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Re: Vorrei sparire
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Ps. Comunque personalmente ho capito col tempo che gli altri non sono così "idioti" sono solo diversi da me con altrettanti interessi diversi. Se voglio relazionarmi devo trovare persone che mi piacciono, affini ai miei interessi e provare nei loro confronti simpatia e empatia... ovviamente ci deve essere reciprocità. La difficoltà è proprio questa ed è una mia difficoltà. |
Re: Vorrei sparire
Dici di essere molto intelligente( e non lo metto in dubbio ) e che ti trovi a disagio con gli stupidi ignoranti, magari devi usare la tua intelligenza per imparare a essere stupido. Forse adesso ti confondi e dici stupidaggini, perchè ti viene complicato adattare il tuo modo di ragionare e di parlare a quello degli stupidi che ti circondano, magari è solo una questione di tempo, prima o poi impari.
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Re: Vorrei sparire
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si può risultare completamente inadatti alla matematica ma essere pieni di skills sociali |
Re: Vorrei sparire
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Con questo assetto mentale ti porrai sempre un gradino superiore nelle conversazioni, volendo oltretutto SEMPRE avere ragione "perchè la logica ti da ragione", risultando arrogante. Immagina che arrivi un utente qui e dica "Ho il massimo del QI possibile, voi siete stupidi, anche tu Fantasma sei stupido. Avete tutti un QI più basso." Pensi che questo sia un modo di relazionarsi ottimale? Ci sono cose su cui la logica non serve e non ha campo: valori personali, modo di vivere, scelte di vita. Ognuno ha le sue e non possono essere messe in discussione da un SE -ALLORA o dalla logica. Non stai prendendo il tuo dono come un dono, ma sapendo che ad atri non è stato dato. Lo stai usando per farti grosso, per dire che gli altri sono stupidi e quindi hanno problemi. Mi pare invece che la realità sia che tu sei quello depresso. Il mio consiglio Quote:
Ti faccio un esempio di come non puoi agire con la logica: Io credo che l'intelligenza globale di una persona si veda dalla qualità di vita che conduce. Tu puoi avere da ridire, puoi dimostrarmi secondo la TUA opinione usando pero' la logica classica, che io sono in torto, ma questo non mi farà cambiare idea. E quindi tu mi dirai che sono stupido, perchè è palese che sia in torto ma non lo accetto. Quote:
Io ti chiedo: "E' utile incazzarsi, diventare rossi, sparare cazzate per una frase detta da uno che riteniamo uno stupido per il solo fatto che non segue la logica?" Per me, esiste un comportamento più maturo e più intelligente: lasciar correre. Ed esiste un comportamento ancora migliore: non sentirsi superiori e non dare degli stupidi a chi certe cose non le sa fare perchè noi non sappiamo farne altre. Quote:
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile. Woody Allen Quote:
Anche in questo pezzo, scrivi di aver creato una formula e di essere lodato. Occhio perchè sembra un tirarsela, continui a dire cose che vorrebbero dimostrare la tua grandezza che invece poi forse dentro di te [emotivamente] non la senti. Una persona umile [ma di grande intelligenza, carisma e sicurezza in se stessa] NON ha mai bisogno di andare a dire le sue gesta al mondo. Ho un amico che non è un genio, persona normale, ma che spande agli altri le sue gesta di Vigile del fuoco, del macchinone, di essere andato con 3 ragazze insieme......alla fine nessuno lo caga dopo aver appurato che: non è vigile, non ha il macchinone, non esce mai con le ragazze [perchè nessuna ci vuole uscire giustamente, lol]. Appunto perchè dono innato, dovresti capire e comprendere chi non è al tuo livello. Se uno con il dono di un ottimo fisico dicesse che gli altri son brutti e lui è bello, non ci farebbe questa grande figura.....Vantarsi è sempre sbagliato. Se dall'altro lato hai scarsa intelligenza sociale [per natura], SVILUPPALA, aumentala. Sei più intelligente di tutti, saprai trovare un modo, no? Diventa una persona completa sia logicamente che socialmente, questo secondo me è un ottimo traguardo. Non avere una delle due supersviluppata, perchè non serve a molto una sola. |
Re: Vorrei sparire
Concordo con tutto l'intervento di Kody.
