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HurryUp 18-07-2008 15:25

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Originariamente inviata da 1giova88
C'è chi è consapevole di sta vita, che sa di respirare per una questione meccanica, sa che è portato a farsi domande che mai avranno risposta, sa che secondo la propria razionalità dopo non c'è niente, sa quindi di essere un uomo con una condanna a morte sempre pendente sulla testa, sa che cambia poco o nulla se non hai nessuno che te lo rinfaccia scegliere tra una vita per bene e stuprare ragazzine --> tanto un colpo di pistola e non ci sei più.

Come diceva Godel, il fatto che la menti cessi di esistere con la morte del corpo fisico è un pregiudizio, che razionalmente non ha maggior credibilità della sopravvivenza. Non è la ragione a farci credere che dopo non ci sia niente, è solo la nostra ansia nei confronti della metafisica.
Quindi dire che la mente cessa di esistere quando cessa la percezione è sciovinismo umano 8)
Con questo non voglio dire che la mente umana abbia una vita illimitata, ma che cesserebbe di esistere solo quando avrà conosciuto completamente se' stessa, in modo da non aver così più motivo di continuare ad esistere.

cancellato2488 18-07-2008 17:34

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Originariamente inviata da HurryUp
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Originariamente inviata da 1giova88
C'è chi è consapevole di sta vita, che sa di respirare per una questione meccanica, sa che è portato a farsi domande che mai avranno risposta, sa che secondo la propria razionalità dopo non c'è niente, sa quindi di essere un uomo con una condanna a morte sempre pendente sulla testa, sa che cambia poco o nulla se non hai nessuno che te lo rinfaccia scegliere tra una vita per bene e stuprare ragazzine --> tanto un colpo di pistola e non ci sei più.

Come diceva Godel, il fatto che la menti cessi di esistere con la morte del corpo fisico è un pregiudizio, che razionalmente non ha maggior credibilità della sopravvivenza. Non è la ragione a farci credere che dopo non ci sia niente, è solo la nostra ansia nei confronti della metafisica.
Quindi dire che la mente cessa di esistere quando cessa la percezione è sciovinismo umano 8)
Con questo non voglio dire che la mente umana abbia una vita illimitata, ma che cesserebbe di esistere solo quando avrà conosciuto completamente se' stessa, in modo da non aver così più motivo di continuare ad esistere.

posso comprare una vocale o usare l'aiuto del pubblico? :lol:

cali 18-07-2008 20:16

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Originariamente inviata da 1giova88
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Originariamente inviata da HurryUp
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Originariamente inviata da 1giova88
C'è chi è consapevole di sta vita, che sa di respirare per una questione meccanica, sa che è portato a farsi domande che mai avranno risposta, sa che secondo la propria razionalità dopo non c'è niente, sa quindi di essere un uomo con una condanna a morte sempre pendente sulla testa, sa che cambia poco o nulla se non hai nessuno che te lo rinfaccia scegliere tra una vita per bene e stuprare ragazzine --> tanto un colpo di pistola e non ci sei più.

Come diceva Godel, il fatto che la menti cessi di esistere con la morte del corpo fisico è un pregiudizio, che razionalmente non ha maggior credibilità della sopravvivenza. Non è la ragione a farci credere che dopo non ci sia niente, è solo la nostra ansia nei confronti della metafisica.
Quindi dire che la mente cessa di esistere quando cessa la percezione è sciovinismo umano 8)
Con questo non voglio dire che la mente umana abbia una vita illimitata, ma che cesserebbe di esistere solo quando avrà conosciuto completamente se' stessa, in modo da non aver così più motivo di continuare ad esistere.

posso comprare una vocale o usare l'aiuto del pubblico? :lol:

quoto la consonante!

HurryUp 18-07-2008 21:07

Ecco cosa intendeva mezzelfo, lo state usando come ruota! :)
Quote:

Originariamente inviata da mezzelfo
mi girano :twisted:


uragano 09-08-2008 03:14

Mi esperienza (ma per rabbia)
 
Ciao a tutti!
Sono un nuovo iscritto.

