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Re: Vita e morte

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Originariamente inviata da Noriko (Messaggio 1464223)

Nishi hai scritto che il dolore è necessario comprenderlo, devo dirti che ho difficoltà in questa comprensione, più che altro tento di combatterlo inutilmente, provando una grande rassegnazione.

La vita va vissuta, spesso con un gran vuoto dentro.

Molte volte si sbaglia "l'approccio" verso cui ci si avvicina ad un qualcosa, che sia un problema, un trauma, un evento in particolare, perfino una persona.
Fermati e rifletti, non esiste fretta dato che il tempo è più relativo di quanto si immagini, un solo istante di "neutralità" emozionale può portarti a vedere con occhi diversi quasi ogni cosa.
Ovviamente è solo il primo passo.

Re: Vita e morte

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Originariamente inviata da utopia? (Messaggio 1463515)

Spero tu non abbia pensato che volessi sminuire gli altrui post o elevare i miei.
E comunque, alla fin fine, neanch'io ho scritto nulla riguardo quel che penso a proposito dell'argomento del tread.

Assolutamente no, tranquillo.
Si, e sono sicuro avresti molto da dire.

Re: Vita e morte

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Originariamente inviata da Fluviale (Messaggio 1464251)

Mi dispiace per la tua perdita.

Per quanto riguarda il tema del topic, volevo dire una cosa: dal tuo post emerge una certa sfiducia nelle persone, per due motivi.
Prima di tutto usi un linguaggio criptico, che per sua natura non potrà essere compreso dalle persone; in questa maniera il tuo messaggio difficilmente potrà essere comunicato, ed è un vero peccato, se lo consideri importante.
In secondo luogo dici che la maggior parte delle persone si ferma da qualche parte o non è in grado di comprendere il tuo messaggio.

Nel complesso, eviti di comunicare perché pensi di non essere compreso.
Quello che posso dirti è che è opportuno non sottovalutare la capacità delle persone di comprendere, o perlomeno di dare uno spunto interessante, in quanto così facendo è possibile avere un rapporto più sereno con il mondo :)

Le persone, ora che siano di questo forum o no non ha importanza, non comprendono il messaggio per svariati motivi, ne dico solo uno: per mia volontà.
Questa volontà, non agisce per paura, ma per sfida, sfida verso me stesso.
Anche se usassi un linguaggio diverso e mi aprissi al mondo sarei limitato comunque dalla Parola.

Vorrei però chiarire che fino ad adesso nelle mie parole non c'è mai stata traccia di supponenza.

Re: Vita e morte

Mi dispiace. Tu come ti senti? (La risposta non è scontata, credo, né è necessaria).
Condivido le tue riflessioni, anch'io penso che pochi 'sentano' davvero la propria e altrui finitezza e precarietà, e dunque la preziosità della vita, anche se magari ci filosofeggiano sopra, finché non arriva una doccia fredda che apre gli occhi.