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Re: Timidezza o introversione?
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sicuramente rispetto al resto della società in questo forum la percentuale di introversi sarà maggiore ma anche qui secondo me sono la minoranza (ad esempio 20-80 fuori, 30-70 nel forum) Quote:
per capirlo basterebbe chiedersi come sarebbe la propria vita senza *problema che ci si sente di avere* un vero introverso avrebbe pochissimi contatti con le persone anche in questa situazione |
Re: Timidezza o introversione?
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Re: Timidezza o introversione?
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se non avessi impedimenti di alcun tipo (ansia, timidezza, imbarazzo, incapacità di sostenere determinate situazioni ecc... metti ciò che fa al caso tuo) che tipo di vita avresti? |
Re: Timidezza o introversione?
Intendo dire che il modello estroverso affascina perché corrisponde ad una certa "leggerezza" esistenziale che l'introverso solitamente non trova se non di rado.
Il disprezzo, per quanto mi riguarda, era rivolto alla superficialità e alla rozzezza di certi modi del vivere sociale. Tutto questo è sotteso dalla totale o parziale non accettazione della propria condizione che ovviamente si ripercuote e si ritorce su chi la vive rendendo l'esistenza penosa a causa di questa presunta inadeguatezza a vivere. La timidezza per esempio è, nel caso dell'introversione, un suo sviluppo negativo, "patologico" se vuoi perché implica la vergogna di sé ( in generale o rispetto ad una situazione in particolare ) causata da un'immagine interna negativa. La fobia sociale, estremizzando il concetto, pure. Comunque rispondere alla domanda "che tipo di vita avresti avuto?" non ha molto senso. Tale eventualità non esiste e non è esistita e quindi rimane solo immaginazione. Meglio cercare di lavorare al meglio con quello che si ha. |
Re: Timidezza o introversione?
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Non odiavo l'estroverso in quanto tale, ma mi ricordo che lo disprezzavo per la sua superficialità e per la superficialità dei suoi "svaghi". Da introverso avevo un mondo interiore molto più ricco e raffinato degli altri, e ho iniziato a chiudermi e a diventare fobico(o evitante o quel che è) quando mi sono accorto che tale mondo interiore era incompreso o addirittura deriso.:sarcastico: Sono introverso e non invidio l'estroverso, sto male a non avere altre persone come me con cui condividere la vita(soprattutto una vita di coppia). Il problema dell'introverso e che fa sicuramente difficoltà ad inserirsi nel contesto lavorativo e sociale in genere. Vedendo la sua personalità considerata inutile e anche derisa può facilmente iniziare ad avere un senso di inadeguatezza e di inferiorità per quanto riguarda la vita pratica. In me per esempio coesiste una grande stima per ciò che sono di fatto e una grande disistima per ciò che concerne la vita lavorativa. Se l'estroverso non trova un suo posto nella società mal che vada qualcosa combina perchè ha un carattere "richiesto". Ma l'introverso che non si avvia da giovane ad una carriera adatta a lui può incontrare grossi problemi. E' giusto che ad un pesce non deve essere chiesto di arrampicarsi sull'albero, ma la società e addirittura le persone a noi più vicine non lo comprendono e a volte ci chiedono cose che sono per noi contronatura, a me questa cosa a fatto andare fuori di testa.:testata: Riguardo all'estroverso timido non ne ho mai conosciuto uno. E credo non esista un introverso che non abbia una certa dose di timidezza(magari non proprio invalidante). |
Re: Timidezza o introversione?
Io sono introversa perchè non mi piace parlare di me stessa anche se alle volte lo faccio è solo perchè un po' di voglia di farmi conoscere ce l'ho ..ma di base sono introversa perchè molte volte ho l'esigenza di stare da sola e altre volte mi piacerebbe avere compagnia ma poi mi accorgo di essere sola:miodio:
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Re: Timidezza o introversione?
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Introverso lo sto diventando negli ultimi anni, probabilmente. O almeno è l'unica spiegazione che mi so dare. Certo gli evitamenti non sono dovuti alla sola ansia di stare con gli altri, la paura del giudizio e tutte le tematiche tipiche del forum. Anche in questo caso la struttura su cui poggia la mia reclusione e il mio isolamento, ormai anche concreto, fisico (lo stare in casa) è piuttosto complicata. Ci sono ossessioni e schemi mentali che complicano un quadro già di per sè non favorevole. Il problema è che evito ormai non solo le occasioni sociali di potenziale svago (conscio che "tanto alla fine non sono indispensabili, anzi")...ma evito anche di mettermi in gioco nel "dovere". Quindi nel lavoro, casomai avessi qualche speranza (e forse non ne ho...ma preferisco non mettermi in gioco lo stesso). :miodio: La mia sensazione è di vivere sempre come camminando su un filo sospeso nel vuoto. Esercizi di equilibrio estremi, ma nessun passo in avanti, solo sospensione, in precario, sofferto equilibrio (ogni tanto però rischio seriamente di cadere!). |
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Re: Timidezza o introversione?
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Se invece mando solo curriculum è chiaro che non mi chiameranno mai, ne avranno 8milioni migliori del mio. :nonso: |
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