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Re: Vorrei sparire
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Re: Vorrei sparire
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E non sto dicendo che sono tutti idioti, ma un buon 80% della popolazione lo è. Con gli stranieri, invece non ho mai avuto problemi. Forse ho qualche problema con gli italiani, i quali sono spesso fuori luogo e non si rendono conto di far male con le loro male, gli stranieri invece no... mai avuti problemi di questa natura!!! |
Re: Vorrei sparire
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Re: Vorrei sparire
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Re: Vorrei sparire
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Effettivamente se non stai bene con persone di un livello culturale inferiore al tuo puoi frequentare benissimo persone che ritieni più intelligenti. Capisco le tue contradizioni e il non essere capito dalla maggior parte delle persone. Ciao. |
Re: Vorrei sparire
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Per tutta LA VITA sono stato escluso ed emarginato perché "diverso", quando nemmeno ero consapevole delle mie capacità(e di conseguenza non me ne vantavo). Sono sempre stato TRATTATO MALISSIMO dagli altri, e ho il sacrosanto diritto di ritenermi superiore a quella gentaglia. Io, come ho scritto anche in uno dei post precedenti, non MI METTO MAI UN GRADINO SOPRA GLI ALTRI in una conversazione faccia a faccia... MAI... anzi cerco di capire pure le stron.... quando è palese che siano appunto stron....(quando lo notato anche persone di intelligenza normale, figuriamoci). Se permetti, in un mondo di stupidi, per giunta in una località famosa per essere una località di cafoni(odiata da tutte le città confinanti) è abbastanza normale andare in depressione perché gli altri ti prendono per culo per 18 anni perché completamente tarati, e poi nei due anni successivi fai di tutto per emergere... tiri fuori le tue qualità e inizi l'ascesa verso il successo economico(che poi, manco mi interessano i soldi... ma va be...) Io non parlo di "logica da Università", parlo proprio di logica classica terra terra, pure mio padre che non è un genio(anzi) quando sente quelle cose dice:"questo è proprio ritardato". Per ciò che riguarda la "persona di superiore intelligenza accetterebbe" ti sbagli perché subentrano tante variabili. Carattere e intelligenza NON VANNO a braccetto. Io non ho mai da ridire, tra me e me sì certo... mi viene da ridere... ma quando sto con loro MAI. Cerco sempre di mettermi in una condizione "pari", questo spesso porta l'interlocutore a trattarmi malissimo, e io allora puntualmente(se non impazzisco - vado in tilt) lo zittisco disintegrando le sue putta...ate! Una persona che è in torto, ed è inconfutabile il fatto che lo sia, e non lo accetta non merita nemmeno di parlarci con il sottoscritto, perché quel tipo di persone mi stanno proprio sugli zebedei. (Non urlo, voglio solamente mettere in risalto alcune parti del discorso) IO POSSO PURE NON SENTIRMI SUPERIORE, MA CONTINUERò AD ESSERE TRATTATO MALISSIMO... COME LO SFIGATO DI TURNO... QUINDI è INUTILE... ANCHE PERCHé SPESSO NON LO DO NEMMENO A VEDERE DI SENTIRMI SUPERIORE(E CI MANCHEREBBE, IO NON HO MAI INSULTATO QUALCUNO PER IL SUO ASPETTO FISICO IN 18 ANNI, MAI ESPRESSO GIUDIZI NEGATIVI SU NESSUNO IN 18 ANNI DI VITA, MI CHIAMAVANO GESù CRISTO... MA VENIVO INSULTATO DA TANTISSIME PERSONE... NEI DUE ANNI SUCCESSIVI HO TIRATO FUORI TUTTA LA RABBIA ACCUMULATA...) No, non è utile incazzarsi per degli idioti. Ci mancherebbe. Ma è il mio carattere, e non posso farci nulla... se delle persone mi prendono palesemente per culo, come faccio a non incazzarmi? Mi vengono