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Re: come reagiscono i sociofobici a un lutto?
Nemosun hai delle firme bellissime
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Re: come reagiscono i sociofobici a un lutto?
Il lutto deve fare il suo corso, non c'è un caxxo da fare e, già è tanto riuscire a rimarginare la ferita, riuscendo a conviverci senza rimanere incastrati in una fase o saltando avanti ed indietro da una all'altra, a volte non ci si riesce mai. Tempo.
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Re: come reagiscono i sociofobici a un lutto?
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Re: come reagiscono i sociofobici a un lutto?
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Io comunque personalmente per credenze personali non vedo la morte come fine di tutto quindi a parte sentire un po´la mancanza delle persone scomparse non ne faccio una tragedia. Per dire la prima ragazza che ho baciato e´ morta giovanissima di malattia ma non ci penso praticamente mai. Credo solo per i genitori e mio fratello sarebbe diverso |
Re: come reagiscono i sociofobici a un lutto?
Qualche giorno fa é morta la moglie di un amico per una dannata malattia, la stessa che mi sta portando via mia mamma. Ho già vissuto dei lutti per la scomparsa di familiari ma questo mi sta distruggendo come mai avrei immaginato. Penso al bambino che ha lasciato e penso a quanto soffrirà senza la mamma, penso all'uomo che la amava che dovrà crescerlo da solo nel ricordo di lei e sto male. Tre giorni che piango per una persona che quasi non conoscevo... perché non riesco ad essere forte come gli altri?
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Re: come reagiscono i sociofobici a un lutto?
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Re: come reagiscono i sociofobici a un lutto?
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Reagisco come te (e così rispondo alla domanda del titolo) e dico che non mi riconosco in quel che ha scritto Tommyb. Ho smesso di andare ai funerali, l'ultimo a cui sono stato mi ha sconvolto: era di una mia zia che ho frequentato pochissimo nella mia vita, però... al funerale ero l'unico a piangere. Mi è venuto da pensare, in quell'occasione, che i credenti reagiscono meglio all'evento. Ma non è sempre così. Mi viene pure il magone a rileggere rds. |
Re: come reagiscono i sociofobici a un lutto?
Mantengo la solita impassibilità, a meno che non sia un parente stretto o un amico
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Re: come reagiscono i sociofobici a un lutto?
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Re: come reagiscono i sociofobici a un lutto?
purtroppo e' stata una brutta estate e di lutti ne ho avuti ben tre. cerco di apparire impassibile (e spendo grandi energie in questo), per esternare il dolore ritengo sia giusto andare ad isolarsi e non farsi assolutamente vedere (non voglio assolutamente essere diciamo compatito). non diro' di piu' per tutelare la mia privacy. purtroppo, forse come mi ha scritto un utente tempo fa in privato, non riesco a stare a mio agio nemmeno qui, ormai anche nel mondo virtuale mi comporto come nella vita reale e non c'e' piu' quella liberta' che c'era forse un tempo. il virtuale e' diventato troppo reale e forse non e' piu' virtuale per cui ho quasi la stessa difficolta' a spiegare questo concetto qui con un nick anonimo, a parte eccezioni e comunque in privato.
assolutamente non quotare |
Re: come reagiscono i sociofobici a un lutto?
Mi dispiace Mr Bean.
So che vuol dire avere tanti lutti in famiglia in un breve periodo. Condivido il desiderio di non esser compatito (che poi quella della gente è solo ipocrisia e pietismo da 4 soldi, non compassione nel senso originario del termine - cioè partecipazione alla sofferenza degli altri - ) |
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