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Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
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"Vivi e lascia vivere", se tu ti senti bene ora che hai finalmente buttato fuori un po' di marcio che si era accumulato in questi anni allora hai fatto bene. Poi non ho detto che non mi tocca niente, mi tocca eccome, altrimenti non avrei un enorme complesso di inferiorità + conseguente fobia sociale. C'è ancora tanta strada (:testata:) avanti a me, la prossima volta potrei benissimo non riuscirci. |
Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
dipende se uno ci crede veramente in quello che dice o si prende in giro e magari si stringe i polsi..
ognuno ha la sua strategia.. io non son di indole rabbiosa in effetti poi c'è anche da distinguere da dove proviene la rabbia veramente.. davvero 4 tizi che si han visto poche volte e dicono 4 cose in croce son in grado di far suscitare tanta rabbia? :/ |
Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
Potrebbe anche essere il grado di umiliazioni subite, in effetti.
Alcuni potrebbero averne avute di peggiori rispetto ad altre, e dipende dalla indole stessa della vittima. Ci sono molti fattori che incidono, ognuno reagisca come meglio crede (ovvio che non prendano però decisioni estreme come spaccargli un mattone in faccia xD anche se lo meriterebbero), l'importante è reagire sicuramente, anche se non è facile. |
Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
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Potrebbero aver scelto di fare la cosa sbagliata, nel momento sbagliato alla persona sbagliata anche se minima rispetto ad altri. |
Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
per me apparte cose veramente estreme (chessò come tentano di alzarti le mani, ti ammazzano il cane etc. cos del genere) è difficile che qualcuno riesca a influenzarti cosi tanto se non hai già delle ferite di partenza causate da indole genetica o influenze su come sei cresciuto..
penso anche io si tratta di capo espiatorio alla fine. |
Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
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Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
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Cioè, sei sicura che questo tuo proposito aggressivo sia realizzabile (senza pagarlo, cioè senza snaturarti), dato il tuo carattere? Chiaramente abbozzare sempre non lo è, perché ne vieni fuori frustrata e incazzata a morte, però non so se la soluzione sia realizzare l'opposto... La scelta non è solo tra tener dentro o esternare. |
Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
Hai ragione, bisogna esternare il proprio disagio e la propria rabbia se gli altri ci fanno stare male! Ma dopo che lo fai una parte di te non si sente un po in colpa? Io un po si..cavolo di ipersensibilità!! A volte la odio proprio
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Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
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Io non ci riesco, ne ho discusso infinite volte con la psico, ma proprio non ci riesco a tirar fuori la rabbia in modo efficace. |
Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
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Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
L'ho appena fatto, di fronte all'ennesimo rimprovero e pelo nell'uovo cercato a tutti i costi per poter dare l'insufficienza a me o a chi mi sta a cuore.
Sto molto meglio e ai profeti del "prendetelo in quel posto senza reagire, che vi fa bene" dico di cominciare a mettere in pratica la loro stessa medicina su loro stessi. |
Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
Sono anche io del parere che perdere la pazienza sia una sconfitta, l'ideale sarebbe mantenere la calma e discutere in modo da far intendere all'interlocutore quanto le sue critiche siano, sbagliate e/o inutili e/o inopportune, ma se si viene criticati in maniera non costruttiva e non si ha la pazienza o la calma per sostenere un dialogo con un imbecille, meglio mandarlo a quel paese che tenersi gli insulti stando in silenzio, come già detto da un altro utente, questo topic si intitola "Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia" non "Sfogarsi contro chi ti fa delle critiche costruttive", e l'autore del topic si descrive come una persona che ha già sopportato abbastanza, fino a prova contraria non vedo perchè non dovrei credergli.
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Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
La mia è una rabbia esogena. Non nasce mai da attacchi personali ma è il risultato di quello che osservo. Può alimentarsi ulteriormente da attacchi diretti perchè sono il primo che cerca lo scontro e appare come lo stronzo. Non sopporto chi impone la sua personalità e il proprio modo di stare al mondo a me e a chi mi è caro. A chi non riesce a difendersi o per debolezza si fa soggiogare da giochi psicologici con promesse di premi.
