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Still Ill 19-05-2015 16:30

Re: Paura di lavorare
 
Anch'io ho la paura del lavoro, all'attivo dopo il diploma ho solo una breve parentesi lavorativa, nella quale ho avuto la sfortuna di lavorare per un datore di lavoro scassamaroni all'ennesima potenza, ogni giorno mi faceva sentire uno stupido davanti ai clienti e non. Alché me ne sono andato perché non reggevo più, e lei congedandomi mi ha pure detto: <<Tanto ovunque andrai sarà così, per te>>.
Grazie.

Oblomov 19-05-2015 16:33

Re: Paura di lavorare
 
io pur lavorando da vent'anni, ogni volta che devo affrontare un'operazione nuova, me la faccio sotto. Un lavoro nuovo è la stessa cosa. La paura è una gran brutta cosa.

claire 19-05-2015 16:38

Re: Paura di lavorare
 
Quote:

Originariamente inviata da Still Ill (Messaggio 1518244)
<<Tanto ovunque andrai sarà così, per te>>.
Grazie.

:male:

Blackrose 19-05-2015 16:43

Re: Paura di lavorare
 
Come ti capisco, anche io ho questo problema :/

suicida 19-05-2015 16:54

Re: Paura di lavorare
 
Anch'io convivo con la paura di dover lavorare per forza, ma ho sempre escogitato nuove vie di fughe per evitarlo. Il mio non è solo un problema relazionale con il prossimo, mi sta pure sul cazzo tutto ciò che sta dietro l'idea del lavoro. Odio padroni, fabbriche, uffici, banche, buste paga, pensioni, ecc.. Non voglio fare lo schiavo di nessuno, ma ora la situazione è un pò cambiata e non so per quanto tempo ancora riuscirò ad evitarlo. In passato non mi sarei fatto scrupoli a barboneggiare per le strade di un altro paese. La soluzione comunque sta nel trovare un posto con gente che già si conosce, qualcosa di creativo o che sia un aiuto concreto a chi non può vivere come gli altri. Il resto mi deprime solo a parlarne e preferirei spararmi.

Tra parentesi, le uniche due volte che feci lo sforzo abnorme di tentare durai rispettivamente mezza e una giornata. Mi spaventarono a morte. Questo oltre dieci anni fa. Da allora più fatto un cazzo.

Ora immagino sia anche peggio.

Abbandonai anche un corso ormai terminato che mi avrebbe permesso di trovare qualcosa nel sociale, il minore dei mali, appunto.

gibbi 19-05-2015 17:06

Re: Paura di lavorare
 
Il lavoro mi spaventa un bel po', ma non per queste cause!
Credo di sentirmi inadeguata in tutto, ho paura di non saper far niente e che nessuno voglia più assumermi!

Credo che questo sia uno dei motivi perché non riesco a finire gli studi, pur essendo in pratica alla fine!

Ma è comunque una cosa che voglio fare a qualsiasi costo, così finalmente potrò essere indipendente ed andare a vivere per conto mio.

DownwardSpiral2 19-05-2015 17:21

Re: Paura di lavorare
 
Quote:

Originariamente inviata da suicida (Messaggio 1518262)
Anch'io convivo con la paura di dover lavorare per forza, ma ho sempre escogitato nuove vie di fughe per evitarlo. Il mio non è solo un problema relazionale con il prossimo, mi sta pure sul cazzo tutto ciò che sta dietro l'idea del lavoro. Odio padroni, fabbriche, uffici, banche, buste paga, pensioni, ecc.. Non voglio fare lo schiavo di nessuno, ma ora la situazione è un pò cambiata e non so per quanto tempo ancora riuscirò ad evitarlo. In passato non mi sarei fatto scrupoli a barboneggiare per le strade di un altro paese. La soluzione comunque sta nel trovare un posto con gente che già si conosce, qualcosa di creativo o che sia un aiuto concreto a chi non può vivere come gli altri. Il resto mi deprime solo a parlarne e preferirei spararmi.

Tra parentesi, le uniche due volte che feci lo sforzo abnorme di tentare durai rispettivamente mezza e una giornata. Mi spaventarono a morte. Questo oltre dieci anni fa. Da allora più fatto un cazzo.

Ora immagino sia anche peggio.

Abbandonai anche un corso ormai terminato che mi avrebbe permesso di trovare qualcosa nel sociale, il minore dei mali, appunto.

