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Re: Certe cose non cambiano mai...
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la strategia che ho adottato io è stata quella di imparare a essere quello che stava "dall'altra parte". Ma non è una cosa che posso consigliare a chiunque, primo perché ad arrivarci ci vogliono anni (ANNI) di sudore, sangue e frustrazioni, e sfido a reggere, specie se si è già tendenti alla depressione o simile. Secondo perché non si può proprio partire da zero. Uno un po' di chiacchera ce la deve avere, anche se sopita dai propri disturbi. Se mancano già troppi elementi, diventa una fatica improba solo per colmare un pezzo di tutto un puzzle, senza ottenere risultati. Secondo me Wonderlust deve innanzitutto concentrarsi, come dice Wrong, sulle cose positive della serata, in modo che potrà farne altre e capitalizzare anche minimi aspetti delle interazioni. In quel caso non gli peserà, perché non sarà frustrato da obiettivi che non s'è posto. Può darsi che a furia di fare questo tipo di uscite migliori. Oppure no. Però intanto mangia, esce, aumenta le probabilità, fa qualche interazione sociale, insomma se riesce a godersela può fare un investimento di poco che potrebbe dargli tanto. |
Re: Certe cose non cambiano mai...
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Re: Certe cose non cambiano mai...
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Poi ti ripeto, succede e non solo a te, però è da valutare. Se la compagnia ti piace prova altre volte, se il livello di stress è sopportabile e non vuoi isolarti..cosa hai da perdere..è pur vero come dicesti inizialmente..che uno dopo un po' si rompe i cojoni :mrgreen: |
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Inaccettabile il chiedere di cambiare posto , ma sopratutto la nuova ragazza che si è unita alla combriccola. Sono dei maleducati che non frequenterei , ad esclusione dell'amica. |
Re: Certe cose non cambiano mai...
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Lo hanno spostato perchè volevano un'altra persona in quel posto, bisogna accettare queste cose e capire che non è un fatto personale. |
Re: Certe cose non cambiano mai...
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Sì, l'unica è davvero uscire di più e sottoporsi a certi ambienti che sentiamo ostili. Io invece di prendere le situazioni che mi mettono a disagio di petto immagino qualcuno che nel gruppo sta PEGGIO di me, ma bluffa meglio degli altri. Ti fa vedere le cose in prospettiva diversa, ad esempio non sei l'unico alieno del gruppo e ti fa sentire preso meno di mira. Se a priori decidi che gli altri ti sono ostili "perchè sì" inizi a creare una mentalità che crea una voragine tra te e gli altri ed è pericolosissimo. |
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A 40 anni non sarà come a 15 , ma i pensieri che passano per la testa sono gli stessi. Non mi va proprio giù la questione del "posto riservato" è una vigliaccheria , si diventa più sottili. Allo stesso modo escludere commensali da una conversazione è maleducazione , da che mondo e mondo. Anzi se una persona è isolata bisognerebbe coinvolgerla , sopratutto avendone le capacità. Ripeto se ne avessi la possibilità proporrei al sottogruppo di uscire da soli. |
Re: Certe cose non cambiano mai...
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Re: Certe cose non cambiano mai...
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La realtà è che se io esco ad una cena voglio circondarmi delle persone che preferisco e, siccome non sono una crocerossina, cercherò la compagnia di chi trovo più carismatico, simpatico e piacevole. Se poi devo "broccolare", tenderò a mettermi accanto/vicino a qualche ragazza che m'interessa e non mi farò scrupoli a cercare di garantirmi ciò. Magari potrei anche chiedere ad un amico di tenermi il posto nei paraggi. Perché dovrei "sacrificarmi"? Poi, sul coinvolgimento altrui, diciamo che non mi dispiacerebbe ma non è la mia priorità, sopratutto se la persona è taciturna e poco empatica. Continuo a non capire perché si dovrebbe considerare ognuno del gruppo inter pares... |
Re: Certe cose non cambiano mai...
Ringrazio tutti per le risposte...
vorrei comunque sottolineare che nessuno della compagnia con cui sono uscito mi sta antipatico....il piacione semplicemente mi è indifferente. :) Luke ha chiesto di descrivere la serata ideale con le stesse persone...beh, ci ho pensato bene... e devo onestamente ammettere che forse il mio disagio dipende in gran parte dal fatto che io non condivido con questa gente un comune bagaglio di esperienze (uscite fatte assieme, vacanze, aneddoti....). Se così fosse me le riderei insieme a loro quando si fa la battuta, o nel ricordare il tal fatto o la tal persona....ciò che in effetti facevo, divertendomi, con la mia ex compagnia nelle serate migliori, quando si instaurava il giusto clima. Intendiamoci, c'è poi sempre quello che risulta il più "forte"...quello che fa ridere tutti e che comunque è un piacere avere in compagnia. Il fatto è che se questo è un tuo amico gli puoi far da spalla, e non resti ai margini della serata..se è un perfetto sconosciuto la solfa cambia...almeno, cambia se non ti sai adattare alla situazione. Insomma non faccio colpe a nessuno: è logico che le ragazze abbiano voluto vicino un loro vecchio amico (tra l'altro bello e simpatico) e non l'ultimo arrivato, decisamente più riservato, e con cui han quasi nulla da condividere...altrimenti sarebbero delle sante dedite alle opere pie. Era un sabato sera e volevano stare bene insieme ai loro amici. Punto. Sono io che devo trovare il sistema di migliorare un po' la mie capacità di intergire...e suppongo che con la costanza, continuando a uscire con loro...forse questo aspetto potrebbe migliorare. Il rischio è quello di rompersi i coglioni prima, magari per la frustrazione di non essere cagato praticamente da nessuna, eccetto la mia amica e l'altra tipa della compagnia. Si lo ammetto, per la mia autostima è importante l'idea che credo le donne si siano fatte di me. Nel momento in cui vedo che non mi considerano molto, e quindi non sembrano molto ineteressate a relazionarsi con me, mi demoralizzo un po' e penso che mi abbiano già etichettato come il bravo ragazzo ma poco interessante (la storia della mia vita). Non che il sentirmi apprezzato anche dagli uomini mi faccia schifo, ma son due cose diverse, inutile girarci intorno. |
Re: Certe cose non cambiano mai...
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Un presentarsi sarebbe stato faticoso? Un chiedere com'era la cena? Oppure se parlavano di un viaggio chiederti se ci fossi stato o se ti piacerebbe andarci... Non mi sembrano opere pie , ma semplici cortesie ad un essere umano che mangia con te. Io non sono così. |
Re: Certe cose non cambiano mai...
Mi è venuta in mente una cena degli orrori a cui ho partecipato, mi stavo sedendo e mi è stato detto di mettermi nel lato della tavola riservato alle tonne -_- La cena era organizzata da uno molto contadino-inside e quindi sapevo cosa aspettarmi: è stata una cena noiosa con gente noiosa, anche il cibo non è stato il massimo.
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