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Re: odio la gente
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Re: odio la gente
Nel sano "vaffanculo" liberatorio c'è tanto di onesto e utile, quando non riguardi caratteristiche altrui che ci abbiano attratto o offeso perché presenti in noi, e con le quali si abbia un rapporto conflittuale. Al di là di questa ipotesi, e del rispetto di base che dobbiamo a chiunque, emanciparsi da contesti che, una volta conosciuti, risultino inadatti al nostro benessere mi pare naturale e anzi doveroso, anche per non rappresentare in noi un equivoco ed una contraddizione in cui possano incappare gli altri.
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Re: odio la gente
Io comunque penso che in molti stiano semplicemente “giocando” un gioco a cui altri non hanno voglia di giocare.
Perché occhei patire l'esclusione, magari provo anche a conformarmi, ad integrarmi, mammagari scopro che quello a cui sto cercando di integrarmi non mi piace più, e allora vorrei un'alternativa ma non c'è, e nel frattempo ho maturato problematiche che mi mozzano le gambe, e allora mi attacco al pene. |
Re: odio la gente
A volte penso che anche io vorrei essere un pochino più opportunista ed egoista in realtà, lo so è brutto da dire, ma ci sono momenti in cui lo desidero fortemente.
Io ho una tendenza caratteriale al sacrificio (soffro della sindrome del salvatore), non riesco a far prevalere i miei bisogni su quelli degli altri, per esempio io evito di accettare inviti ad uscire fuori perchè so che non sono di gran compagnia e non voglio rovinare le serate alla gente, non ho amici perchè so che sono pesante come persona e non voglio rompere le scatole alla gente, sto sola perchè preferisco stare sola più tosto che disturbare gli altri. Quando difficoltosamente e timidamente accetto l'offerta di amicizia di qualcuno non posso fare a meno di sacrificare totalmente me per l'altro e metto sempre in chiaro che non è qualcosa di vincolante e che la persona è libera di allontanarsi in qualsiasi momento, a volte decido io per l'altro quando è arrivato il momento di allontanarci. Mi creo problemi persino nel lavoro, non riesco a lavorare da dipendente, mi sentirei in colpa se facessi qualcosa di sbagliato, mi faccio problemi per i colleghi che sarebbero costretti a dividere l'ambiente lavorativo con me tutti i giorni e forzatamente dover socializzare con me, :miodio: e ovviamente mi faccio problemi per i miei famigliari, penso che per loro sono un peso e che forse sarebbe meglio che io gli stessi alla larga, fossi un pochino più opportunista sarei certamente più felice. Non ho mai esternato a nessuno queste mie paturnie è la prima volta che ne parlo perchè me ne vergogno. |
Bisognerebbe saper ignorare ma non sempre é facile
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Re: odio la gente
è che v'aspettate troppo dagli altri :sisi: ma anche da voi stessi :sisi: .
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Re: odio la gente
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Re: odio la gente
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Dopo la benedetta fumata non stanno meglio, magari stanno anche peggio, si ritrovano al punto di partenza, e incolpano loro stessi. Van buom |
Re: odio la gente
io mi rivolgo all'umanità in quei termini poco lusinghieri perché principalmente non mi ci riconosco. Ma non è che non mi ci riconosco perché sono migliore ma solo perché non la capisco e non la voglio capire. Mi sento sempre più insofferente, oggi sul tram volevo uccidere tutti, mi davano fastidio tutti ed era da un po che non mi succedeva: sto proprio regredendo. Tutti a far casino, a spingere e tutti con sti sacchettini di merda e gente che ti scavalca, gente ovunque. E poi la metro che non arriva e li dico, ma che cazzo lo pago a fare il biglietto e che cazzo mi sveglio a fare due ore prima se devo tardare al lavoro ugualmente percHé a na certa non passano. E poi incontro la mia capa in metro, e li non so che fare: mi fermo con lei, me ne vado? allora rimango li e lei fa la superiore appunto, e mi dice oddio quanto è difficile trovar casa, e io volevo dirgli eh si, anche io stessi problemi proprio, uguale! e parlo e lei sembra non capire nemmeno quello che sto dicendo. Le dico ci vediamo al lavoro e lei manco sente, cioé va beh son invisibile. Finalmente arrivo al lavoro e almeno li non penso. Solo che c'è anche li una marea di gente, gente che fa delle cose assurde e vorrei capire al volo il perché di certe azioni ma a volte la ragione mi è totalmente sconosciuta, e le mie reazioni sono a loro appunto strane. Sono impacciata, a volte ho il tono di voce strano, a volte mi è stato detto che sembro straniera addirittura. Vedo loro, e vedo cose che non mi interessa conoscere, vedo la maggior parte delle persone come cose appunto, che mi son del tutto indifferenti, La mia misantropia sta peggiorando, lo so. E so che dovrei essere selettiva e non infossarmi per colpa del comportamento altrui, anzi usare questi attacchi/offese/invasioni per diventare ancora più forte. E questo sto imparando a