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Inventarsi qualcosa pur di non tacere, lo fate qualche volta?
Un tempo abusavo di questa abitudine, meno male che gli altri di solito non avevano la tendenza ad approfondire.. |
Re: Non avere niente da raccontare
Per anni ho parlato solo di lavoro con la gente, o di cose riguardanti la mia famiglia.
Molto spesso vorrei aver qualcosa da dire sugli argomenti che tirano fuori gli altri, ma al massimo posso dare un'opinione così, non supportata da esperienze concrete. Mi sentirei anche un'insegnante migliore se potessi raccontare ai miei alunni,che so, i viaggi che ho fatto.Ma non li ho fatti. Una mia collega di recente ha fatto una lezione sul suo viaggio in India, va da sé che mi sono sentita abbastanza inetta... |
Re: Non avere niente da raccontare
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Re: Non avere niente da raccontare
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Re: Non avere niente da raccontare
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Faccio diventare aneddoti le mie cazzate della quotidianità |
Re: Non avere niente da raccontare
io sinceramente ho il difetto opposto, a volte racconto troppo, ho la tendenza a sparare cacchiate in serie, a volte ho paura di apparire troppo "tuttologo" ._.
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Re: Non avere niente da raccontare
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Saesti un guru del forum, sulla mia lista nera. Stai sereno |
Re: Non avere niente da raccontare
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Re: Non avere niente da raccontare
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Re: Non avere niente da raccontare
Pure io ovviamente non ho molte storie di "vita sociale vissuta" da raccontare, ma avendo ben 37 anni di ricordi e avendo molti interessi trovo sempre qualcosa di cui parlare; a volte mi capita di aver paura che agli altri non interessi ciò che ho da dire, ma di solito lo dico lo stesso, ad alcuni interessa e ad altri di meno, ma quello succede a tutti.
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Re: Non avere niente da raccontare
Se mi trovo in compagnia di persone con il quale il disagio del silenzio non sussiste, allora non mi sforzo di trovare qualcosa da dire e semplicemente accetto il silenzio. Se invece sono in compagnia di qualcuno con cui solitamente parlo, con cui mi trovo bene e che considero una persona con la quale si possono affrontare svariati argomenti, allora nella maggioranza dei casi viene tutto da sè.
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Re: Non avere niente da raccontare
Le persone con cui mi sento perfettamente a mio agio sono quelle con cui posso semplicemente starmene in silenzio se non mi va di parlare sapendo che non ci leggeranno nulla di male in ciò, e viceversa.
Meglio ancora se con una persona arrivo a poter comunicare con sguardi, gesti etc alcune cose, senza dover necessariamente parlare. Con tutte le altre vado semplicemente " a sentimento", se ho argomenti e mi va di parlare lo faccio, altrimenti ( la maggior parte delle volte) me ne sto in silenzio, ascolto e dico giusto la mia se mi va. Mi includo tra quelli che un po' si divertono a forzare i silenzi con persone non abituate a reggerli che non mi vanno a genio. Quando il discorso verte sulle esperienze personali ho difficoltà ad esternare anche con amici. Riesco a raccontare le cose nei dettagli, con calma e provando " piacere" nel farlo solo ad un numero di persone per cui le dita di una mano sarebbero già decisamente in eccesso. Più facile lo faccia con estranei che persone a me conosciute se non sono tra quelle. In genere tendo a rispondere solo nell'area delimitata dalla domanda, non dare altri dettagli se non richiesti. Ed anche in quei casi è facile che cerchi di essere il più lapidario possibile e chiudere il discorso in fretta. Rarissimamente mento o modifico i fatti, più che altro ometto. Ergo sembro freddo, cinico, distaccato, disinteressato ai rapporti umani e tutte ste belle cose alla maggioranza delle persone. Le esperienze da raccontare magari le avrei anche il fatto è che : - sono riservato di natura. Ancora di più se nel racconto è presente anche un'altra persona non presente. - quelle rilevanti sono per la maggiore negative/fraintendibili/ strettamente personali aka : col *bip* che racconto a te fatti privati, magari anche dolorosi col rischio di riviverli nella mia mente mentre ti parlo. - se esco dalla zona "sicura" e parlo di alcune cose è facile mi emozioni nel farlo. Quando mi emoziono è facile mi mangi le parole, mi metta a parlare in fretta o con un volume di voce basso/variabile. Tutte cose di cui un po' mi vergogno appena ne ho la consapevolezza. Meglio evitare alla luce di quanto detto sopra. |
Re: Non avere niente da raccontare
a volte saper ascoltare è una cosa che manca ai moderni
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Re: Non avere niente da raccontare
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Re: Non avere niente da raccontare
Dipende se sto scoglionato o no e dall argomento.
Se mi prende la giornata estroversonica parlo pure troppo. |
È il problema principale per cui non riesco a socializzare... All'inizio pensavo che era un problema di interessi ma anche quando sono in mezzo a gente con interessi simili ai miei non ho da dire nulla... E le poche volte che parlo mi sento una professorina saccente... Alla fine mi isolo...
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Re: Non avere niente da raccontare
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E mi capita spesso pure di non avere tempo per pensare bene a quello che voglio dire, e fare interventi un pò "vuoti", poi quando torno a casa mi spiace di non aver saputo dire di più :mrgreen: Non è una bella cosa, bisognerebbe essere più spontanei, perché sono ovviamente convinto che non si tratti di una nostra "stupidità" che ci fa ragionare più lentamente. E' che, come hai detto perfettamente tu, rimuginiamo troppo. Dietro a ogni nostra parola ci sono pensieri, contropensieri, dubbi, ipotesi... "e se dico così penseranno che....?" "e se dico cosà invece?". |
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Re: Non avere niente da raccontare
Tutti abbiamo qualcosa da dire o da raccontare, anche chi non fà nulla tutto il giorno.
Poi bisogna trovare la persona con cui condividere, e soprattutto non bisogna pensare e ripensare su quello che stiamo dicendo se va bene o no, altrimenti perdiamo il timing per dirlo e il più delle volte decidiamo di non dirlo perchè non'è adatto o perchè c'è già un'altro argomento. Il nostro cervello quando comunichiamo con altre persone è già in fase alert, non abbiamo bisogno di spremerlo ulteriormente per analizzare a fondo i pensieri che ci vengono da dire, non facciamo altro che perdere tempo. Quando ci viene una cosa da dire si dice, punto; Chissenefrega se può piacere ad un altro o no? a 3 non piacerà ad 1 si. Oppure non piacerà a nessuno, ma piacerà a noi perchè l'abbiamo detta. Perchè deve ci deve piacere per forza quello che dicono gli altri e il nostro pensiero può non piacere o non essere giusto? |
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