A dire la verità non ho mai sofferto di depressione, anzi al massimo ho tanta, troppa voglia di vivere.
Sono arrivato in questo forum praticamente per caso (uscito da ricerche di goole su una cosa che non c'entra!)
Mi sono iscritto perchè mi piace incoraggiare la gente, in genere negli altri vedo le qualità e so che se ci si mette d'impegno la vita può diventare stupenda. Non so come spiegarvelo, ma godo se qualcuno trova la sua strada e si realizza. In questo senso sto facendo qualcosa di molto concreto (anche se per ora piccolo)

Però, gente, per scoprire il profondo di se bisogna per forza levare molti rami secchi e osservarsi per cercare le proprie potenzialità ;)
Quando si scopre per cosa si è nati si trova una forza incredibile che da una felicità di fondo indescrivibile :)
Per riuscirci bisogna anche dimenticare di se stessi e cominciare a scavare e scavare, mettersi in gioco del tutto per scoprire fin dove si può scendere e quali confini si hanno.

A parte ciò, veniamo al punto.

Anch'io quasi tre anni fa ho tentato il suicidio e sono convinto che non sia per forza legato alla depressione.
E' qualcosa che è covato dentro di me per anni e anni. Ho avuto una vita molto difficile fino a 15 anni e molto, molto poco affetto. (padre alcolizzato, poi morto, madre nervosa, parenti serpenti, approfittatori e ingoranti, varie disavventure estreme)

Dopo la morte di mio padre: un patrinio che per anni mi ha trattato come se non valessi niente, giudicando sempre meno di un soldo bucato e facendomi crescere nella sottostima, paragonandomi sempre a deficienti, handicappati e simili (che poi il normale non era lui!). Soprattutto lui (pace all'anima sua) vissuto nell'ignoranza e fondamentalmente stupido, mi ha messo dentro, profondamente questo senso di inferiorità, inadeguatezza, incapacità. Da lì poi è seguito molto peggio (non sapere come rapportarsi agli altri, non conoscere la gente giusta e quindi sentirmi sempre più solo)

Vi assicuro che non conoscere che significa essere accarezzati, abbracciati con affetto fin da bambini è qualcosa di tremendo. Sono cose che anche il più misero merita!

Tutto questo non sono riuscito a vincerlo fino a quando non ho tentato il suicidio.
E' stato un gesto che mi ha liberato del tutto da pesi che non riuscivo a sollevare.
Fino a lì mi era sempre sembrato di essere uno di quei pescetti che lottano e lottano contro un pescatore. Che lottano anche fino a sfinirsi.

E' accaduto quando:
mi ero lanciato in una grossa avventura e l'ho fallita alla grande (perdendo tutto!): era diventata una missione, la ragione di vivere.
mi ero innamorato profondamente senza essere corrisposto (e purtroppo avevo sempre accanto quella ragazza! - che voleva restare solo amica)
mi ero trovato completamente solo e non sapevo + che fare
pensavo che se anche fossi sparito a nessuno sarebbe fregato nulla (che poi era una ca.zzata immane)
non volevo ammettere alcun fallimento con nessuno (maledetto orgoglio)
quando sai di poter andare tanto in alto, è difficile accettare di dover scendere a 0 e ricominciare.
Queste e altre cause mi ci hanno spinto.

Non trovavo nessuno conforto e l'unica persona a cui l'ho annunciato mi ha preso poco sul serio.

Non ci capivo più nulla e pensavo di essere tutto sbagliato, di essere diventato un fastidio, di essere un buono a nulla, di aver deluso chi aveva puntato su di me e che sarebbe stato meglio sparire.

Però non avevo ancora trovato l'energia per farlo.
Cosa lo ha scatenato facendomi agire? Una lettere che mi ha fatto capire che quella che amavo mi aveva preso in giro più volte.

