![]() |
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
Ma voi vi assumereste? Dovendo produrre utili e profitti, e dovendo pagare uno stipendio?
Perché io ne assumerei ben pochi qui dentro. |
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
Quote:
Ci hai svoltato la giornata. |
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
Quote:
un operaio non lo assumerei depresso (e qua di depressione latente ne vedo a ettolitri). Un operaio dev'essere una persona con pochi grilli per la testa, umile e resiliente. La mancanza di resilienza è ciò che rende un utente tipico di fs inappetibile per il mondo del lavoro. Sono tornato su FS non appena sentito al tg di tale Andrea del vercellese suicidatosi a 26 anni dopo aver ricevuto dosi massiccie di bullismo. Speravo di leggere qualcosa in più a riguardo, invece sono finito in questo thread. Pare ricevesse bullismo pure al lavoro. Sul discorso programmatore invece posso anche concordare, tuttavia sono necessari degli skills non indifferenti. E comunque un minimo di resilienza è necessaria anche lì. Foss'anche per potersi rapportare efficacemente con il reparto HR e non farsi sfruttare oltre il limite di sopportazione. Morale della favola: sicuramente un FS dovrebbe cercare di migliorare la propria resilienza per arrivare almeno al minimo sindacale. Fatto questo, maggiore è lo skill in un'attività specifica che non gli richiede grosse interazioni sociali, minore è la resilienza che gli viene chiesta. Morale della favola x2: ci ritrovo in questo thread il solito modus cogitandi secondo cui non siamo noi a doverci migliorare per essere più funzionali (a vantaggio in primis di noistessi), ma è il mondo ad essere brutto e cattivo e non a misura di fobico. Troppo competitivo, troppo aspro, troppo pieno di gente. Il thread comincia con la locuzione "sarebbe meno ansiogeno", ma è veramente ansiogeno (generatore d'ansia) tutto ciò, oppure siamo noi che ci agitiamo a mille per ogni minima corbelleria? Forse siamo noi ad essere ansiogeni nei confronti di noistessi. Ma anche senza il forse. Forse sarebbe il caso di scegliere un percorso per diventare meno ansiosi. |
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
Quote:
Quote:
Come se lo stress sul lavoro, il mobbing, i suicidi e gli omicidi per cause lavorative e per mancanza di lavoro ce li fossimo inventati oggi su FobiaSociale.com. No no, il mondo non è competitivo, guai a scalfire il mito della terra delle opportunità. |
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
Quote:
Un esaminatore può poi avere riserve se il candidato timido si propone per l'impiego di vendita di aspirapolvere o rappresentante di detersivi, per altre posizioni le sue valutazioni devono basarsi su dati più concreti di uno sciocco pregiudizio. |
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
Quote:
Comunque per rispondere alla domanda: dipende. In passato ho svolto un lavoro a progetto interessante relativo a ciò che avevo studiato all'università e l'ho svolto bene. Nonostante una timidezza non indifferente e difficoltà relazionali. E' vero che non ho avuto la possibilità di continuare una volta finito il contratto ma era una situazione particolare, in pratica la possibilità di farmi restare non dipendeva tanto da colui che supervisionava e valutava il mio lavoro. Per un'attività come quella, ritenendo di aver fatto bene ciò che dovevo fare e di essere in grado di continuare a farlo, sì, mi assumerei. |
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
Quote:
Quanto alla comunicazione con i colleghi, finché resta nel campo ben delimitato da definizioni oggettive della scienza medica, potrebbero non esserci problemi. Il bisturi al chirurgo glielo puoi passare indipendentemente dal tono di voce con cui te lo chiede. |
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
Quote:
Dicevo che la timidezza è tendenzialmente una caratteristica negativa in quanto un non timido può fare il timido, mentre un timido non può fare il non timido. Si tratta di una relazione d'ordine. Il tutto nasce da un frainteso alimentato sovente in questo forum, dove si identifica la timidezza con l'introversione e si definisce l'estroversione come il suo opposto. Quando invece l'opposto della timidezza è l'incapacità di non invadere gli spazi altrui, l'esuberanza incontrollata, l'incapacità di gestire la solitudine, la dipendenza sociale. Caratteristica antipodicamente negativa. Ciò detto, finché non discutiamo nell'ambito di caratteristiche patologiche, la timidezza è semplicemente un difetto come tanti altri (ad esempio l'incontenibile esuberanza di cui sopra), e come tutte le caratteristiche negative ha un impatto più o meno marcato a seconda del contesto. Per il momento abbiamo identificato due professioni (programmatore e ricercatore) dove la timidezza non patologica ha un impatto trascurabile rispetto ad altri difetti. Si può proseguire su questa strada per identificare altre professioni a prova di timido, possibilmente che non richiedano skills elevate. |
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
certe volte sembra siano le prime cose che scartano in una persona (a me è capitato sia per lavoro che per possibili rapporti relazionali d'amicizia e d'amore) :pensando: , sembra che preferiscano il dinamismo e l'estroversione anche per chi fa la guardia notturna (ora non ricordo bene, ma ho questo flash di un annuncio di lavoro per portiere notturno con almeno il diploma e buone capacità sociali con le persone)
|
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
Ma è permesso sfottere in sto modo l'utenza?
