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Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
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Parlando di persone e loro comportamenti dubito che si possa verificare davvero un sovrapposizione di ciò che è "normale" per uno con ciò che è "normale" per l'altro se c'è una distanza di vissuto e posizioni rilevante. Diviene un termine utile solo a forzare un confronto ( scontro), non un dialogo. Ma forse l'intento era esattamente quello, chissà. Quote:
Coloro che hanno una diagnosi effettiva di disturbi della personalità o dell'umore non sono certo la parte più ampia dell'utenza. Mi sembra più logico semplicemente sostenere che avere problemi con lavoro, situazioni sociali, relazioni etc possa essere qualcosa di perfettamente "normale". Forse l'errore di Hor, se lo si vuole cercare, è di avere presentato alla terapeuta questo forum come un luogo di ritrovo virtuale per soli sociofobici (eccetera). Cosa che poi nella pratica è quasi l'opposto di FS ( grazie al cielo, ritengo come te molto meglio che sia così). Continuo poi dal mio canto a non capire perchè la terapeuta sconsigli ad Hor questo approccio che rimane pur sempre un passo verso il socializzare ed aprirsi, confrontarsi col mondo esterno e le persone. Specialmente considerando una situazione di partenza in cui ciò era assente. Anche volendo riconoscere all'interazione con queste fantomatiche persone "normali" un maggiore valore rispetto a quello con un l'utenza del sito : perchè negare l'importanza e la validità dello sforzo fatto e delle interazioni avute se hanno portato benessere ? A chi deve reimparare a camminare non penso gli si tolgano le stampelle quando si rialza dal letto, sostenendo che " è troppo facile così " e dovrà passare dal non muoversi al cercare di camminare subito senza appoggi se vuole riprendersi. Paragone un po' alla buona, ok. Allo stesso modo perchè non vedere i passi già compiuti come una parte di percorso verso la meta ( interagire pienamente con le persone " normali" ) che si è già superata - quindi in chiave positiva - e riconoscere questo come un qualcosa di valido, un aver compiuto passi in avanti rispetto alla posizione iniziale. Chiaro, non deve poi diventare un qualcosa di ossessivo e che vada a sotituirsi all'interazione nel reale o al rifiuto di altre possibili interazioni preferendo quelle che nascono in questa zona di comfort ( anche se questo è tuttavia esattamente il comportamento sociale standard - cambiano solo i contesti). Dando quasi per scontato che l'utilizzo del forum o simili porti a questo non si fa altro che escludere strumenti che, se usati correttamente, possono risultare parecchio utili e dare possibilità che normalmente sarebbero assenti. Tutte cose che mi fa estremamente strano vedere affrontate in modo sbrigativo, quasi condannandole a priori come " troppo rischiose", da chi svolge quella professione. Specialmente quando il paziente stesso ti elenca i vantaggi ottenuti e ti spiega il modo in cui utlizza lo strumento ( che mi sembra essere più che corretto da quel che ho letto). Ed ottiene in risposta un dialogo alla muro contro muro. Rimane il fatto che come dici tu si può sempre provare, discutere di eventuali dubbi e, se non ci si trova bene o non giungono risultati, cambiare. Di fronte ad un primo approccio del genere però mi passerebbe molto velocemente la voglia di affidarmi a tale persona e suoi consigli. Ma questo è un mio problema purtroppo. |
Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
Il fatto che la tua "Terapeuta" definisca implicitamente la gente che frequenta questo luogo "anormale" mi fa pensare che sia lei ad essere comune, ordinaria, mediocre, noiosa, prevedibile, insomma, normale.
