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Re: Libri distillati
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Re: Libri distillati
In linea di principio l'idea non è male ma si presta a quelli che in medicina chiamano "casi selezionati". Per esempio esiste una versione breve della Caduta dell'Impero romano di Gibbon, il cui originale è un vero e proprio reference gigantesco, e il bravissimo curatore che ha provveduto alla distillazione ha fatto un ottimo lavoro: di fatto si perdono solo diversi dettagli ma il risultato è - mi pare - circa un terzo dell'originale. Un certo tipo di approccio all'argomento ne guadagna un bel po'.
Lo vedo però impossibile per la letteratura; in linea di principio l'idea si potrebbe salvare facendo una specie di ampia antologia specificando che parti si sono utilizzate a ogni sezione, magari riassumendo quel che c'è tra l'una e l'altra dell'originale. Arriveremmo così vicini ai Bignami di quando studiavo (credo esistano ancora) e a differenza della categoria professionale dei professori che li detestano, penso siano opere meritorie perché permettono di avere una visione dell'opera a volo d'uccello, cosa veramente utile. Sarei curioso di sapere se qualcuno ha mai provato a distillare "À la recherche du temps perdu" :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: |
Re: Libri distillati
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Re: Libri distillati
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Re: Libri distillati
Ci sono alcuni libri di cui sinceramente non mi può fregar di meno di apprezzare il modo in cui è scritto, libri di cui sono interessato esclusivamente alla storia e di cui si può trarre la morale esclusivamente da essa.
Certo non mi metterei a leggere la Divina Commedia distillata, per esempio, ma dei libri il cui scopo è principalmente quello di raccontare una storia (con o senza morale) li leggerei anche in forma distillata, tipo che so, Dr. Jekyll e Mr. Hyde (che però è piccolo già di per sé in effetti, :sisi: però vabbè, avete capito :/ ). |
Re: Libri distillati
I BUONI libri sono tali perchè ti immergono in un mondo...e lo fanno con un mare di aggettivi, sostantivi, verbi, avverbi, punteggiature, etc... laddove servono, se mi togli tutto questo, tanto vale leggere Fabio Volo u.u
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Re: Libri distillati
Esiste Wikipedia o qualsiasi altra fonte virtuale ed orale per excipere un sunto.
Le parole scritte servono ad altro. Non forniscono appagamento diretto all'anima. Servono per crescere. Servono per chi ne ha bisogno. Invidio, in modo disinteressato (nel senso che non sono capace di portare invidia ma se lo fossi credo che certamente lo farei), chi non ha bisogno di ciò. Per leggere serve tempo. Per comprendere serve tempo. Per scrivere e dire ciò che intendeva, l'autore ha impiegato tempo. Ogni punto, ogni virgola, ogni sospensione, un significato. |
Re: Libri distillati
Trovo sempre preferibile il distillarseli da sé i libri.
In linea con i "diritti del lettore" di Pennac, è ammissibile scegliere di leggere Moby Dick saltando a piè pari i capitoli "documentaristici"; leggere Hugo sorvolando le sue caratteristiche, prolisse dissertazioni; leggere Don Chisciotte trascurando sonetti e racconti interni. |
Re: Libri distillati
Non fa parte della collana da cui era partito il topic, però devo dire che questo libro per me è stato davvero utilissimo
avevo già provato a leggere l'originale, ma mi ero arreso. Queste pillole invece vanno giù che è un piacere. Ovviamente adesso non posso dire di aver letto La ricchezza delle Nazioni, ma almeno posso dire di conoscerne a grandi linee il contenuto. |
Re: Libri distillati
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