenti. E' l'intenzione, la volontà, l'arbitrio che salva o meno, indipendentemente dalla quantificazione dei "risultati" raggiunti. |
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