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Blue Sky 06-02-2015 03:13

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
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Originariamente inviata da DeadMan87 (Messaggio 1451026)
Ultimamente io ho dei forti dubbi sul concetto di normalità. Sarò io a capitare solo vicino a gente poco normale, ma non vedo nessuno di veramente "normale".

Sicuramente tante persone mi sembrano più a loro agio di altri in molti contesti sociali e quotidiani. Ma hanno tutti il loro carico di casini, illusioni, difetti, vizi, egoismi, blocchi mentali, pregiudizi e nessuno di loro si fa mancare pare mentali letteralmente A PALATE. E nessuno di loro mi sembra realmente felice di nulla, tant'è che devono continuamente caricare qualcun'altro per stare meglio, il capo carica i sottoposti, il marito ce l'ha sempre con la moglie, quell'altro che l'ha sempre con qualcuno di diverso ogni giorno, quello che deve sempre dimostrare qualcosa, quell'altro che se ne esce sempre fuori con progetti che non realizza mai, e via così.

Se per normalità si intende trovare un punto di equilibrio relativo, cioè arrivare a poter dire "sto un minimo sereno raggiunte queste condizioni" ok posso capirlo e in effetti è una cosa a cui aspiro anche io.

Ma per il resto il termine normale secondo me indica un qualcosa che semplicemente non trova un corrispettivo reale in nessuno.

Sono d'accordo. Infatti non c'è solo la fobia sociale tra i problemi psicologici che una persona può avere. E non si può certo dire che una persona estroversa sia in quanto tale "sana" o equilibrata.
Ecco, forse a differenza tua io qualche persona che definirei "normale" la trovo. Persone nelle quali, nemmeno con un pò di fantasia, riesco a intravedere una problematica psicologica. Però riconosco sinceramente di non essere un grande osservatore, e che spesso la mia lente di osservazione è falsata dal mio essere infelice, cosa che mi porta a sottovalutare le problematiche diverse dalla mia.

DeadMan87 06-02-2015 03:22

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
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Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 1451028)
Sono d'accordo. Infatti non c'è solo la fobia sociale tra i problemi psicologici che una persona può avere. E non si può certo dire che una persona estroversa sia in quanto tale "sana" o equilibrata.
Ecco, forse a differenza tua io qualche persona che definirei "normale" la trovo. Persone nelle quali, nemmeno con un pò di fantasia, riesco a intravedere una problematica psicologica. Però riconosco sinceramente di non essere un grande osservatore, e che spesso la mia lente di osservazione è falsata dal mio essere infelice, cosa che mi porta a sottovalutare le problematiche diverse dalla mia.

Al tutto io sommo la gente incapace di vedere al di là del proprio naso.

Per dire, uno che passa il tempo a parlare di calcio scommesse e si fa progetti impossibili a meno che vinca seriamente milionate di euro, per me soffre di problemi gravissimi di contatto con la realtà.

E non parlo del discorso "goliardico" di farsi progetti impossibili, che ci sta, ma di uno che ci crede sul serio.

Keith 06-02-2015 09:47

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
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Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1451017)
Per quanto mi riguarda, col tempo ho sviluppato l'idea che le cose le faccio quando ho voglia, non quando qualcuno ha detto che si DEVE fare.

Non credo sia da persona matura questa sottile offesa sulla vita delle persone normali, che è fatta di lavoro e di svago nel fine settimana.

E attenzione, quando si sta a contatto con le persone non si possono evitare del tutto cose come cene con colleghi, cenette con amici, uscire con la ragazza, ecc. Ci sono tutta una serie di situazioni, matrimoni, comunioni, ecc che anche controvoglia, vanno fatte. Altrimenti si passa da perfetti parassiti.

Nella prima parte dici che fai le cose quando hai voglia, poi dopo sostieni che ci sono degli obblighi. E allora bisogna decidersi se uno vuole diventare "normale" e rapportarsi con gli altri deve per forza rispettare degli obblighi, non può essere libero di fare come gli pare come dici tu, a meno che non voglia essere un normale-asociale.