Esattamente.Con disagiati/sballoni/gente di strada mi son sempre trovato, nel bene e nel male, la gente "normale" invece mi terrorizza. Il problema degli ultimi anni è che "la presa bene" a tutti i costi ha iniziato a pervadere anche gli ambienti dove il disagio regnava sovrano, che erano le mie poche oasi di pace.

http://3.bp.blogspot.com/-w4fT8SzyKY...ono+libweo.jpg

Onizuka 19-05-2015 18:47

Re: Paura di lavorare
 
Quote:

Originariamente inviata da Leucina (Messaggio 1518209)
A 20 anni studiavo e mi dicevo che tempo per pensare al lavoro ce n'era ancora tanto.
Così ho "perso" tempo a studiare e sono arrivata a 30 anni che il tempo per pensare al lavoro sta finendo. :miodio:
A 30 anni una persona normale ha già maturato almeno qualche esperienza, io nessuna. E più anni passano più il lavoro mi spaventa, non mi sento adeguata a far nulla...ho persino paura a portare a mano il mio curriculum, ho paura di essere giudicata, di sembrare ridicola... perchè chi l'assumerebbe una trentenne senza esperienza che non sa fare niente quando ci sono decine e decine di ventenni spigliati e volenterosi disponibili?
Se mai ci fosse qualcuno che mi farebbe lavorare, ho paura di dover fare chilometri per raggiungere il posto, cambiare autobus o treni...arriverei già mezza rincoglionita al lavoro e il rischio di mandare tutti a quel paese ed essere cacciata sarebbe alto. Ho paura dei rimproveri, delle sollecitazioni, di rompere le cose, di non saper fare i compiti che mi vengono assegnati. :testata:
Ho paura di deludere tutti... ma tanto lo sto già facendo. :miodio:

Almeno avessi la testa per studiare, cercherei di portare tutto alla lunga andando anche all'università, ed invece mi ritrovo ancora in quarto superiore di sera... Almeno avrei la scusa dello studio per più tempo, anche se poi i miei tirerebbero fuori la storia di tizio che va all'università e si mantiene da solo, ovvero come annullare la propria esistenza.

Quote:

Originariamente inviata da DownwardSpiral2 (Messaggio 1518239)
Sono cresciuto in una famiglia in cui le cause per mobbing abbondano. Cause che hanno assorbito tutte le loro energie e le loro attenzioni lontano dai problemi che stavo iniziando ad avere io negli anni in cui sarebbero serviti di più, detto questo non nutro nessun risentimento e non ho nulla di cui lamentarmi rispetto al rapporto che ho con i miei genitori (in parte recuperato dopo 10 anni di silenzi reciproci).Detto nella più completa sincerità con me stesso: sto tirando lunga l'università che avrei potuto finire perfettamente in tempo,per rinviare questo problema il più possibile, nella speranza di trovare una soluzione. Ti auguro di trovare la tua strada, ma non ho consigli da darti.

Da quando mi apro dì più ai miei ho notato un peggioramento, come se non accettassero i miei problemi. Devo tornare al silenzio, nel mio caso forse è meglio.


Quote:

Originariamente inviata da Nashi (Messaggio 1518231)
Mi ricordo di aver letto, sei quel ragazzo che aveva lasciato la scuola e ripreso vero?
Comunque mi spiace, forse hai bisogno di trovare dei lavoretti più tranquilli e che ti facciano lavorare da solo, qualcosa che ti piaccia un minimo, magari qualcosa da casa con internet
Con un gps potresti fare il postino d'estate forse :interrogativo:

Si sono io. Comunque non ho nemmeno il patentino D:


Quote:

Originariamente inviata da Still Ill (Messaggio 1518244)
Anch'io ho la paura del lavoro, all'attivo dopo il diploma ho solo una breve parentesi lavorativa, nella quale ho avuto la sfortuna di lavorare per un datore di lavoro scassamaroni all'ennesima potenza, ogni giorno mi faceva sentire uno stupido davanti ai clienti e non. Alché me ne sono andato perché non reggevo più, e lei congedandomi mi ha pure detto: <<Tanto ovunque andrai sarà così, per te>>.
Grazie.

Che persona schifosa quel tizio.

Quote:

Originariamente inviata da suicida (Messaggio 1518262)
Anch'io convivo con la paura di dover lavorare per forza, ma ho sempre escogitato nuove vie di fughe per evitarlo. Il mio non è solo un problema relazionale con il prossimo, mi sta pure sul cazzo tutto ciò che sta dietro l'idea del lavoro. Odio padroni, fabbriche, uffici, banche, buste paga, pensioni, ecc.. Non voglio fare lo schiavo di nessuno, ma ora la situazione è un pò cambiata e non so per quanto tempo ancora riuscirò ad evitarlo. In passato non mi sarei fatto scrupoli a barboneggiare per le strade di un altro paese. La soluzione comunque sta nel trovare un posto con gente che già si conosce, qualcosa di creativo o che sia un aiuto concreto a chi non può vivere come gli altri. Il resto mi deprime solo a parlarne e preferirei spararmi.

