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Re: Sociofobici da sempre?
E mo che ne so delle varie sottoclassificazioni :ridacchiare:
Per quanto mi riguarda non disdegnavo e partecipavo ai giochi di gruppo con i "maschietti", frequentavo "normalmente" anche la scuola calcio al di fuori della scuola d'infanzia/obbligo La mia timidezza (se la si vuole chiamare "patologica" si faccia pure) si manifesta principalmente stando in mezzo a donne :pensando: forse anche per via del fatto che con buona parte di esse ho poche cose in comune fondamentalmente :nonso: :interrogativo: In ogni caso il mio modo di relazioarsi all'essere umano è cmq "poco normale" e col passare degli anni ho teso sempre ad isolarmi |
Re: Sociofobici da sempre?
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Il fatto che molte persone introverse siano ANCHE timide non giustifica l'uso di questi due termini come sinonimi No, conosco Winston Smith solo di fama tramite i messaggi che ho letto mentre lurkavo in attesa dell'attivazione Quote:
La timidezza invece è qualcosa che non ha nulla di positivo, quando non eccessiva permette comunque una vita normale, oltre una certa soglia comporta disagi via via crescenti Stiamo andando OT comunque |
Re: Sociofobici da sempre?
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Non sono d'accordo con questa demonizzazione della timidezza, per questo consiglio la lettura del testo del dott. Luigi Anepeta che ho linkato. Quote:
Edit: per rispondere al thread: a mio avviso è impossibile essere sociofobici "da sempre". |
Re: Sociofobici da sempre?
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La dose di "sbarramento" è diversa da persona a persona e dipende da tanti fattori (uno dei quali può essere l'introversione) Essere sfrontati (e qui ci sarebbe da discutere cosa intendi, una situazione a timidezza zero o a questa va associata una certa dose non nulla di assertivitá?) secondo me invece è un'arma a doppio taglio Può essere un grosso punto a favore come essere causa di vari problemi (diversi da quelli correlati alla timidezza) La vedo come una lente di ingrandimento che esaspera le caratteristiche dell'individuo *Mi segno il libro |
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(per capirlo bastava confrontare i neonati appena nati.. alcuni piangevano sempre altri molto meno) sicuramente la predisposizione gioca un ruolo importante |
Re: Sociofobici da sempre?
Secondo me l'introversione è la caratteristica di chi se ne sta un po' più sulle sue (magari preferisce coltivare i propri interessi in solitudine) ed è molto selettivo nello scegliersi le amicizie. Magari uno è introverso ma non timido, nel senso che se incontra una persona che le piace e desidera averci a che fare il modo per avvicinarla lo trova. Il timido trova più difficoltosi questi approcci, magari se ne torna a casa con un po' di rammarico se non riesce a rivolgere la parola alle persone che gli piacciono, ma non ne fa un dramma, ci riprova il giorno dopo.
Va detto che a volte le due cose si intersecano. |
Re: Sociofobici da sempre?
Nel mio caso no, tutto ha avuto inizio con l'adolescenza... :piangere:
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Re: Sociofobici da sempre?
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E' questo il punto. |
Re: Sociofobici da sempre?
Basta una situazione ingestibile dal punto di vista emotivo, può succedere anche da adulti, l'unica differenza è che da bambini si è più vulnerabili.
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Re: Sociofobici da sempre?
Ognuno nasce con certe predisposizioni ed attitudini ma poi è l'interazione con l'ambiente (insieme di contesto generale e situazioni particolari) a determinare se, quali, quando e come queste si svilupperanno
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Re: Sociofobici da sempre?
Tutto nacque dal periodo in cui andavo alle medie, ma all'epoca non me ne resi conto. Purtroppo il danno era già stato fatto.
Ripensandoci al liceo una scelta fatta, di cui non capii gli impatti, forse avrebbe cambiato le cose...ma è tutto un: "e se..." |
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