i crampi allo stomaco... già è tanto che non sbotti! Sono gli altri che non sanno relazionarsi con me, non io a loro. Perché io come detto, mi pongo sempre in modo molto tranquillo e sobrio, sono loro che mi vedono e si mettono a ridere... non è che vado in giro a dire:"tu sei ritardato, perché io ho QI 140 e tu forse non arrivi manco a 100, che è la norma" NO... della mia intelligenza parlo molto raramente... devo proprio sbottare per parlarne... ma proprio tanto... devo arrivare in quel momento in cui un altro tirerebbe un pugno se fosse al posto mio! Poi, scusami, ma è normale incazzarsi per la stupidità altrui... quando si hanno le mie capacità molti discorsi fanno arrabbiare tantissimo, e non sono un tipo paziente... accumulo accumulo! La mia "grandezza" la sento tutta a livello intellettuale, non c'è persona che desidererei essere se non me stesso. Perché ti giuro che ho fatto delle cose che le persone "normali" non potranno mai nemmeno immaginare. E questo mi rende orgogliosissimo. A livello "emotivo" sto uno schifo, si, certamente. Ma perché sono sempre stato escluso, delle volte ho la sensazione che siano gli altri a ritenersi a me inferiori intellettualmente e provano ad ovviare a questa cosa giocandosela sui miei punti deboli. Un'altra persona invece mi disse:"Si vede che sei uno molto intelligente, ma altrettanto consapevole di esserlo. E questo non va bene, è normale che la gente poi ti prenda di mira" Infatti, vedo che le persone più odiate della mia città(non mi ci metto io) sono quelle più in gamba... quelle più sveglie che son riuscite a diventare qualcuno! Tutta invidia! Per me, vantarsi non è sbagliato, è sbagliato vantarsi sminuendo gli altri(quando costoro non se lo meritano, s'intende). La gente è fallace. Io non ho MAI TRADITO nessuno in nessun campo(e per il lavoro che faccio, ti posso assicurare che è facile farlo), mai parlato male di qualche amico alle spalle... non ho mai rotto le scatole a nessuno e sono sempre stato trattato malissimo. Non vorrei che le conseguenze, venissero viste come le cause... !!! |
Re: Vorrei sparire
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Re: Vorrei sparire
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Re: Vorrei sparire
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Chi ha l'intelligenza sociale con impegno può imparare un po di matematica e viceversa |
Re: Vorrei sparire
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Quando ho a che fare con loro, sto da DIO! Giuro, come se avessi un orgasmo ogni volta che ci scambio una battuta... mi sento con i miei simili... persone che possano capirmi senza dire sciocchezze convinti che io non conosca quelle cretinate! Una donna di 45 anni, recentemente mi ha detto:"Mi dispiace avere più del doppio dei tuoi anni, sei l'uomo che ho sempre cercato" questa è una biologa molto affermata(e io di scienze, matematica a parte, non so nulla eh... specifichiamo... la mia cultura è umanista)! Ho un amico, una persona "normale" con cui mi trovo bene perché ci sono cresciuto, ma è stato bocciato 2 volte alle superiori e ora sta studiando tantissimo per prendersi il diploma... quindi non lo vedo tantissimo! |
Re: Vorrei sparire
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Una cosa è imparare la matematica spicciola da liceo, un'altra avere grandi capacità logico-matematiche, e chi non ha le basi non apprenderà bene nemmeno la matematica di base, cioè quella del liceo scientifico! |
Re: Vorrei sparire
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Re: Vorrei sparire
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Re: Vorrei sparire
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Re: Vorrei sparire
Sarà un post lungo..