Mortalmente scontata banale e noiosa come tutte le persone normali. Lascia che sia la tua terapeuta ad avere questo grande privilegio di ritenersi forse a ragione una persona normale. A mio giudizio non ci sono persone più facili, stereotipate e insignificanti delle persone normali, non hanno niente da insegnare a nessuno, se non a vivere come omologati burattini senza vita. Esattamente come la psichiatria vorrebbe ridurre le persone, omologarle, irreggimentarle come dentro ad un recinto. Arrogandosi il diritto che non hanno di voler uniformare tutti gli esseri umani ad un modello di "normalità" che di fatto non esiste. Per loro il mondo ideale sarebbe vedere degli zombie girare per strada con un sorriso sardonico chimico stampato in faccia, davvero bella la normalità. Il "come si vive" non te lo deve venire ad insegnare nessuno, ognuno di noi è vivo perché è unico, originale, diverso, e perché ha i proprio pensieri e i propri peculiari comportamenti e punti di vista e perché ha, perché no, le proprie ossessioni, le proprie nevrosi, la propria follia e sempre un distacco critico, quello che appunto manca ai normali perché è necessario avere un distacco critico per essere liberi, anche solo di prendere in mano la nostra vita. Il vero filosofo ad esempio, non è un titolo accademico, è un essere umano che ama la vita e che è capace di meravigliarsi e di stupirsi e che getta con la propria umanità un po' di luce sul mondo, nel tentativo di scoprire, mosso dalla propria curiosità e dal proprio istinto, il mondo e anche se stesso, nella piena consapevolezza di essere vivo e unico. Altro che normale. Anche agire d'istinto significa essere vivi, e sbagliare anche significa essere vivi, anche se forse gli errori sono solo un punto di vista, magari il punto di vista di chi ti dice che hai sbagliato perché avresti dovuto omologarti, per avere come massima aspirazione l'obiettivo di una misera vita senza vita da persona normale |
Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
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Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
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Questo credo abbia capito la terapeutessa :D e credo abbia dato il consiglio giusto nel modo più sbagliato possibile (sempreché ci sia stato riferito esattamente e non ricordato in modo approssimativo). |
Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
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Ad alcune persone capitano problemi particolari e aggregarsi coi propri simili è ovvio e naturale. Se su 100 normali qualcuno al massimo ha un po' di timore a rispondere al telefono se dall'altra parte c'è l'amministratore delegato della sua azienda (ovvero, situazione comprensibilissima) qui su 100 partecipanti, una percentuale NON trascurabile inizia a sudare e tremare se sente uno squillo pur sapendo che dall'altra parte c'è l'addetto di un call center che non incontrerà mai. Questo non è normale, inteso come media delle reazioni di una campione abbastanza vasto di popolazione. Ed ecco che se ho un certo problema e mi aggrego a quelli che mi possono capire senza prendermi per matto, ho ri-creato un contesto artificiale di normalità e di comfort. Però esiste sempre il "là fuori" e non si può eludere per sempre. Non esiste altro modo di affrontarlo che viverci dentro; certamente in modo graduale e controllato e con l'aiuto dell'eventuale professionista che abbiamo scelto per imparare a farlo. Io credo che la terapeuta abbia capito esattamente l'enorme pericolo di un forum come questo dal punto di vista dell'allenamento alla vita normale. Dove, stando al resoconto (dato che non sono certo sia stato riferito esattamente) penso abbia sbagliato è aver messo sul piatto questo dato in modo dogmatico e con le parole sbagliate. Con quello che è stato riferito è facile pensare a un incompetente che abbia fatto lo stesso discorso di chi questi problemi non li capisce: "lascia questa gente, ti fa male, sono anormali e tarati; sono solo seghe mentali, e che ci vuole, ti fai troppi problemi" e altre puttanate sentite cento volte. Davvero lo psicologo ha mancato in quello che è l'ABC non dico di un professionista ma di una normale persona sensata? Io non lo credo tanto verosimile. Per questo penso che abbia usato un approccio almeno un po' più morbido che poi nei ricordi dell'OP sia diventato tutt'altra cosa. Se invece è stato proprio così, meglio trovare un professionista più serio. Quindi, ammesso che quanto detto dalla terapeuta fosse proprio quanto riferito, è stato sbagliato solo il modo di dire una cosa sacrosanta. Nessuno di noi - me per primo - migliorerà entrando in questa comoda tana e dimenticando il mondo esterno fino a che è loggato sul forum. Certamente qui si possono trovare notizie, spunti, cose utilissime che rendono il forum una grandissima risorsa. Ma come tale è anche una pericolosa zona di comfort artificiale, ed è inutile che ce lo neghiamo. |
Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
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se tu usi il forum solo per motivi negativi non significa che tutti gli altri facciano lo stesso.. comunque parlando in generale io ero decisamente fobico (ad esempio a 12anni) e pienissimo di pensieri disfunzionali.. sostanzialmente tutto ciò mi è sparito frequentando gente piu adatta a me Quote:
non ho detto che il tuo non era un suggerimento, in ogni caso il mio era un suggerimento/dubbio/perplessità. di sorelle non ne ho manco una :mrgreen: |
Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
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Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
Mi è successa una cosa simile a me con praticamente tutte le psicologhe con cui sono stato.