"Non credo sia da persona matura" lo dici a qualcun'altro! A maggior ragione perché non hai capito che nella mia affermazione io non volevo offendere i normali, ma solo far notare che non potrei fare la loro vita.

~~~ 06-02-2015 10:10

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Più che la normalità mi spaventa un impegno tassativo quotidiano [al di là del fatto che ora non sento di poter reggere i rapporti con gli altri, ma vabbe'].
Se nel rapporto con la quotidianità ci si sente inculati e non padroni della situazione ci si ritrova stremati e non cresciuti.

flydown 06-02-2015 10:33

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
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Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 1450979)
...che va a guidare l'aereoplano.

ot.

dai Blue , :) si dice pilotare!! :D

cancellato15252 06-02-2015 11:42

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Che vorrà mai dire normale?

Blue Sky 06-02-2015 12:45

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
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Originariamente inviata da flydown (Messaggio 1451047)
ot.

dai Blue , :) si dice pilotare!! :D

lo sapevo che dicevo una cazzata :sisi:

simopi 06-02-2015 12:48

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
A questo punto direi di no. Ma la mia è arrendevolezza, tanto non ci riesco a vivere come i normali... qualsiasi cosa faccio è ignorata, non risulto interessante. Forse vivrei più tranquillo come sono adesso e dovrei cercare altri "come me".

Blue Sky 06-02-2015 12:50

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
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Originariamente inviata da DeadMan87 (Messaggio 1451029)
Al tutto io sommo la gente incapace di vedere al di là del proprio naso.

Per dire, uno che passa il tempo a parlare di calcio scommesse e si fa progetti impossibili a meno che vinca seriamente milionate di euro, per me soffre di problemi gravissimi di contatto con la realtà.

E non parlo del discorso "goliardico" di farsi progetti impossibili, che ci sta, ma di uno che ci crede sul serio.

Giustissimo.
Va bè ma la casistica potrebbe continuare all'infinito. Ad esempio quegli estroversi che vogliono sempre essere al centro dell'attenzione, vogliono esibirsi anche a costo cimentarsi in cose di cui non sono capaci e pretendere l'attenzione degli altri. Ok, loro non hanno la fobia sociale, però anche la loro situazione è foriera di perenne insicurezza e frustrazione.
Oppure le persone che sono vittime di continui attacchi d'ira per cose di poco conto. Ho lavorato con una persona così, era insopportabile per me, e alla lunga viveva male lei stessa. E anche quella era estroversa.

cancellato13248 06-02-2015 12:55

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Vorrei non essere fobica . Questo mi faciliterebbe molto la vita . Avrei meno tempo perso. Pur non socializzando spendo moltissimo tempo a pensare alla vita sociale . Mi risparmerei anche il tempo che dedico ai dubbi ( che ho perche mi sembra che manca sempre qualche informazione che non ho ricevuto dalle persone intorno ) Quindi andrebbe li li la cosa

La paura ci sarebbe nel conformismo che sospetto potrei avere una volta circondandomi da molte persone. Gia cosi mi sembra di non riuscire ad avere o a sostenere le mie idee .

utopia? 06-02-2015 13:03

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Ancora vi ostinate a usare il termine "normale"?

Vivete secondo la vostra volontà, per quanto si possa, questo è l'importante.

Blue Sky 06-02-2015 13:05

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
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Originariamente inviata da Sample (Messaggio 1451095)
Vorrei non essere fobica . Questo mi faciliterebbe molto la vita . Avrei meno tempo perso. Pur non socializzando spendo moltissimo tempo a pensare alla vita sociale . Mi risparmerei anche il tempo che dedico ai dubbi ( che ho perche mi sembra che manca sempre qualche informazione che non ho ricevuto dalle persone intorno ) Quindi andrebbe li li la cosa

La paura ci sarebbe nel conformismo che sospetto potrei avere una volta circondandomi da molte persone. Gia cosi mi sembra di non riuscire ad avere o a sostenere le mie idee .

Sulla prima parte del tuo post mi trovi completamente d'accordo... la fobia sociale è tanto tempo perso! Per fare un esempio, io se devo fare una ridicola telefonata sto a programmarla per giorni ("chiamerò alla tal ora, dirò questo e quello" "e se si offende che lo chiamo sul cellulare?"), quando la faccio ho bisogno di isolarmi in casa, non avere persone attorno, ripassare mentalmente quello che devo dire.... Quanto tempo perso per una telefonata che poi dura cinque minuti. Bastava farla subito, non appena mi era venuto in mente di farla. E questo è solo un esempio di quanto tempo si può perdere quando si ha paura di fare le cose o vedere le persone.