Ma se non avessi tentato il suicidio non mi sarei scaricato da tutti i pesi per sempre e scoperto quello che so ora e che mi fa vivere veramente felice. Da allora incoraggio sempre gli altri a volersi bene e tento di far notare cosa vedo di buono in loro (ma sinceramente)
Coinvolgo la gente che ne ha bisogno (se la conosco).

Ora ho un numero incredibile di amici, molti dei quali amici veri.

E non mi vergogno neanche di quello che ho fatto, ma se mi ricapitasse lo stesso scenario, reagirei molto, molto diversamente: affrontando direttamente gli ostacoli senza scoraggiarmi.

Dopo aver visto i miei abissi (solo chi ha provato sa!) voglio visitare i cieli.
Dopo allora ho iniziato una scalata molto bella e ho realizzato cose di cui sono orgoglioso e che prima non avrei mai realizzato.

Vi assicuro che non ho avuto bisogno di medicine, psicologi, ecc..
Sono stato all'ospedale qualche giorno, ma dopo un giorno avevo già un sacco di voglia di ricominciare. Il giorno dopo avevo già cominciato a scrivere un romanzo (pubblicato quest'anno) e ad avere un sacco di idee costruttive. Sono tornato a casa da mia sorella (unico parente rimasto), dopo un mese ho trovato un lavoro e se ce l'ho fatta io ce la possono fare molti altri.

Quindi mi sa che vi romperò un pò le balle, perchè ci credo.

Ciao e forza ;)

CapitanFobic 09-08-2008 03:28

Re: Mi esperienza (ma per rabbia)
 
Quote:

Originariamente inviata da uragano
Ma se non avessi tentato il suicidio non mi sarei scaricato da tutti i pesi per sempre e scoperto quello che so ora e che mi fa vivere veramente felice.

Ho letto tutto, però questa frase è molto pericolosa (lo so che non è questo il messaggio cmq).
Preferisco la parte delle lettere, dove scopri che eri stato preso in giro.
Il suicidio può essere portato dalla consapevolezza di non poter ricevere amore (di solito materno), in questo caso, forse non è stato il tentato suicidio (che spesso è interpretato più come un messaggio per gli altri) a farti tornare a vivere, ma la consapevolezza che non ti era precluso l'amore, perchè di vero amore non si trattava.
Cmq sia, poi tutto è cambiato e ora sei tu dietro la transenna al sicuro dal burrone che tendi la mano agli altri.
In bocca al lupo, ti ci vorrà davvero la forza di un uragano per non veder mai cadere nessuno.

uragano 09-08-2008 03:38

Re: Mi esperienza (ma per rabbia)
 
Quote:

Originariamente inviata da CapitanFobic
Quote:

Originariamente inviata da uragano
Ma se non avessi tentato il suicidio non mi sarei scaricato da tutti i pesi per sempre e scoperto quello che so ora e che mi fa vivere veramente felice.

Ho letto tutto, però questa frase è molto pericolosa (lo so che non è questo il messaggio cmq).
Preferisco la parte delle lettere, dove scopri che eri stato preso in giro.
Il suicidio può essere portato dalla consapevolezza di non poter ricevere amore (di solito materno), in questo caso, forse non è stato il tentato suicidio (che spesso è interpretato più come un messaggio per gli altri) a farti tornare a vivere, ma la consapevolezza che non ti era precluso l'amore, perchè di vero amore non si trattava.
Cmq sia, poi tutto è cambiato e ora sei tu dietro la transenna al sicuro dal burrone che tendi la mano agli altri.
In bocca al lupo, ti ci vorrà davvero la forza di un uragano per non veder mai cadere nessuno.

Beh, non so se è una transenna. E hai ragione che quello che ho scritto è anche pericoloso.

A tutti quelli che ci vogliono provare: trovate qualcuno che vi comprenda e vi ascolti veramente (gente che sa ascoltare davvero ce n'è molto poca), gente che non ha pregiudizi.
E se vi viene in mente, piuttosto pensate, più che a cancellare la vostra vita, a regalarla agli altri. Provate a pensare a cosa potrebbe diventare.

Ciao


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