Considera queste ipotesi. 1) può essere che stia testando la tua convinzione e assertività. Devi esprimere il valore delle tue convinzioni sull'utilità di questo forum; 2) può essere scettica perché ha avuto casi precedenti e possedere un bias negativo sull'argomento; 3) può essere scettica per pregiudizi, è umana. 4) può essere scettica perché è un'ex utentessa :ridacchiare: Qualunque di queste ipotesi fosse vera, persino tutte quante, il suggerimento che ti dò è di imparare a non farti influenzare, e di difendere le tue istanze e le tue convinzioni con assertività e argomentando bene. La validità della tua terapeuta non si giudica da quanto riesce a farti sentire capito, ma da quanto riesce a smuoverti e a farti vedere le cose da pdv differenti, farti imboccare strade intentate, condurti a un progresso funzionale. Paradossalmente può anche farti incazzare a morte ma essere bravissima e rendere la tua vita un paradiso fra qualche anno, oppure farti sentire da dio, ma lasciarti esattamente come sei ora per anni e anni. Questo ragionamento si può estendere anche ad altri forumisti, se sono da tanto tempo in terapia e pur trovandosi bene durante la seduta non hanno ottenuto miglioramenti significativi, probabilmente la terapia non risponde alle loro esigenze, ma risponde solo allo scopo di svuotare il portafogli del paziente. |
Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
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Gli psicologi non sono tutti uguali, ci sono persone più o meno competenti, come in ogni cosa, quindi non mi partire prevenuto, se non ti trovi bene con un medico lo cambi, è assolutamente normale, ti devi fidare della persona e ci deve essere feeling, altrimenti non riuscirà ad aiutarti. Non generalizzate, ve lo chiedo per favore. :pregare: Comunque, tornando in topic, concordo con quanti hanno detto che il discorso della terapeuta sia esagerato, la mia psico sa di questo forum da tempo e la considera una cosa carina, una specie di gruppo di autoaiuto, gliene ho parlato diverse volte e non mi ha mai giudicata, nè detto che era sbagliato. E' assolutamente normale, cercare persone simili che possano capirci e un ambiente protetto nel quale potersi esprimere ed esporre un po' coi nostri modi e tempi. Ovvio però che c'è anche un altro lato della medaglia, ovvero se è l'unica interazione che hai, se eviti tutto il resto per stare qui a giornate, o stai male per ciò che viene detto qui dentro (come pareri discordanti o altro) dovresti andarci piano, ma non mi sembra il tuo caso almeno da quanto scrivi. :) |
Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
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Ok, seriamente, tua madre è stata in terapia con lei, se l'è tenuta per sempre per caso? Non mi pare, mi avevi detto qualche mese se non erro, se fosse come dici tu, starebbe ancora in terapia. Gliela vogliamo dare una possibilità a sta povera donna? Ti poni troppe domande, ti fai troppe paranoie, dai una possibilità anche a te stesso, poi se proprio dovessi trovarti male, agirai di conseguenza, c'è anche il pubblico se nel privato ti crea problemi, perchè pensi vogliano solo i tuoi soldi. |
Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
Certo che si può cambiare psicologo, ma i soldi mica te li ridà...
Mia madre ci va ancora però. Comunque ho preso un appuntamento per il 4 di Dicembre... |
Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
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E' sempre un lavoro, cosa pretendi? Perchè devi vedere negatività anche in questa cosa? E rilassate. :) |
Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
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Ieri è stata la prima visita dopo la mia iscrizione al forum. Mi sembra chiaro e comprensibile. In ogni caso ringrazio tutti per i commenti, anche quelli controcorrente al mio iniziale. Ho letto tutto con attenzione e ci sto meditando... Per quanto riguarda la questione del denaro, la psicologa è dell'ASL, quindi ne usufruisco aggratis... (in realtà poi, a voler essere precisi la pago (la paghiamo!) con le tasse, quindi non è proprio gratis la cosa...). |
Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
Non paghi nemmeno un ticket?:interrogativo:
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Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
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Non era un attacco alla categoria, assolutamente. Concordo con quanto hai detto. Volevo esternare una mia difficoltà dicendo che, purtroppo, in un caso analogo io avrei poi serie difficoltà ad avere ( o mantenere) un rapporto di fiducia con la terapeuta. Purtroppo il pensiero di poter incorrere in incomprensioni o divergenze radicali di opinioni mi frena molto dal volere eventualmente rivolgermi ad uno psicologo. Non tanto se queste sorgono in una fase iniziale (amen, al peggio si cambia), quanto se si instaurano e mantengono dopo del tempo, a terapia inoltrata. Perché temo che a quel punto sentirei di dovermi forzare per continuare con quella persona. Probabilmente manderei tutto per aria e finirei col sentire di aver sprecato ancora del tempo nella mia vita (e denaro anche, s'è il caso). Ma questo è un mio grosso limite. Il problema non sono gli psicologi. Spero quelle righe non restituiscano l'idea di un disprezzo per la categoria. |
Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
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Comunque, prima, mi lamentavo dei soldi che uscirebbero dalle mie tasche, non di quelli che entrerebbero in quelle della psico, se ti riferisci a quello. Stavolta mi sa che sei stata tu a pensar male. ;) |
Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
Ah, avevi quotato il mio messaggio, quindi pensavo fosse riferito a me. L'importante è chiarirsi. :bene:
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Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
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Capisco la tua difficoltà, io sono stata al csm per 6 anni o giù di lì e non mi son trovata troppo bene, addirittura ho contestato alla psichiatra la mia diagnosi di disturbo bipolare, chissà dove l'aveva visto :interrogativo: |
Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
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Ok, smetto di rompere... :sisi: |
Re: La mia terapeuta non capisce niente (o forse no?)
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