Re: fobia sociale,disturbi di personalità o disturbi di origine malefica?
 

Chi lo sa, magari a qualcuno aiuta. Secondo me l'origine è sempre e solo psicologica, ma magari con un rituale di esorcismo la mente mette in moto qualcosa di positivo. Poi è chiaro che non credo che ci sia il demone che entra ed esce dal corpo, per me è solo effetto placebo, però se può servire si faccia, la mente umana è qualcosa di misterioso.

Non fa per me, questo è chiaro.

Re: fobia sociale,disturbi di personalità o disturbi di origine malefica?
 

Teologicamente parlando, non credo che le malattie e i difetti del carattere possano essere frutto di possessione diabolica, almeno secondo il cristianesimo. Satana tenta l'uomo mettendolo in condizione di dire "si" o "no" al peccato, cosa che con la timidezza e la fobia sociale non ha correlazione, in quanto il timido/fobico non è libero di comportarsi da estroverso. Le possessioni sono fenomeni estremamente rari. Penso che nel caso dei timidi non centri il diavolo ma più un mix di predisposizione genetica e cumulazione di esperienze negative in campo sociale.

Re: fobia sociale,disturbi di personalità o disturbi di origine malefica?
 

Immagino semplicemente perché così il paziente si convincerà di essere "curato" dalla "malattia" che lui fortemente crede di avere nel modo in cui si aspetta che essa vada "curata". Ciò potrebbe contribuire alla sua guarigione.
Ma non certo perché la possessione sia entrata a far parte dei disturbi riconosciuti dalla scienza, che sarebbe un ossimoro in termini (ciò che è argomento di fede non può essere argomento di scienza).

Re: fobia sociale,disturbi di personalità o disturbi di origine malefica?
 

Ma è normale credere che se non riesci a stare meglio causa la tua malattia c'è un probabile motivo demoniaco?

Mi sembra che così non si fa altro che aumentarne il disagio.

Re: fobia sociale,disturbi di personalità o disturbi di origine malefica?
 

infatti... io prego Bacco :D

Re: fobia sociale,disturbi di personalità o disturbi di origine malefica?
 

non so tu, ma io ho spesso aspettato le cose come se dovessero arrivare prima o poi per forza, ho capito (per esperienza e per ragionamento) invece che devo essere io a cercare ciò che voglio, avanzare verso ciò che dovrei appunto cercare. Pur avendo capito questo, mi è ancora difficile attuarlo, infatti quell'idea di dover aspettare che qualcosa o qualcuno mi possa tirare fuori dalla mia situazione è ancora radicata, però mi basterebbe anche solo qualche indicazione, un faro nella nebbia, e credo sia molto più utile e molto più valido cercare il mio "faro", che aspettare e sperare (o fare altri tentativi, diciamo, "statici")