Sono quello che cerca lo scontro e che agli occhi della platea non ottiene il consenso, perchè il contendente è quasi sempre colui che impone quel che è per forza corretto applicando con l'accetta il codice morale più diffuso.E di solito le persone hanno il vizio di pensare ""se tu non sei con noi, sei contro di noi"" Esplodo con chi non accetta il confronto e non cerca di ragionare perchè tanto non ce n'è bisogno, io faccio quello che è cosa buona&giusta, quindi tu fai cosa cattiva&sbagliata a prescindere, come se questi criteri fossero intrinsechi alle cose sin dal principio dell'esistenza. Vivere e osservare e valutare caso per caso mi costa una fatica immensa ed è per questo che nonostante spesso esploda sono estremamente represso e somatizzo. Purtroppo non mi basta semplicemente mandare a quel paese per "liberarmi".La maggior parte delle volte la rabbia e la discussione mi sfiancano e mi creano dubbi, insicurezze e spesso mi autoreprimo quando sento che non avrei la forza necessaria per un'arringa che non finisca per spegnersi come uno sbuffo senza adeguata spinta. |
Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
La rabbia di per sé non è negativa (qualcuno la vorrebbe far passare per un sentimento ignobile, un segno di debolezza bestiale o di inferiorità razionale quando in realtà è semplicemente un emozione fondamentale umana).
Lo diventa se non riesce a trovare "espressione" e si accumula intossicandoci senza riuscire ad integrarla, per esempio, con un poco di spirito critico. Come già detto da Angus comunque non tutti possono permettersi di manifestare rabbia e odio con facilità e leggerezza senza pagare dazio. Chi è più sensibile verso gli altri rischia di sviluppare forti sensi di colpa anche solo per paura di ferire o danneggiare gli altri perché spesso ingigantisce e drammatizza anche piccoli conflitti che all'apparenza possono sembrare insignificanti. La gestione del conflitto può ritenersi soddisfacente per se stessi se si riesce o a lasciar correre oppure "a farsi rispettare" nel giusto modo senza che, in entrambi i casi, si arrivi alla rabbia cieca o peggio alla voglia di vendetta indistinta. |
Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
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Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
Ti capisco. Il problema è come quella rabbia finisce per ritorcersi contro chi la prova: i sensi di colpa possono dare forma alle più svariate esperienze di disagio (depressione, disturbi ossessivi, isolamento...ecc).
La sensibilità (sembrerebbe che il mito di un'armonia e del quieto vivere siano un sogno irrinunciabile per qualcuno) per prima cosa non dovrebbe essere negata ma accettata e coltivata possibilmente. Anche perché facendo il contrario il più delle volte si finisce per stare male davvero... |
Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
Quel che dici mi aiuta a riflettere in effetti.
Mi trovo esattamente su quel punto di rottura. Sono arrivato al punto di non accettare più il troppo sentire. Vorrei essere uno stronzo a 360°. E' un paradosso farsi la guerra e voler diventare ciò che causa la tua rabbia, ma vivo il conflitto e per ora, finchè non risolvo, faccio la conta dei feriti. |
Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
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Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
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Ripeto però che per qualcuno non è una via percorribile. In caso contrario, prima o poi, il conto si paga. |
Re: Buttare fuori la rabbia contro chi ti umilia
ricordo alle superiori i miei compagni che se la prendevano con me e il mio compagno di banco..
io facevo l'indiffernza e dopo 5 minuti si stufavano.... il mio compagno di banco reagiva e passava ore ore a litigare e magari anche i giorni successivi o fuori dalla scuola.. e spesso gli altri continuavano a provocarlo perche sapevano che reagiva cosi. e diventava un passatempo divertente |
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