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Re: Fobici o asociali?
Tutti e due con un buon 70% di sociofobia.
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Re: Fobici o asociali?
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io non mi vedo fobico perché non sento un forte bisogno di socialità ma neanche asociale poiché non sento di essere superiore agli altri. |
Re: Fobici o asociali?
Asociale? non direi .. anzi cerco le relazioni ma poi non sono capace a mantenerle e per vendicarmi dell'allontanamento degli altri mi isolo e chiudo a chiave le porte.
Non vorrei farlo ma è l'unico modo per mantenere una certa dignità. Domanda: l'asociale soffre. |
Re: Fobici o asociali?
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che poi sia giusto o sbagliato possiamo parlarne,infatti anche io non mi sento affatto superiore..anzi.. |
Re: Fobici o asociali?
Prevalentemente fobico, a piccoli tratti asociale.
I miei genitori invece non sono per niente fobici e sono fortemente asociali. |
Re: Fobici o asociali?
L'articolo parla di "asocialità" come di un sintomo e non di una malattia in sé («Decisamente l’asocialità non può essere considerata una patologia»). La malattia è questa…
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Letto questo: «Al contrario l’asocialità è un atteggiamento, un comportamento frutto di una scelta: in genere le persone asociali, sono (a differenza di chi soffre di fobia sociale) piuttosto forti emotivamente», direi che sono fobico. |
Re: Fobici o asociali?
Asociale
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Re: Fobici o asociali?
A leggere l'articolo direi più asociale che fobica.
Da bambina e adolescente non ero chiusa e introversa. Dalle superiori in poi mi sono chiusa conpletamente nei confronti degli uomini, timida al 100% e quasi impossibilitata a parlarci, forse anche per paura (più mia mia che loro) dell'aspetto. Dall'università in poi pure con le donne coetanee non sono più stata capace di stringere rapporti o di essere me stessa. Forse nei confronti degli uomini c'è una grande timidezza ai limiti della fobia, nei confronti delle donne una mancanza di interesse dettata da una serie di delusioni ricevute. E in generale nei confronti di tutta la società una poca voglia di inserirmi in contesti nuovi in cui potrei essere giudicata. Mi sembrano anche cose che si alimentano reciprocamente. L'asocialità, dettata dalle delusioni, porta ad isolarsi, quando anche ci si sentirebbe pronti a provare a reinserirsi le cose si fanno sempre più difficili, si perde la capacità di stare con gli altri, di parlare e quando si capisce che non funziona si ritorna nel proprio angolino e così via. |
Re: Fobici o asociali?
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Re: Fobici o asociali?
Direi nel mio caso che l'una non esclude l'altra.
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Re: Fobici o asociali?
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Re: Fobici o asociali?
Sono sicuramente fobica, ma con il passare del tempo mi sto accorgendo di sentirmi sempre meno adatta alla vita sociale e che spesso il mio isolamento è voluto. Starò diventando asociale... :pensando:
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Re: Fobici o asociali?
Credo più asociale che fobico, ma devo capire meglio le definizioni dei termini
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Re: Fobici o asociali?
Mi sembra che il disagio descritto nell'articolo sia poco chiaro, in molti si potrebbero classificare così.
Invece quello che ha riportato Barclay è definito come un disturbo di personalità "importante" e quanto ne so non è migliorabile. |
Re: Fobici o asociali?
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Re: Fobici o asociali?
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Re: Fobici o asociali?
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Re: Fobici o asociali?
Tutte e due :mrgreen:
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Re: Fobici o asociali?
Sicuramente sono partito tempo fa con l'essere fobico, anche se nn in maniera importante...infatti ero considerato più timido che altro...ora mi sto avviando sempre più verso l'asocialità, partendo dal pensiero che "se la società se ne frega di me, io me ne frego della società"
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