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Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
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Tipo in questo momento, che non mi passa più. È che, mi dico... come fai a tenere lo stesso rapporto con quella persona, poi? Tu sai che lei sa. Non vi guarderete mai più nello stesso modo. |
Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
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Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
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Ma quanta forza ci vuole a farlo? Io personalmente non me la sento questa forza. Sono consapevole del fatto che così facendo avrò sempre e solo amicizie a metà, ed una parte di me spera fortemente che la cosa cambi. Però non so come farla cambiare, non saprei neanche come partire. La paura dell'umiliazione è sempre più forte di ogni cosa. Non so se sono mai stata totalmente me stessa un giorno intero della mia vita. La cosa che fa più male di tuttè forse è proprio questa, sentirsi incapaci di togliersi dalla via dell'autodistruzione emotiva. |
Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
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Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
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Funziona a farli stare zitti, quanto meno |
Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
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Nel mio caso era però una sensazione forte, immediata e circoscritta, non si prolungava nel tempo. Quindi più una reazione di pancia sull'immediato che uno stato di malessere prolungato. Quote:
O le volte che mi imposi di parlare in pubblico, quando ancora balbettavo... |
Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
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Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
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Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
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Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
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Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
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Ho cercato di razionalizzare la situazione in sè e affrontarla, prima mentalmente che sul piano pratico. Trenta-quaranta persone ridono di me e poi fanno battute nei giorni seguenti. Ragionandoci sopra, ero arrivato alla conclusione che erano loro nel torto, perchè ridevano di un mio difetto, non io che mi sforzavo di fare il massimo che potevo fare. Insomma, ho capito che non c'era alcuna umiliazione nelle risate, erano loro anzi ad umiliarsi da soli ridendo di una persona in evidente difficoltà. Capita questa cosa, mi è venuto meno difficile buttarmi nel tentativo di parlare in pubblico e, soprattutto, ho ridotto fino ad annullare del tutto l'ansia che provavo. E proprio l'ansia era quella che mi faceva balbettare. Spero ti possa essere d'ispirazione. |
Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
Amerei essere scoperto e venir sottratto, mio malgrado, agli angoli bui nei quali tendo preferibilmente a nascondermi, se a farlo fosse una persona interessata a conoscere quel che sono realmente; come vorrei che quella stessa persona fosse disposta a scoprirsi, perché si possa in questo modo instaurare un vero dialogo, uno spazio di intimità, costruire uno scambio, e non semplicemente una corrispondenza di aneddoti. Va bene rispettare distanze e riserbo, ma parlare del nulla e lasciar accuratamente fuori se stessi da quel che si dice, lo percepisco come limitante e offensivo sia per me che per chi mi ascolti.
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Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
[Il tablet pazzo non mi lascia quotare tutto quello che voglio]
@Semifobico Quella infatti è una mia paura. Hai visto la punta dell'iceberg, ma chi mi dice che sarai disposto a vedere tutto il resto e non scapperai? E qui mi ricollego a @Josef K. Non hai paura che venga scoperta la tua punta dell'iceberg ma che chi la scopre non sia pronto per il resto? (Se non ce l'hai, ti ammiro!) @Blue Sky Sono appunto quei momenti di lucidità che fanno molto male. Autoconvincersi che si sta bene soli non eliminerà il bisogno innato di amore... @feaanor Grazie :) |
Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
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Per via del disturbo ossessivo compulsivo ho passato una vita intera ad aver paura dei miei pensieri, e ad essere terrorizzato dalle loro realtà fittizie. Poi la "crisi" passava e mi rendevo conto che non c'era nulla di cui aver paura, se non il valore chimico della paura stessa. Dalla nostra realtà non dovremmo temere alcunché, perché essendo calati in essa, vivendo dietro i nostri occhi, riusciremo sempre e comunque a farci tornare i conti; dovremmo invece guardarci dalla tentazione di perdere il contatto con essa e con quella degli altri, dato che è questa lontananza a generare la paura che alimenta l'intero ciclo. Tra l'altro, se proprio vogliamo badare al sodo, il punto è questo: tu sei tu e devi accettarti e amarti per quel che sei; chi hai di fronte deve esser messo in condizione di capire, come è giusto che tu sappia con chi stai parlando; poi sia come sia, se la comprensione e l'incontro potrà esserci bene, altrimenti resterà la conoscenza e l'esperienza reale, e non una farsa giocata recitando ruoli già scritti e non nostri. |
Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
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Se, invece, sono proprio fuori strada, capisco che parlano di loro stessi. |
Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
Eh, dipende da chi è la persona che mi "scopre".
Se è una persona che mi piace in senso sentimentale la percepisco come "pericolosa", mi impaurisco e mi incazzo di conseguenza, poi scattano gli schemi di svalutazione e evitamento. Se è una persona amica, la percepisco come "buona" e quindi non vado sulla difensiva, lo accetto, mi stupisce che veda un lato fragile di me, ma allo stesso tempo mi fa piacere, perchè mi sento capita. Stessa cosa con la psicologa, lì mi commuovo proprio. Se è una persona che non mi piace mi incazzo, mi offendo, divento fredda e svalutante e la allontano. |
Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
Non lo so. Finora nessuno mi ha mai "scoperto".
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Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
...quasi idem
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Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
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Mi sono sentito libero quando ho parlato con mia madre. Mi riconosco anche sul fatto di fuggire. Ho vinto questa paura anzitutto ammettendo a me stesso i miei bisogni e convincendomi che il bene possibile è così grande, che è troppo stupido precluderselo perchè si ha paura (io provavo a dirmi queste cose ad alta voce, appena lo facevo venivo assalito da una sensazione di stupidità e riuscivo a superare il blocco). Per fare un esempio sciocco, sarebbe come rifiutarsi di curare una malattia perchè si ha paura delle punture. Ah, un'altra cosa che faccio, sempre per autoconvincermi, è visualizzare in modo esatto un eventuale futuro di solitudine sentimentale. La realtà è semplice. Io già so che se dovessi arrivare a 30 anni senza aver mai provato amore starei malissimo, anzi già adesso (25 anni) avverto che molte cose non hanno lo stesso significato che se avessi una ragazza. Poi, se sento di aver bisogno di una scossa emotiva, vado più oltre con l'immaginazione e mi visualizzo a 50, 60 anni. Beh, non ho alcun dubbio che sarei un uomo pieno di rimpianti, pervaso da un senso di fallimento. Cerco di farlo in modo spietato e crudele, anche arrivando alle lacrime se necessario. Ne approfitto per ringraziarti del topic che è molto interessante e ha stimolato molte riflessioni, complimenti :bene: |
Re: Come vi sentite quando qualcuno "vi scopre"?
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Spesso si tende a guardare solo in "superficie", quando poi si tratta di approfondire (offrendo magari degli "assist" volontariamente) ci si tira sempre indietro, quasi sempre... Spesso si preferisce non "conoscere" veramente perchè fa più comodo così, crogiolandosi in false credenze :pensando: Poi chissà, magari un giorno scoprirò finalmente qualche "luminare" :mrgreen: |
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