La seconda parte del post però mi spinge a una considerazione: io credo che quando una persona si sente libera da paure e fobie nel rapporto con gli altri è più tranquilla e serena nell'affermare le proprie opinioni. Almeno per me la problematica è questa. Temo il giudizio negativo degli altri, quindi finisco per non sostenere mai la mia idea se questa contrasta con la loro. Se fossi più libero mi farei molti meno problemi.

Suttree 06-02-2015 13:06

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
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Originariamente inviata da utopia? (Messaggio 1451098)

Vivete secondo la vostra volontà

E se uno non sa cosa vuole:interrogativo:
Tutti lo danno per scontato..ma io non lo so cosa voglio:nonso:

Blue Sky 06-02-2015 13:10

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
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Originariamente inviata da Suttree (Messaggio 1451102)
E se uno non sa cosa vuole:interrogativo:
Tutti lo danno per scontato..ma io non lo so cosa voglio:nonso:

è vero, se non sbaglio ne avevi parlato in un topic che hai aperto.
Secondo me quello è il primo passo che devi cercare di fare, trovare un certo maggiore entusiasmo nelle cose, trovare qualcosa che ti piace, avere insomma momenti piacevoli. Va bè non voglio andare off topic, però sicuramente il consiglio è di lavorare su quell'aspetto :bene:

utopia? 06-02-2015 13:15

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
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Originariamente inviata da Suttree (Messaggio 1451102)
E se uno non sa cosa vuole:interrogativo:
Tutti lo danno per scontato..ma io non lo so cosa voglio:nonso:

Quote:

Originariamente inviata da Utopia?
per quanto si possa

Volontà nelle grandi e nelle piccole cose. Nelle decisioni più e nelle meno importanti.
Se non sai cosa vuoi e la tua volontà non può agire nell'assoluto, fai almeno in modo che possa agire nell'immediato.
Agire senza influenze.

Kody 06-02-2015 13:46

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
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Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1451037)
Nella prima parte dici che fai le cose quando hai voglia, poi dopo sostieni che ci sono degli obblighi. E allora bisogna decidersi se uno vuole diventare "normale" e rapportarsi con gli altri deve per forza rispettare degli obblighi, non può essere libero di fare come gli pare come dici tu, a meno che non voglia essere un normale-asociale.

"Non credo sia da persona matura" lo dici a qualcun'altro! A maggior ragione perché non hai capito che nella mia affermazione io non volevo offendere i normali, ma solo far notare che non potrei fare la loro vita.

No, attento. Nel momento in cui tu VUOI iscriverti a questo forum, DEVI anche rispettare le regole. L'idealizzazione di un mondo dove ognuno fa quello che vuole si chiama completa anarchia. Se vuoi vivere in un condominio, devi romperti le balle coi condomini. Se vuoi fare il medico, devi fare l'università. Se vuoi avere la ragazza, non è che puoi dirle "Ci vediamo quando lo voglio io". Stessa cosa per amici, ecc. Forse le cene coi colleghi sono le più evitabili, ma resta il fatto che scelto quello che vuoi fare/diventare non sei esente da obblighi.

Decidere cosa si vuole essere e fare è importantissimo, ma credere di non avere nessun obbligo verso gli altri è anarchia e asocialità, secondo me.

Notare poi una cosa: quando parlo di fobico medio (aspetti in comune a tutti i fobici) si rivolta mezza utenza dicendo che non esiste e che ognuno è diverso. E appopvo. Ma appena si parla di "normale" (cos ancor più generale e astratta secondo me) ecco che tutti hanno aspetti in comune e sono dei pecorai.

Anche le persone di tutti i giorni sono diverse. Tanti seguono il calcio, ma non tutti.

Ripeto solo che per avere la vita che si VUOLE non solo si deve sconfiggere la fs completamente, ma si deve anche passare al livello di pensiero superiore a quello della media delle persone. Bisogna imparare a essere leader di se stessi, a porsi obbiettivi di vita che non siano i classici che ci insegna la società. Una persona fobica, per quanto sarebbe mio piacere garantirle un tale salto, non può credere di ottenere grossi cambiamenti se prima non elimina la fs e allena un po'di social skills....tutto qui.


Quote:

Originariamente inviata da Suttree (Messaggio 1451102)
E se uno non sa cosa vuole:interrogativo:
Tutti lo danno per scontato..ma io non lo so cosa voglio:nonso:

Questo è un problema di un sacco di gente. Quando non sai quello che vuoi la vita diventa priva di significato. Troppo persone vengono plasmate dalla società per essere ingranaggi di sistemi messi in piedi da persone che avevano un obbiettivo. Troppi prendono per buono che 'si deve studiare e prendere bei voti, poi si deve andare a lavorare 8 ore al giorno per anni, si deve fare una famiglia, si deve morire".