Tra parentesi, le uniche due volte che feci lo sforzo abnorme di tentare durai rispettivamente mezza e una giornata. Mi spaventarono a morte. Questo oltre dieci anni fa. Da allora più fatto un cazzo.

Ora immagino sia anche peggio.

Abbandonai anche un corso ormai terminato che mi avrebbe permesso di trovare qualcosa nel sociale, il minore dei mali, appunto.

Non ho menzionato questo fatto per non allungare troppo il post, ma anche nel mio caso ci sono questi fattori che giocano un ruolo importante. Mi repelle l'intero sistema economico, le meccaniche lavorative, lo sfruttamento sibillino adoperato dai datori, l'apparente libertà mascherata con il guadagno di denaro. Non voglio entrare in questo mondo, non voglio avere a che fare con la frenesia del mondo lavorativo, delle continue corse contro il tempo, di scadenze, di tasse da pagare, di stress. La prospettiva di una vita del genere mi opprime e mi rattrista ancora di più di quella di una vita senza lavoro. Quindi da una parte ci sono le mie paure, ma dall'altra anche un rigetto del mondo lavorativo e dei suoi meccanismi.

primomaggio75 19-05-2015 19:04

Re: Paura di lavorare
 
Come ha scritto già qualcuno lavoro perchè devo. Il lavoro che faccio non mi fa impazzire, ma mi permette di guadagnare abbastanza per vivere da sola senza grossi problemi economici.
Anch'io a 20 anni non mi sentivo in gradi di affrontare nessun ambiente lavorativo, forse ho fatto l'università proprio per rimandare il problema e non avendo aspirazioni precise ho scelto la facoltà più o meno a caso. Pensavo che fosse un problema di età e che con gli anni sarei riuscita a lavorare e ad inserirmi come chiunque altro. Allora non sapevo di soffrire di FS, pensavo di essere solo più timida degli altri.
L'inserimento lavorativo non è stato facile, a volte frustrante e sicuramente ho perso tante occasioni: per esempio quando vedi "far carriera" persone oggettivamente meno in gamba di te, solo perchè sanno relazionarsi meglio, proporsi ai superiori, senza timori e remore di nessun tipo...
Però, proprio perchè è una cosa che dovevo fare, non ho mai mollato, ho mandato curriculum, mi sono presentata ai colloqui (facendo anche le mie belle figure barbine) e alla fine ci ho fatto il callo, come si suol dire. Non che adesso manchino le fonti di stress, tipo i corsi di formazione, le riunioni con collleghi e capi ecc ecc però si impara a sopportare.
Insomma, mi sento di incoraggiarti, sei giovane e hai tempo di farti le ossa, potresti anche essere fortunato, trovare l'ambiente giusto e un lavoro per te stimolante. Insomma, puoi provare e se proprio non va se sempre in tempo per cambiare.

Un grosso in bocca al lupo:applauso::applauso:

Mr.Ripley 19-05-2015 19:46

Re: Paura di lavorare
 
Eccomi presente, mi viene il terrore solo al pensiero di affrontare qualsiasi lavoro anche forse quelli che detesto meno o mi piacerebbero di piu.
Proprio per questa maledetta fobia sociale, infatti quando qualche volta sono stato in un ambiente lavorativo, avevo la testa proprio in tilt, troppo teso, non riuscivo a controllare l'ansia, cosi e finito sempre che dopo poco, mi hanno sbattuto fuori:testata:

claire 19-05-2015 20:45

Re: Paura di lavorare
 
Quote:

Originariamente inviata da primomaggio75 (Messaggio 1518341)
Come ha scritto già qualcuno lavoro perchè devo. Il lavoro che faccio non mi fa impazzire, ma mi permette di guadagnare abbastanza per vivere da sola senza grossi problemi economici.
Anch'io a 20 anni non mi sentivo in gradi di affrontare nessun ambiente lavorativo, forse ho fatto l'università proprio per rimandare il problema e non avendo aspirazioni precise ho scelto la facoltà più o meno a caso. Pensavo che fosse un problema di età e che con gli anni sarei riuscita a lavorare e ad inserirmi come chiunque altro. Allora non sapevo di soffrire di FS, pensavo di essere solo più timida degli altri.
L'inserimento lavorativo non è stato facile, a volte frustrante e sicuramente ho perso tante occasioni: per esempio quando vedi "far carriera" persone oggettivamente meno in gamba di te, solo perchè sanno relazionarsi meglio, proporsi ai superiori, senza timori e remore di nessun tipo...
Però, proprio perchè è una cosa che dovevo fare, non ho mai mollato

