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Re: Comprendere il moralismo dei vegani
se vuoi essere in armonia con la natura devi anche farne parte:
nascita, crescita e morte. coltivi una pianta, cresci un animale e poi te li mangi per nutrirti di loro. perché una pianta non dovrebbe avere gli stessi diritti di un animale? solo perché non le sentiamo urlare quando strappiamo i frutti dall'albero non vuol dire che non soffrono. sia adesso, quando vado a caccia, sia in cascina quando ero bambino, ho sempre ucciso e macellato di mia mano gli animali, per mangiarmeli e nutrirmi di loro, quindi non sono nemmeno uno che delega agli altri. so cosa vuol dire togliere la vita, so che valore ha la vita. tutto il cibo è sacro, tutto il cibo è vita. piuttosto bisognerebbe evitare gli sprechi inutili. |
Re: Comprendere il moralismo dei vegani
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Re: Comprendere il moralismo dei vegani
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Ma anche fossero tutti vegani, la sostanza del discorso è che in ogni caso è facile trovare modi per continuare a far esistere queste specie. Parchi, oasi protette... magari non allo stato completamente brado perché sono specie coevolute con l'uomo e dipendenti da esso, ma insomma appunto per questo si sa bene come farle sopravvivere |
Re: Comprendere il moralismo dei vegani
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su questo sarei quasi d'accordo. in 100 anni noi esseri umani abbiamo sputtanato un ecosistema che aveva impiegato milioni di anni a trovare un suo equilibrio. un drastico ridimensionamento nel numero della popolazione mondiale, sarebbe utile per risanare un pianeta che noi abbiamo massacrato e per poter così tornare alla natura. 8 miliardi di essere umani sono troppi, le risorse non bastano più (e non solo il cibo). non esiste nessuna ecosostenibilità. la razza umana non è più in armonia col pianeta su cui vive, lo stiamo solo sfruttando come dei parassiti. se il pianeta muore, noi moriamo con lui. non esistono scappatoie dell'ultimo minuto questa volta. |
Re: Comprendere il moralismo dei vegani
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Re: Comprendere il moralismo dei vegani
Per la mia morale non ho il minimo problema a cibarmi di carne (di qualunque specie animale sia) e mi piace anche.
La morale vegana/vegetariana non mi tange minimamente e non la condivido ma non sono certo per impedire che professino le loro idee o facciano proselitismo. Sono invece per reprimere con ogni mezzo che l'idea vegana m'impedisca di esercitare la mia libertà carnivora: o la pacifica convivenza e libertà di scelta su come alimentarsi o la lotta per difendere la propria libertà a spese di chi soccombe. Riguardo al discorso uomo vs animale, io sono per vedere l'uomo sopra le altre specie animali e per dare priorità sempre all'uomo. Riguardo all'uccidere un animale per scopi alimentari, non ho alcun problema e l'ho anche fatto in passato: i miei nonni, genitori e anch'io abbiamo ucciso conigli, galline e maiali, nei nostri soggiorni in campagna, e non ho nessun rimorso, rimpianto o disagio. Questo non significa ovviamente che approvi i maltrattamenti gratuiti agli animali, l'uccisione indiscriminata o politiche di allevamento "estreme". Non significa nemmeno che non mi piacciano gli animali, anzi... Mi manca l'opportunità di avere un cane, ho un buon rapporto con i gatti, ecc. Ho un atteggiamento neutrale nei confronti di caccia e pesca. Per cui, piena libertà e rispetto per chi vuole essere vegano coesistendo con i carnivori, contrasto acceso ma civile con chi mi critica per le mie scelte e repressione con ogni mezzo per chi vuole impedirmi di cibarmi di carne. |
Sono vegetariana ma non ho mai rotto le scatole a nessuno e non mi sento superiore (la cosa sarebbe ridicola visto che sono in cura anche per la mia scarsissima autostima). Tra l'altro trovo che siano gli onnivori a farmi pesare la mia scelta (capo e colleghi in primis), prendendomi spesso in giro in maniera anche abbastanza pasante ('sei pallida e hai una faccia da schifo perche' non mangi carne').
Sono piu' in salute pero' ( le analisi e il mio medico confermano), ho piu' energia e mi sento decisamente meglio. Non quotare please... |
Re: Comprendere il moralismo dei vegani
Che personcine deliziose.
Immagino cosa non accadrebbe per le strade di uno scenario (post)-apocalittico con certi personaggi a piede libero. Cosa che, anche grazie a questi teneroni, è praticamente alle porte. |
però i vegani han ragione.