Essero fobico ti da la possibilità di spezzare queste catene e di capire che la felicità è fare quello che si vuole nella vita, non quello che la società si aspetta facciamo. Tuttavia la presenza della fobia è un ostacolo a passare al livello di pensiero superiore e all'effettivo raggiungimento dei propri obbiettivi.

Suttree 06-02-2015 14:21

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
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Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1451127)



Questo è un problema di un sacco di gente. Quando non sai quello che vuoi la vita diventa priva di significato. Troppo persone vengono plasmate dalla società per essere ingranaggi di sistemi messi in piedi da persone che avevano un obbiettivo. Troppi prendono per buono che 'si deve studiare e prendere bei voti, poi si deve andare a lavorare 8 ore al giorno per anni, si deve fare una famiglia, si deve morire".

Essero fobico ti da la possibilità di spezzare queste catene e di capire che la felicità è fare quello che si vuole nella vita, non quello che la società si aspetta facciamo. Tuttavia la presenza della fobia è un ostacolo a passare al livello di pensiero superiore e all'effettivo raggiungimento dei propri obbiettivi.

Quello evidenziato in grassetto purtroppo prima o poi lo devono fare tutti:D
Comunque è vero..la mia vita infatti è priva di uno scopo e di significato..non avendo obiettivi, passioni o interessi particolari sono in una situazione di stallo:nonso:
L'unica cosa che so per certo è che vorrei trovare lavoro per poter andare a vivere da solo (però è un obiettivo temporaneo e certamente non una ragione di vita).

IO&EVELYN 06-02-2015 14:37

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
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Originariamente inviata da utopia? (Messaggio 1451107)
Volontà nelle grandi e nelle piccole cose. Nelle decisioni più e nelle meno importanti.
Se non sai cosa vuoi e la tua volontà non può agire nell'assoluto, fai almeno in modo che possa agire nell'immediato.
Agire senza influenze.


e ribadisco: se uno sa cosa vuole ma non potrà mai e poi mai ottenerlo perchè è impossibile?

utopia? 06-02-2015 14:47

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
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Originariamente inviata da IO&EVELYN (Messaggio 1451138)
e ribadisco: se uno sa cosa vuole ma non potrà mai e poi mai ottenerlo perchè è impossibile?

E io ribadisco, la volontà non è solo il raggiungimento dei propri grandi obiettivi, è anche gestione delle più piccole e più relativamente insignificanti cose.

Keith 06-02-2015 16:47

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
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Originariamente inviata da Suttree (Messaggio 1451102)
E se uno non sa cosa vuole:interrogativo:
Tutti lo danno per scontato..ma io non lo so cosa voglio:nonso:

Ma invece non è scontato proprio per niente!
Solo quando si ha chiaro l'obiettivo dinanzi a noi si può combattere per ottenerlo, il problema è che ogni scelta comporta dei compromessi duri da accettare, da qui nascono le indecisioni, oppure la poca grinta impiegata nel raggiungere gli obiettivi.

Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1451127)
No, attento. Nel momento in cui tu VUOI iscriverti a questo forum, DEVI anche rispettare le regole. L'idealizzazione di un mondo dove ognuno fa quello che vuole si chiama completa anarchia. Se vuoi vivere in un condominio, devi romperti le balle coi condomini. Se vuoi fare il medico, devi fare l'università. Se vuoi avere la ragazza, non è che puoi dirle "Ci vediamo quando lo voglio io". Stessa cosa per amici, ecc. Forse le cene coi colleghi sono le più evitabili, ma resta il fatto che scelto quello che vuoi fare/diventare non sei esente da obblighi.

Decidere cosa si vuole essere e fare è importantissimo, ma credere di non avere nessun obbligo verso gli altri è anarchia e asocialità, secondo me.

Grazie per avermi spiegato come si vive in società, io non lo sapevo! Ora che mi hai illuminato sono un uomo migliore :sarcastico:

Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1451127)
Essero fobico ti da la possibilità di spezzare queste catene e di capire che la felicità è fare quello che si vuole nella vita, non quello che la società si aspetta facciamo. Tuttavia la presenza della fobia è un ostacolo a passare al livello di pensiero superiore e all'effettivo raggiungimento dei propri obbiettivi.

La fobia sociale intesa non come disturbo fine a se stesso, ma come un qualcosa che ci aiuta a riflettere sulla strada da percorrere.. si, ci può stare. Vedi che se ti sforzi puoi dire anche cose sensate :ridacchiare:


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