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Re: Essere circondati da persone che non si sono scelte
per fortuna nn so circondato :sisi:
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Re: Essere circondati da persone che non si sono scelte
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Attorno a noi, oggi, c'è un universo di gente anche del tutto aliena, rispetto a noi. In considerazione di questo, quindi, anche potenzialmente nociva. Quote:
Non so se mi sono spiegato. |
Re: Essere circondati da persone che non si sono scelte
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Re: Essere circondati da persone che non si sono scelte
Ho 27 anni quindi non penso che ormai si possa dire che non ho "scelto" il mio nucleo famigliare. Attualmente vivo con mia madre. Prima o poi avrei potuto scegliere diversamente, avrei potuto cercare di vivere da solo, vivere con mio padre ecc. Invece sono qui e ho scelto di valorizzare molto il rapporto con uno dei due genitori. A questo punto sì, la mia famiglia me la sono scelta io.
Anche con gli amici, ho delle amicizie di vecchia data, ma avrei potuto anche allontanarmene, e con alcune persone in parte l'ho fatto. Insomma la mia vita, sotto l'aspetto dei rapporti interpersonali, sta sempre più prendendo la forma che io ho scelto di darle. Questa di per sè è una cosa positiva. Il problema però è che, se consideriamo la mia indole evitante e comunque introversa, rischio di chiudermi in un guscio, in una comfort zone, e non uscirne più. Tant'è vero che posso star bene quanto voglio ma ad oggi non ho mai avuto relazioni sentimentali e non ho mai avuto la forza di andare a cercarmele. Spero che il lavoro e la vita futura mi diano occasioni per integrare ciò che ho con nuove conoscenze e nuove persone. |
Re: Essere circondati da persone che non si sono scelte
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Re: Essere circondati da persone che non si sono scelte
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Con gli amici Fluviale si condivide qualcosa... Ad esempio tu hai amici che operano nella malavita? Conosci spacciatori, ladri o persone del genere? Hai amicizie tra gli zingari? Conosci persone dello spettacolo? Imprenditori alla Briatore? E in che modo pensi che potresti mai divenire davvero amico di persone così? :nonso: Anche persone del genere esistono e coltivano relazioni di amicizia e questo tipo di persone sono una bella fetta della società, non sono casi rari (se non hai molti amici di questo tipo chiediti il perché). Poi ci sono i barboni, le persone che vivono per strada, gli anziani abbandonati negli ospedali o nelle loro case e così via. Mi vuoi dire sinceramente che per te sarebbe equivalente frequentare persone della tua età con le quali puoi uscire e magari mangiare un gelato o prendere un caffé (per dire una stupidaggine) o delle persone anziane in un ospedale? Persone che si accompagnano a bastoni e che per fare due passi ci mettono mezz'ora? Perché poi a queste non puoi mica dire "usciamo" o "andiamo più veloce", non possono mica uscire da là né camminare più veloce di come camminano. Sei davvero amico allo stesso modo di tutti sulla carta? Io sono sincero e direi proprio che la mia risposta sarebbe "no, non sono e posso essere amico di tutti". Questi non sono casi rari, ce ne sono parecchi, solo che di persone giovani (che non sono imparentate con questi anziani e non le conoscevano già) che frequentano gratuitamente e davvero per amicizia certe persone anziane non ne conosco nessuna. O le si frequenta per una forma di narcisimo tramite associazioni varie, o nulla, ma non direi che si è amici così, con gli amici si condivide il proprio tempo volentieri, non si fa mica volontariato! Magari di un anziano che versa in certe condizioni un vero amico è un altro anziano che si trova in condizioni simili col quale può condividere delle esperienze di vita e non il giovane che fa volontariato e poi "arrivederci e grazie". Non dico che sia inutile anche questo tipo di relazione qua, però questo tipo di relazioni non si possono chiamare di amicizia secondo me. Poi come ho detto altrove conta molto anche lo stato economico e sociale. Me ne sono accorto poi che contavano anche queste cose qua perché influenzano molto lo stile di vita e gli amici bisogna considerarli dei "pari". Con gli amici bisogna condividere qualcosa, e riuscire a vedersi in qualche modo frequentando ambienti simili è il requisito minimo, se non si riesce a fare nemmeno questo volentieri, non direi che ci si può dire amici. Un ragazzino che vive in certe condizioni economiche e sociali (che magari va anche in barca e cose del genere) difficilmente può divenire amico di un altro ragazzino che vive per strada e sopravvive grazie ad espedienti vari, come quelli delle Favelas per esempio. Questo l'ho osservato e compreso a mie spese nell'esistenza. E' vero ci sono delle eccezioni, però ho sempre l'impressione che per essere davvero amici ci debba essere qualcosa da condividere che sia ben più profondo e radicato rispetto all'essere semplicemente due esseri umani, se non c'è questo qualcosa in più non penso lo si possa creare dal nulla. |
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