non ha senso mettersi a dire "la vita umana è piu importante" se tu e la tua famiglia fosse stati ebrei hitler avrebbe detto "la vita ariana è piu importante della madre ebrea di sversO" e la trucidavano viva e gli tagliavano le pelli per farne dei bottoni. detto ciò, visto che si può di solito tranquillamente esser sostanzialmente vegetariani e che i motivi dei vegetariani sono ecosostenibili, animalisti e anche salutisti perche odiarli? perche non ammettere invece di esser pigri se non si riesce a esser vegetariani? |
Re: Comprendere il moralismo dei vegani
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Pensieri sparsi:
- qualsiasi cosa succeda il pianeta avrà sempre il suo equilibrio, non è qualcosa che si "rompe" o "muore", al massimo si possono decidere dei criteri secondo i quali un equilibrio è preferibile ad un altro - concordo sulla popolazione perché il nostro stile di vita sia sostenibile dovrebbero esserci meno persone, in alternativa rimaniamo in tanti cambiando lo stile - per parlare di ecosostenibilità è necessario imporre come premessa un tasso di crescita della popolazione nullo altrimenti QUALSIASI soluzione sarà solo temporanea e non sostenibile a lungo termine - la questione OGM è complessa, etichettarli in blocco come dannosi o contro natura è ingenuo (per non dire altro) - a voler essere pignoli la soluzione migliore e sarebbe prendere il fabbisogno di proteine dagli insetti ma fa schifo a vegani e non (impatto ambientale bassissimo, valori nutrizionali nettamente migliori di qualsiasi vegetale) |
Più che parlare in termini di divenire tutti vegetariani (o addirittura vegani) direi che si dovrebbe ragionare in termini di ecosostenibilità del consumo di carne così ingente che attualmente viene fatto.
Non è necessario e non è salutare, eppure perdura. Credo basterebbe limitarlo e diffondere una cultura che porti al consumo responsabile per sdradicare il problema. Senza eliminarlo del tutto. Invece, in piena logica da libero mercato, per ora la possibilità di avere carne nel proprio piatto si è tramutata nella società occidentale ( USA più che altro) nel consumo senza responsabilità. Il fatto è che il mantenimento di questa situazione, oltre ad essere eticamente una profonda manifestazione di disprezzo per la vita non umana ( non tanto per l'uccidere, quanto per il modo in cui si allevano animali solo a tal scopo), crea danni ingenti anche all'uomo. Inquinamento, insorgenza di obesità ed altre patologie legate alla scorretta alimentazione, spreco enorme di acqua e desertificazione.... In pratica per mantenere i gusti assolutamente ingiustificati ( consumo eccessivo di carne senza motivi, se non il gusto per lo stesso) di metà umanità si accetta di sputtanare la condizione dell'ecosistema ( cioè di tutti) e impoverire ulteriormente aree del pianeta. Se metà dell'acqua impiegata per nutrire vacche, suini etc fosse usata per scopi umanitari credo qualcuno ringraziarebbe. Motivazioni etiche o anche solo logiche, se non il rifiuto del cambiamento per abitudine ormai consolidata, non ne vedo. Certo, l'alternativa è sempre quella di ridurre la popolazione umana volendo. Per citare un bell'anime " piangiamo per il lamento di un uccello ma non per il sangue di un pesce. Beati coloro che hanno voce" Sul salvare il Pianeta e noi : invito a vedere il video di George Carlin in merito. In soldoni : la Terra se ne fotte della nostra incapacità di gestirci, se ne fotte se muoriamo tutti o se si estinguono i panda e gli orsi polari che ci piacciono tanto, se ne fotte e basta. Inquinamento e fine dell'umanità ? Bene, qualche maremoto, un migliaio di anni (cioè nulla ) e l'equilibrio è ripristinato senza l'uomo, la vita continua anche senza di noi. Pensiamo in termini di salvare e preservare noi stessi, la Terra non ha bisogno di paladini. Ancor più se incapaci di prendersi cura di sé stessi. |
Re: Comprendere il moralismo dei vegani
Io vorrei capire il moralismo in generale :D
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Re: Comprendere il moralismo dei vegani
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Le bestie soffrono, è un dato di fatto. E il mondo non è un cazzo di luna-park dove darsi al tiro al bersaglio, altro dato di fatto. Vi piace uccidere? Allora la guerra è il vostro luna-park, andateci e divertitevi. Risolto anche il problema della sovrappopolazione. Paura di morire? Ma non mi dire. Ci vuole una gran pazienza, altro che comprensione. |
Re: Comprendere il moralismo dei vegani
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Re: Comprendere il moralismo dei vegani
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Re: Comprendere il moralismo dei vegani
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Re: Comprendere il moralismo dei vegani
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Oasi protette? Ma cosa cazzo... calmati, Luisa. Calma. |
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e 10 miliardi di mucche, galline etc. in meno yee gli animali domestici sottoforma di animali rinselvatichiti ce ne stanno un bel pò e bastano questi per non farli estinguere --- ovviamente non è nulla di paragonabile il sistema nervoso di un animale specie se vertebrato a quello di una pianta (se ce ne ha) e tra i due mali meglio quello minore |
Re: Comprendere il moralismo dei vegani
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Purtroppo c'è in generale un totale rifiuto di riflettere seriamente, una pigrizia mentale che si appoggia sul fatto che non si sta facendo niente di illegale. Riflettere non vuol dire dover per forza diventare vegetariani o vegani, però vuol dire almeno porsi interrogativi, avere dubbi, esplorare questi dubbi. Cercare di trovare un fondamento solido a convinzioni che si sono date da sempre per scontate.. Insomma sarebbe già un bel passo in avanti se quest'abitudine prendesse piede. Ma per tutto, non solo per questo argomento. Secondo me non è impossibile, ci siamo lontani, quello si |
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