Sono praticamente certo tu sia anche sul gruppo FB di EnemyoftheSun, quindi benvenuto anche qui in primis. Probabilmente da come e cosa scrivo capirai anche tu chi sono. Dunque, ci sono molte cose in cui rivedo il me attuale, o quello che sono stato, nei tuoi post. Tanto per incominciare, ho avuto una diagnosi di possibile Asperger, sommaria, che mi è stato consigliato di confermare con ulteriori visite. Non l'ho fatto.A questa diagnosi ci sono arrivato per altre problematiche ( legate alla formazione universitaria) che hanno portato i miei a consigliarmi di andare da uno psicologo. Se non fosse intervenuto questo mio forte cambio di rotta a scuotere le loro vite loro non lo avrebbero mai fatto.Non è neanche qualcosa di cui voglio far loro una colpa. Ad alcune persone mancano li strumenti per analizzare e comprendere certe cose, siano questi culturali o emotivi. I miei non hanno mai avuto problemi in ambito relazionale/sociale nella loro vita, non comprendono neanche a livello emotivo certi discorsi, glielo si legge negli occhi quando provo a parlargliene. Ci provano a capire, hannoprovato a fare qualcosa, ma ci sono limiti che non possono superare. Di questo non si può far loro una colpa. Insomma, superati di poco i 20 anni mi son ritrovato a convivere col dubbio. I problemi universitari si son risolti, ho giusto fatto un paio di sedute dallo psicologo piuttosto inutili e ho proseguito da solo lungo la mia strada. I miei hanno saputo solo frammenti accuratamente scelti ( da me) della mia vita e solo a distanza di tempo. Io non ho proseguito la diagnosi e le visite per paura. Rifuggivo e rifuggo ancora l'idea di venire catalogato con un certificato. All'epoca avevo anche decisamente poca fiducia e non riuscivo assolutamente ad aprirmi quindi lo psicologo era anche controproducente per il mio umore. Se sono, o meno, Asperger non lo saprò di sicuro a breve, ed ultimamente non mi interessa neanche più saperlo. Alcuni miei tratti comunque puntano decisamente in quella direzione ( non intendo scendere nei particolari del mio privato più di tanto). Non ritengo di avere un'intelligenza logico - matematica mostruosa, ma è superiore alla media. O meglio sarebbe dire diversa. Se sei effettivamente Asperger saprai bene che hai un modo di analizzare le informazioni che ricevi diverso dalle altre persone. Non migliore, non peggiore. Diverso. Per me fin da piccolo è stato sempre semplice e spontaneo ricordare ammassi di dati riguardanti le cose che mi piacciono. Ora ho meno memoria fotografica ma mi è comunque molto semplice ( ma neanche semplice, spontaneo è la parola giusta) farlo e analizzare le cose sotto un punto di vista logico-matematico istintivamente rielaborando tali dati se una cosa m'interessa. Da piccolo ( 4-5 anni) avevo una passione per le bandiere dei vari Stati, per qualche motivo, finii ad impararle tutte e ad associare ogni bandiera al suo Stato e viceversa. Quando suonavo più seriamente riuscivo a ricordare a memoria una quantità impressionante di tablature ( non è esattamente così, ma possono essere intese come spartiti scritti come serie numeriche ). Ora che gioco di ruolo ricordo a memoria la mia scheda, quella dei miei amici, i miei e loro vari punteggi , moltissime regole puramnte numeriche etc. Penso si sia capito il discorso. Ecco, questo è sotto il piano dell'analisi di informazioni puramente utili a fini razionali, logico-matematiche. Potrei ribaltare il discorso parlando invece delle informazioni veicolate a fini sociali. Qui ho dovuto " imparare " a memorizzare certe cose, a riconoscerle, a leggere i significati che ad altri sembrano evidenti e così via. Fino al punto in cui ora certe cose sono anche per me spontanee e non ho più bisogno di analizzarle, mentre le altre posso riuscire a riconoscerle e capirle con li strumenti mentali che mi sono creato. Senza entrare in crisi o dovermi sforzare da morire per farlo, snaturarmi - Non che io sia una cima in questo ben inteso. Tutto questo non è stato spontaneo come le cose di cui sopra, questo è il punto a cui volevo arrivare. Inevitabilmente ti senti fuori posto quando vedi la fallacia delli argomenti altrui con facilità ma poi non hai la capacità di fare una cosa così semplice come dovrebbe essere esprimerti e socializzare. Si crea un senso di alienazione e sei portato a ritenere cretini li altri e " sbagliato " te stesso. Contemporaneamente. Sei due volte fuori posto. Non riesci ad avere lo stesso punto di vista, lo stesso punto di partenza altrui nei discorsi che ti appartengono, figuriamoci in quelli relativi a tematiche sessuali, sociali o che altro. Inevitabilmente quando apri bocca ti marchi come "diverso", come strano" se non riesci a rielaborare