Re: Asocialità scambiata per cinismo
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Originariamente inviata da Stefania90
(Messaggio 1403883)
Capita anche a me, l'estroverso non capisce il bisogno dell'introverso di prendersi del tempo e degli spazi per se e lo ritiene egoista e "cattivo" perché secondo la loro visione della vita chi non ama condividere più tempo e più cose possibili con l'altro è una persona cinica e fredda, siccome spesso noi introversi siamo ritirati e solitari appaiamo come persone che non vogliono o non hanno nulla da condividere. Invece l'introverso dentro di se ha un mondo di emozioni e sentimenti profondi, seppur spesso celati al resto del mondo, e una intensa volontà di condividerli, che magari molti estroversi non hanno
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Sull' intensa volontà di condividerli non ci metterei la mano sul fuoco, perché se poi effettivamente non vengono condivisi c'è conflitto, cioè c'è una parte che invece non vuole condividere, per i motivi più svariati.
Comunque ciò che non si manifesta all' esterno in alcun modo è sempre un qualcosa di molto dubbio: se insegnassi ad un pappagallo a ripetere “dentro di me ho un ricco mondo interiore, ma è celato”, poi dovrei anche credergli? :mrgreen:
Intendo dire che, se una cosa non si manifesta in nulla, si tratta di una ricchezza molto relativa ( perché sei solo tu ad auto-attribuirtela ), che, ad uno sguardo esterno davvero imparziale, potrebbe invece apparire non troppo dissimile dalle “futilità” delle modalità di espressione estroverse ( che anzi, quantomeno intrattengono).
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