Qua siamo passati dalle istigazioni al suicidio al inutili fobici, non vi affiderei manco un bicchiere di plastica. Ma, poi, perchè dovrebbero assumere te, di grazia, singor Marco Russo? Un essere che passa le giornate su un forum, dal quale si estranea egli stesso per primo, a dare consigli random a gente, che, consigli, A LUI, non ne chiede manco per sogno. |
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
Ah, questa me l'ero persa.
Quote:
|
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
Quote:
Dalle tue parole sembra che il mondo del lavoro nel suo complesso sia un girone infernale dove vince solo il più forte o dove nessuno cerca di comprendere una persone fobica. Non penso che l'ambiente di lavoro debba essere confuso con un centro psicologico di aiuto. Se una persona è un genio, ha avuto ottimi voti a scuola, ha fatto numerosi corsi di aggiornamento, stage ecc e cerca un lavoro adatto alla sua indole stai tranquillo che quella persona non verrà scartata a priori solo perchè risulta timido. E non è nemmeno detto che comunque il fobico risulti inadatto solo ai lavori in cui è compresa l'assistenza ai clienti. Pure per fare il programmatore, che in generale può risultare un lavoro adatto al fobico, se non hai una certa sicurezza ti troverai in grosse difficoltà, al di la della comprensione del capo. Se ti dicono devi fare questo entro sta sera, ma tu pur essendo un bravo programmatore vai nel pallone perche hai paura di non farcela oppure perchè hai paura di chiedere informazioni ai colleghi di sicuro non vai da nessuna parte. Io fossi imprenditore una persona del genere non la assumerei, a parità di skills preferirei puntare su un'altra persona I problemi del mondo del lavoro di oggi sono altri che vanno al di la di questo: raccomandazioni, retribuzioni misere, sfruttamento ecc |
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
Quote:
Io non ti assumerei. Mi spiace che tu la viva come un attacco personale, non lo è. Più in generale, un datore di lavoro si attende un certo equilibrio da una persona, più lo skill è raro più il datore di lavoro sarà incline al compromesso. Ma con tanti aspiranti operai che ci sono in giro, io dovrei assumerne uno che al primo disaccordo con me si sente attaccato? |
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
Quote:
|
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
Quote:
|
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
Quote:
Tralasciamo questo aspetto. Se non sbaglio tu avevi però detto che comunque ti avrebbero assunto. Quindi in realtà non ti avevano scartato per la "fobia" (o quello che è) In ogni caso, tu al primo colloquio ci sei andato "incapace di esprimere un parola, sudori freddi, tremori, vomito" , questa tua situazione però era indipendente suppongo dal come le persone si sono approcciate a te. Non puoi farne una colpa al mondo del lavoro. Il colloquio di lavoro è fatto apposta per cercare una persona da assumere, quindi in teoria le tue capacità e la tua persona in qualche modo le dovresti dimostrare al colloquio di lavoro prima di tutto, e non solo dopo l'assunzione. Altrimenti il colloquio di lavoro non avrebbe senso |
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
bo, io ne ho le palle piene delle persone scolpite a colpi di cazzo dalla vita.
|
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
Quote:
quindi il colloquio a cosa dovrebbe servire in quel caso? l'imprenditore avrebbe dovuto assumere per qualche mese (di prova o no) chiunque praticamente visto che tu hai detto di aver fatto scena muta? |
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
Quote:
Nel senso, io mica ci godo che tu o altri fatichiate a trovare un lavoro, anzi a me piacerebbe, ma se non ci si mette nell'ottica che dall'altra parte ci sta un omino che deve far tornare i conti, e non può permettersi troppi errori, è chiaro che sceglierà secondo un'euristica che privilegierà persone "standard" Questo introduce la risposta definitiva che mi appresto a dare a Labocania, e che è : Quanto tu auspichi esiste già. Si chiama "categorie protette". Abbiamo la fortuna di vivere in uno stato sociale, sfruttiamola. |
Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
Quote:
Va bene i fobici devono decidersi a cambiarsi, snaturarsi per apparire efficienti e minimamente appetibili e ottenere la considerazione dei datori di lavoro ma questi ultimi vanno bene così? Il brodo di cultura nel quale sguazzano è il migliore dei brodi possibili? |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 03:07. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.