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Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
Si nasce invisibili magari non accettati e di conseguenza ci si convince che non siamo degni di questa vita e che non fa per noi , ci odiamo e odiamo gli altri, perché non ci hanno accolti e ci hanno rifiutati, diventiamo insensibili o troppo sensibili e la società ci emargina, ci ammaliamo di anoressia (simbolo secondo me del rifiuto delle persone importanti), arriviamo a privarci dei bisogni essenziali come il nutrimento, diventiamo cattivi principalmente con noi stessi per punirci di essere nati.
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Re: Come si diventa "cattivi"
No.
Loro diventano "me stessa" ai miei occhi, "aiutando" loro cauterizzo vecchie ferite. (Continuano a putrefare.) |
Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
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(Non ci vedrei nulla di male nell'apologia del sadomasochismo, finchè viene applicata a persone consezienti, comunque.) |
Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
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Quindi no. |
Re: Come si diventa "cattivi"
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Da qualche parte ci sono persone speciali, sono rare ma ci sono. |
Re: Come si diventa "cattivi"
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Concordo, io ad esempio da bambino da quanto mi hanno detto non piangevo mai, ero fin troppo calmo :D Comuqnue per schiarci un po' le idee ecco un'articolo che parla di questo, del temperamento, carattere e la personalità. http://vivalamamma.tgcom24.it/2012/0...i-e-ereditario Estrapolo il pezzo che credo sia più interessante riguardo a 'sto fatto Il temperamento racchiude in sé gli aspetti innati, trasmessi geneticamente, non mediati dalla cultura ed espressione diretta di precise caratteristiche cerebrali. Per esempio, si è grandi musicisti per temperamento. Alcune caratteristiche del temperamento sono presenti alla nascita, infatti, chiunque può notare certe differenze tra i neonati: per esempio, c’è quello che piange sempre e quello che sta tranquillo; quello che segue con lo sguardo gli stimoli esterni e quello che distoglie continuamente lo sguardo dagli oggetti che lo circondano. Il carattere viene dalla parola greca che significa impronta, segno distintivo. Il carattere dipende fortemente dall’ambiente, che esercita la sua influenza durante l’infanzia e l’adolescenza ed è quindi legato alla storia di ognuno e al patrimonio culturale acquisito durante lo sviluppo. La personalità, infine, deriva dal latino persona, cioè “maschera dell’attore”. E’ l’immagine che diamo e che abbiamo di noi stessi, il volto con cui ci mostriamo, e che esprime o cela quanto avviene nel profondo. La personalità è il risultato del combinarsi di temperamento e carattere. Quello che notiamo dunque fin da subito nei nostri bambini sono degli aspetti temperamentali che determineranno solo in minima parte quello che poi riconosciamo come il loro carattere. Dunque, alla base del modo di essere di ogni bambino è possibile rintracciare dei fattori genetici ed innati con i quali egli è venuto al mondo ma, cosa ancora più importante ai fini della struttura della sua personalità, sono la combinazione di altri fattori di tipo ambientale, emotivo, affettivo, educativo e relazionale, legati alle sue esperienze di vita, che ne hanno caratterizzato in modo conclusivo il suo sviluppo. In questo intreccio di fattori, tendenzialmente, alcuni aspetti del temperamento di ogni bambino rimangono immutati nel tempo, mentre il suo carattere e la sua personalità possono essere maggiormente soggetti alle numerose influenze da parte delle sue più importanti figure di riferimento. |
Re: Come si diventa "cattivi"
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(scusa, sono uno che fa tante domande :mrgreen:) |
Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
Nessun problema, è un piacere.
Lo faccio in un primo momento per "aiutare" la persona in questione (in maniera morbosa, forse), ma riconosco che il motivo di fondo è che vorrei insegnare alla me di un tempo quello che so ora per aiutarla a comprendere e dunque a non rimanere traumatizzata da quello che dovrà esperire. Aiuto me stessa perché rivedo in quelle persone me stessa. E' complesso e io mi spiego intrecciandomi nei concetti :arrossire: :sarcastico: |
Re: Come si diventa "cattivi"
@Lilhium
beh se è così, sembra che la te stessa di prima non la odi, o almeno non la odi soltanto. |
Io so solo che le persone piú "cattive" che conosco hanno in comune l'importanza esagerata che danno a se stesse.
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Re: Come si diventa "cattivi"
OT
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