i tuoi pensieri in una chiave accettabile. Ad uscire dalla logica, a non attaccare i discorsi altrui quando ti sembrano privi di senso. Io condivido con te quella tendenza a voler mettere tutto su di un piano paritario, la pazienza decisamente elevata, il non volersi mettere un gradino al di sopra di nessuno. Condivido anche la rabbia quando ti confronti con persone che ti fanno letteralmente cadere le palle a terra. Il voler smantellare le loro convinzioni, dimostrare quanto siano vuoti li argomenti di chi cerca di schiacciarti facendo lo stronzo. Più di tutto, la fatica nel farlo, nel venire accettati nel momento in cui poi dici finalmente la tua motivando ogni cosa a dovere.. e non vieni capito nel migliore dei casi, deriso nella norma, allontanato nei peggiori. Con alcune persone effettivamente è diverso, cadono meno tutte le barriere, le difficoltà ed il dialogo diventa spontaneo - esattamente come lo è per tutte le altre persone, esattamente come lo è ricordarsi quei dati. A mio avviso non è questione di intelligenza, è proprio il dover trovare persone con cui condividere qualcosa, capaci di accettarti come una qualsiasi altra persona. Non farti sentire un alieno. Io con tutte le persone con cui ho deciso di stringere i legami in modo significativo ho sempre spiegato prima o poi la mia situazione, queste difficoltà. Non sono mancate quelle che al minimo sentore di "strano" si sono allontanate. Le altre che sono rimaste più a lungo sono quelle con cui sono seriamente legato tutt'ora, di cui sono sicuro di potermi fidare. Però ti assicuro che anche loro a volte si dimenticano completamente di queste cose e rimangono spiazzati momentaneamente. Non è una colpa, non sono meno o più intelligenti e io stesso voglio essere trattato come chiunque altro. Non voglio un trattamento speciale perchè potrei essere Asperger o per le mie difficoltà Però è innegabile che evidentemente per capire quanto possa essere limitante nei contesti quotidiani un certo modo di analizzare le informazioni e porsi, quanta sofferenza porti con sè, bhe, ci devi essere passato. Sembrerebbe il discorso analogo a qualsiasi problema o sofferenza ma per l'Aspie il punto è che non è un problema più o meno temporaneo: è il tuo modo stesso di essere, di ragionare, la tua stessa persona ad essere percepita come errata dai più. C'è un'iniziale incomunicabilità tra due mondi a dividerti dagli altri quando vuoi conoscerli e non sono molti quelli disposti a prendersi la briga di venirsi incontro. Quindi, fallo tu, cerca tu di capire che non è questione di intelligenza molte volte ( alcune sì, i cretini son cretini, punto). A te mancano li strumenti per capire il loro mondo, a loro quelli per capire il tuo. Costruiscili pian piano per te stesso nel frattempo. Io ho fatto enormi passi in avanti ( fanculo la modestia) da quando ho preso coscienza del tutto e mi sono impegnato a non adottare più un atteggiamento di scontro col Mondo ( che comunque ho ancora in alcuni momenti). Sto cercando di ricavarmi il mio spazio con le persone che mi fanno stare bene e nel frattempo imparare a convivere col resto. Non a volermi lasciare andare a sentimenti di rivalsa, presunta superiorità o inferiorità. Lascia perdere il discorso sulle capacità intellettive perchè ti scontri con una realtà molto semplice : Se ti ritieni più intelligente perchè non riesci a risolvere i tuoi problemi ? Perchè chi è, per te, più stupido invece sembra non averli questi problemi ? Loro magari non saranno capaci di fare grandi cose ( manco io ad onor del vero ) ma sono capaci di vivere in modo più integrato col resto del Mondo, farsi meno il sangue amaro. Due forme di intelligenza diverse, due risultati diversi. Anch'io ho desiderato di sparire. Ho avuto pensieri suicidi, mille difficoltà in tutti gli ambiti, ho passato lunghi periodi di completa solitudine e ancora mi porto dietro strascichi, ricadute di tutto. Sono stato maltrattato a priori, escluso, isolato, sfottuto, additato come omosessuale etc etc per via dei miei problemi e di come sono. Ma la via d'uscita ci può essere, però non passa attraverso l'astio verso il Mondo e le persone, quello ti fa muovere il culo per un po', ti tiene attivo ma ti consuma alla lunga lasciandoti col vuoto intorno se non lo sostituisci con altre prospettive, se non crei una situazione mentale equilibrata. Ho idea di aver scritto un po' un'accozzaglia informe di tanti pensieri, ma sono abbastanza in vena di condividere esperienze in questi giorni. Spero di esser stato chiaro, in ogni caso hai un po' della mia solidarietà. In tante cose come ho detto mi ci rivedo o mi ci sarei rivisto qualche anno fa. |
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