Mi impressiona sta cosa,tutto uguale a me fin qui :O
Separate alla nascita?:interrogativo:

eVito Corleone 19-05-2015 20:47

Re: Paura di lavorare
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 1518405)
Mi impressiona sta cosa,tutto uguale a me fin qui :O
Separate alla nascita?:interrogativo:

Non mi pare abbia detto nulla di particolare, ci saranno milioni di persone che potrebbero riconoscersi in quelle parole.

primomaggio75 19-05-2015 20:50

Re: Paura di lavorare
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 1518405)
Mi impressiona sta cosa,tutto uguale a me fin qui :O
Separate alla nascita?:interrogativo:

magari! Sono figlia unica e ho sempre desiderata una sorella :)

primomaggio75 19-05-2015 20:55

Re: Paura di lavorare
 
Quote:

Originariamente inviata da eVito Corleone (Messaggio 1518407)
Non mi pare abbia detto nulla di particolare, ci saranno milioni di persone che potrebbero riconoscersi in quelle parole.

Si infatti, non sono niente di particolare, sono banale e scontata :piangere::D

sardinia 19-05-2015 21:02

Re: Paura di lavorare
 
mai avuto paura anzi se sapete qualche lavoro datemi la dritta che porto il curriculum!lavoro vieni a me!:perfetto:

eVito Corleone 19-05-2015 21:03

Re: Paura di lavorare
 
Quote:

Originariamente inviata da primomaggio75 (Messaggio 1518414)
Si infatti, non sono niente di particolare, sono banale e scontata :piangere::D

Almeno te lo dici da sola. La maggior parte lo sono e poi se glielo fai notare si offendono. :nonso:

primomaggio75 19-05-2015 21:05

Re: Paura di lavorare
 
Quote:

Originariamente inviata da eVito Corleone (Messaggio 1518418)
Almeno te lo dici da sola. La maggior parte lo sono e poi se glielo fai notare si offendono. :nonso:

Per così poco...:ridacchiare:

varykino 19-05-2015 21:12

Re: Paura di lavorare
 
io nn ho più paura , sui 20 anni avevo paura di rimanere piu che altro in un posto per sempre .... il per sempre mi faceva paura non poco poi vabbè ho visto che nn esiste per sempre.... anche il non essere capace di fare qualcosa mi angosciava , o saperlo fare ma nn essere abbastanza ..... ora lo vedo come un eventuale tassello di infelicità che s'aggiunge al resto ma nn ho quelle preoccupazioni ......

claire 19-05-2015 21:35

Re: Paura di lavorare
 
Quote:

Originariamente inviata da eVito Corleone (Messaggio 1518407)
Non mi pare abbia detto nulla di particolare, ci saranno milioni di persone che potrebbero riconoscersi in quelle parole.

Io le ho lette solo qui ora

muttley 19-05-2015 21:36

Re: Paura di lavorare
 
Ergofobico doc da sempre, ho cercato di rintracciare gli oscuri meandri© di questa mia paura nel complicato rapporto con le mie figure genitoriali, soprattutto con quella materna, vista la sua ossessiva pretesa di avere il controllo totale o quasi sulle vite di noi figli. Ne è risultato come conseguenza, un timore esagerato del rimprovero, della cazziata e dell'idea di sottostare al biasimo, anche solo momentaneo, di un eventuale superiore o collega (specie quando si tratta di colleghi più anziani). Attualmente ho provveduto alla demolizione razionale di tutte le storture e gli schemi fallaci che mi portavano a considerare qualsiasi rapporto verticale dipendente-datore di lavoro, come fondamentalmente basato sulla cattiveria e sulla mortificazione dello spirito. Un'antica e remota parte di me ancora avverte le vecchie paure, ma cerca di individuarle e stanarle ogni volta che le vede ripresentarsi. Si lavora sull'inconscio insomma, quella parte di noi che utenti come Barclay, XL e compagnia catastrofista, vorrebbe farci credere intoccabili e immodificabili.

In tutto questo c'è da dire che, lavoro personale a parte, il lavoro salariato resta formalmente un'ingiustizia, indipendentemente dal sistema che ne regoli l'erogazione e l'amministrazione (capitalista o socialista esso sia). Non ci resta quindi che attendere l'era in cui l'automazione totale di tutti i processi produttivi ci liberi da quest'incombenza. Nel frattempo però ci dobbiamo adattare, se non vogliamo finire under the bridge.


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