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Re: lavoro all' estero
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Un motivo ancora più forte che la rende l'ultima opzione è la zona di comfort del mio presente, che si traduce nel non dover sostenere spese d'abitazione, nell'avere spese bassissime per i beni di prima necessità e nell'avere un altrettanto bassissimo carico derivante da commissioni e gestione della casa e delle attività quotidiane. Fino ad una convivenza con una donna o alla morte di entrambi i genitori (mi auguro il più tardi possibile), è un pro che rende scarsamente interessante qualsiasi offerta lavorativa estera ma, più semplicemente, fuori dalla zona di comfort. Quote:
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Già Milano-Roma in aereo, quando l'ho fatto per motivi di lavoro, porta via 50 minuti di viaggio (col checkin rapido e badaglio e mano) e quasi mezz'ora di taxi da Roma a Fiumicino... |
Re: lavoro all' estero
No, mai, il fatto di trovarmi in un paese straniero la vedrei come un ulteriore difficoltà che mi affosserebbe del tutto, quindi non ci penso proprio.
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Re: lavoro all' estero
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si. Assolutamente si. Al momento sarebbe un cambiamento molto desiderato nella mia vita visto che in italia a parte i miei genitori e una casa da riscattare non c'è niente che mi spetta... l'ideale per me sarebbe fare un anno di erasmus in portogallo (per imparare la lingua che si parla in sudamerica) tenendo presente l'uso quotidiano dell'inglese e la certificazione di massimo livello (Cae ovviamente) e poi imparare il giapponese e il cinese mandarino con dei corsi o su youtube in maniera almeno, scritta e parlata cosi da poter riuscire a comunicare con tutte le persone al mondo :D se dovessi scegliere dove andare a vivere risponderei sicuramente con machester(o galles)/praga che sono sicuramente i posti che mi attraggono di piu. Londra sarebbe un pò un problema ma mi piacerebbe passarci del tempo. Anche se non escludo ove possibile di poter viverci proprio in pianta stabile(evitando la vita dell'emigrato medio italiano) Praga ha una richiesta di personale IT molto alta e con la vita che si fà li mi troverai very very good. In ultimo visto che le certificazioni che sto prendendo/vorrei prendere qui in italia valgono solo in europa il prima possibile vorrei andare in america e spendere magari un annetto per far valere le mie qualifiche anche nell'altro continente, evitando la possibilità di dover ripartire da zero nel caso dovessi andarci a vivere in pianta stabile. L'inglese lo dò quasi per scontato visto che mi aspetta una vita a usarlo, quindi nel bene o nel male dovrò impararlo. Per questo mi riservo appunto la possibilità di ampliare le mie conoscenze anche allo spagnolo e al giapponese/cinese, seppur in maniera base. Come vita a me piacerebbe (al momento) ottenere 3/4 appartamenti in giro per il mondo che per me sarebbe perfetti. - Roma (eur) - Londra - Los angels (venice beach/santa monica) / New york lasciandomi la libertà di poter viaggiare nell'oriente dato il boom che è in corso e che aspetta quella parte del mondo (visto che il resto del mondo è gia ampliamente conosciuto e civilizzato). Seguendo l'onda insomma :D |
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