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Re: Lamentazioni e Critiche. Una domanda.
Ci sono casi diversi.
Spesso considero il criticare come una varieta del essere estroverso. Gli estroversi non sanno vivere i pensieri dentro la loro testa. Loro hanno il bisogno di esternare la stonatura , sono una sorta di scorreggia A farlo si sentono piu leggeri |
Re: Lamentazioni e Critiche. Una domanda.
Bravo Liuk.
Le critiche sono un rifiuto del mondo per com'è, in base al criterio di come vorremmo che fosse. Ma per nessuno il mondo è come vorrebbe che fosse... La critica è un desiderio che non trova riscontro nella realtà. Allora, il criticone cosa fa? Anziché impegnarsi a modificare un po' la realtà a suo favore, non fa nulla per sé e la distrugge. Per esempio, io dico: "uff! che brutta stagione qui a Milano". Oppure posso dire: "che brutto clima qui...Però potrei prendere un pacchetto low cost e andare in Sicilia al sole per tre giorni" |
Re: Lamentazioni e Critiche. Una domanda.
Che razza di 3d é?:mrgreen:scusa battuta:mrgreen:
Tutti si lamentano. Eh si. Il mondo fa schifo per tutti... Anche per quelli che non sanno che modello di bmw comprarsi :huh: É una moda per me |
Re: Lamentazioni e Critiche. Una domanda.
Allora se io dico a uno "sei brutto come la fame, fai qualcosa per la tua faccia di merda" è una critica costruttiva :sisi:
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Re: Lamentazioni e Critiche. Una domanda.
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Ecco che entra in gioco l'altro attore il pragmatismo che deve scacciare la primadonna utopia. Si dovrebbe criticare ciò che può essere mutato oppure criticare pour parler l'immutabile. Criticare cronicamente diventa solo uno sport. Quote:
Il criticante, spesso, non può modificare la realtà del criticato. Il contrario, invece, è quasi sempre possibile. Pensa solo alle critiche sull'aspetto esteriore. Continuo a ripetere che io non sono per condanna in toto alla critica, anzi, la trovo spesso terapeutica. Quote:
Il contenuto ha poco senso a livello costruttivo, visto che i lineamenti del volto non sono di norma mutabili. Se dici ad uno "sei brutto come la fame, fai qualcosa per il tuo fisico di merd@", può essere costruttiva la critica nonostante la forma. La persona criticata potrebbe rimanere colpito e dire tra sé "se faccio così schifo, è venuto il momento di far qualcosa" e, ad esempio, smuoversi e farsi definire una dieta, fare attività fisica o, più in generale, intervenire per rendere il suo fisico più piacente. Ovvio che deve condividere la critica. Se non la condivide ma la asseconda solo per non sentirsela più dire, sbaglia, così come se reagisce permalosamente sfancul@ndo chiunque osi dire ciò. Poi, bisogna sempre vedere il criticante con che intento dice ciò: può dirlo in modo brusco per spronare il prossimo oppure può usare un modo brusco per umiliare il prossimo. Lì si valuta caso per caso. |
Re: Lamentazioni e Critiche. Una domanda.
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Re: Lamentazioni e Critiche. Una domanda.
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