farlo, perché sto diventando cattiva, ma proprio tanto e questo da una parte peggiora la mia integrazione nella società dall'altra mi protegge. Perché meglio essere cattivi che lamentosi e vittime. Principalmente mi sta accadendo quello che accade tutti i giorni un po a tutti, problemi sul lavoro, gente che critica e gente che mi si accolla perché ne ha bisogno ovvero non perché tiene a me in quanto persona e amica. Sta persona mi si accolla perché ha problemi con tutto e allora io devo essere sempre lì a rispondere al telefono per consolarlo e fargli una specie di terapia, solo che pure io son fusa, ho mille pensieri e questo mi da addosso (eh usciamo, e perché no, e dove sei, e che fai pi pim pipam). Oggi gli scrivo: Ok adesso basta, sei pazzo, non è possibile essere così pressanti, lui mi fa: Ci tenevo a te, l'amicizia è una cosa importante, gli amici fanno così, gli amici non si scocciano perché li chiami, gli amici ci sono sempre.. E io eh si però che cazzo, ci conosciamo da un mese e non fai che perseguitarmi tutti i giorni e ci siamo visti l'altro ieri. E lui dice che sta molto male, è una coltellata. Si ciao. Si insomma, lavoro, gente strana, esaurimento, tutto
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Re: odio la gente
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Re: odio la gente
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ps: lo so, dovrei scrivere qualcosa di incoraggiante ma penso suonerebbe fasullo |
Re: odio la gente
Penso che ci siano persone negative, ma anche persone con cui possiamo entrare in contatto. Non vedo l'umanità in un'ottica così pessimista.
Purtroppo ci sono situazioni e rapporti limitanti, con persone che andrebbero evitate, e non riusciamo a districarcene. Il lavoro è il tipico esempio. Però bisogna muoversi con più libertà, facendosi scivolare addosso certe cose e andando a cercare le persone che ci fanno stare bene. Insomma, parola d'ordine: selezionare. Sgusciare via da certa gente, e se proprio non la si può evitare, almeno tapparsi le orecchie quando parlano. |
Re: odio la gente
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Re: odio la gente
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Re: odio la gente
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Semplicemente c'è chi subisce persone aggressive e prevaricanti, e che non riesce a reagire alle indelicatezze altrui, buona fede o cattiveria che sia. Non posso catechizzare un “cattivo” se non riesco a reggerlo o ad affrontarlo, posso solo subirlo. Succede che ci si sente schiacciati da determinate persone/circostanze, da qui lo sfogo “odio la gente” o l'arrivare ad isolarsi. |
Re: odio la gente
A volte la gente è stranamente curiosa!
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Re: odio la gente
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Re: odio la gente
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Re: odio la gente
Bisognerebbe usare con parsimonia un termine come odio; con esso lasciamo che largheggino gli estroversoni da social network che non hanno idea delle sfumature e delle diverse gradazioni offerte dalla lingua italiana e pertanto adoperano senza ritegno vocaboli e locuzioni impegnativi per argomenti risibili e sentenziano in termini assoluti che negano qualsiasi spazio al dubbio e quindi, alla riflessione.
Non si può odiare l'umanità intera, così come non si possono odiare tutte le donne perché sono stronze o gli estroversoni perché sono estroversi. Va benissimo la predilezione per la vita solitaria ma essa, come ci ammonisce Petrarca in un luogo del suo trattato, non va scelta in odio all'umanità intera. Va bene fuggire dal frastuono della turba e disprezzare i loro trattenimenti volgari ma il fine del ritiro dalla vita non mondana non deve consistere nell'impotente autocompiacimento per la nostra anima troppo nobile, pura e incorrotta per essere lordata dal contatto con la gente comune; il nostro obiettivo dev'essere il conseguimento dell' equilibrio interiore e della serenità nel giudizio. Certo, la strada che conduce a questo culmine non è agevole! essa richiede, da chi la intraprende, una profonda disciplina morale e quindi una completa disponibilità a mettere in discussione le sue certezze e a rifuggire le formule assolutorie dietro cui cerca di celare alla coscienza le sue debolezze. Non possiamo essere spietati nel giudicare le azioni altrui se prima non lo siamo altrettanto con noi stessi. |
Re: odio la gente
certo non posso dire che hai torto, anche se non ritengo per nulla di essere un'anima nobile anzi mi sembra di essere un pesce fuor d'acqua più che altro, per il resto invece dico che è gentaglia, gente povera non dal punto di vista intellettuale o di portafogli più che altro gente che non ha il senso delle cose. Ecco per me la maggior parte della gente non ha il senso delle cose, come posso spiegare questa frase, cioè non vede al di là del suo naso come diceva Mary Sbobbins.
Certo così non faccio altro che alimentare la mia diversità e nutrire i miei problemi, ma quello che sento è proprio odio |
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