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Re: La realtà è più bella della fantasia
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Re: La realtà è più bella della fantasia
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Secondo me è proporzionale alla quantità di disagi provocati dal mondo esterno...che di certo, in tal senso, non si risparmia |
Re: La realtà è più bella della fantasia
Forse con fantasia intendevi "seghe mentali"?
Il problema è che bisogna rielaborare le esperienze che hanno portato all'inseguimento di queste fantasie e spesso ci si ritrova senza mezzi per farlo. Quote:
La mente è sopravvalutata. |
Re: La realtà è più bella della fantasia
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L'autostima nasce da cose concrete e si logora invece di fronte all'idea di perfezione, certamente passa per un'accettazione della propria persona, della propria diversità/unicità. Cerchiamo però di non incorrere nell'errore di pensare che l'accettazione di se stessi equivalga ad immobilismo, a mollare qualsiasi tentativo di cercare un miglioramento della propria interiorità, in questo penso consista secondo me la differenza tra il termine "accettazione" e "rassegnazione"........ p.s. queste cose che scrivo non vogliono certo essere un insegnamento a nessuno, le scrivo prima di tutto a "me stesso", perché so benissimo quanto sia difficile liberarsi di questi pensieri, ci combatto ogni giorno e ne esco spesso male..... |
Re: La realtà è più bella della fantasia
C'è differenza tra aspirare al meglio e voler raggiungere nella vita una perfezione che può appartenere solo al mondo delle idee.
Il perfezionismo mi ha segato le gambe sin troppe volte. |
Re: La realtà è più bella della fantasia
La perfezione ,secondo me, è solo un'idea che paralizza,alla fine non fai altro che rimandare rimandare e della vita non te rimane un caxxo.
*A parte che, almeno io, non saprei definire la perfezione in nessun ambito. |
Re: La realtà è più bella della fantasia
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Re: La realtà è più bella della fantasia
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Sembra una contraddizione che dall'accettazione (piuttosto che dall'insoddisfazione) scaturisca la voglia di migliorarsi. Però io vedo bene quanta sia la differenza tra voler cambiare perché voglio stare meglio e voler cambiare perché non mi vado bene. |
Re: La realtà è più bella della fantasia
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Chi riesce ad accettarsi per quello che è sicuramente vive meglio..purtroppo io non ci riesco..forse perché per un certo periodo mi sono illuso di poter far parte di quell'"elìte":miodio:. Io spero che si arrivi a una sorta di "geniocrazia" http://geniocrazia.org/news.php Non sopporto il vedere eletti personaggi che hanno come unica capacità quella di attirare masse di gente (facendo demagogia spicciola) e che alla fine non combinano nulla di buono. |
Re: La realtà è più bella della fantasia
Che poi ce son invecchiato inseguendo un 'idea astratta di me o un 'ipotesi di miglioramento in una direzione piuttosto che un'altra,senza capire che le possibile esperienze,i possibili amori e amicizie,le corse da acido muriatico nella vene,il lutto dell'errore mi avrebbero potuto dirigere meglio che non una piccola e insulsa testolina boriosa che seduta pensava di sapere:nulla in realtà. Dobbiamo assolutamente essere meno profetici e pretenziosamente titanici rispetto al mondo,tutto è indissolubilmente legato a noi e noi ad esso ci leghiamo.
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Re: La realtà è più bella della fantasia
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Re: La realtà è più bella della fantasia
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Per quanto mi riguarda la realtà non è più bella della fantasia, né viceversa la fantasia è più bella della realtà; il primo è un luogo che preso da solo è patologia, ombre e inconsistenza, mentre la seconda emerge come realtà ideale e realtà fisica, presupponendo quindi anche la mente. La domanda dunque dopo questa divagazione è: perché ci si dovrebbe accettare? Voi accettate tutto nella vita? I soprusi li accettate? E le persone fastidiose? Un cibo che non vi piace lo accettate e lo mangiate o potendo scegliere lo rifiutate? Ecco il punto: potendo scegliere. Qui non c'è nessuna scelta, si è costretti ad accettarsi perché l'alternativa è morire o distruggersi consapevolmente. Per me non può esserci serenità se la questione viene posta nei termini di "accettati perché sei obbligato, altrimenti soffrirai e morirai". E' una situazione lacerante che posta in un'ottica più generale di vita oggettivamente senza senso, legittima entrambe le conclusioni. Per quanto mi riguarda quindi, se non è chiaro, come è legittimo coltivare e prendersi cura di qualcosa a cui si tiene, è legittimo rifiutare e distruggerne una a cui non si tiene. |
Re: La realtà è più bella della fantasia
Al momento per me è il contrario: nella fantasia posso "comandare" il mio mondo e niente andrà storto, anche se sono consapevole che nella realtà sarebbe tutto diverso. Ma meglio di niente... se vivessi continuamente nella mia realtà, fatta di rifiuti e fallimenti, come adesso per dire, forse ne morirei. Quindi un po' di fantasticherie non guastano dai, basta essere consapevoli che sono per soffrire di meno.
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Re: La realtà è più bella della fantasia
Sarebbe già un passo importante riuscire a distinguere realmente la realtà dalla fantasia :D
Comunque io più che di accettarsi, parlerei di conoscersi profondamente e già questo è molto difficile. Forse perchè non si ha la forza di guardare con la massima sincerità e obbiettività, di approfondire la conoscenza della propria realtà? Ecco, forse 'accettare' nel senso di non scappare davanti a certe porte che possono aprirsi e al di là delle quali può nascondersi qualsiasi cosa. Comunque forse anche fare troppe indagini su se stessi potrebbe non portare agli esiti desiderati. |
Re: La realtà è più bella della fantasia
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Come ho scritto anche altrove sull'argomento, perché mi riguarda(va?) in prima persona, la ricerca della perfezione genera una tensione negativa poiché ciò che si realizza non sarà mai al livello di ciò che si sarebbe potuto realizzare. Ed è questo che provoca l'auto svalutazione. Le conseguenze possono anche essere drammatiche: si arriva addirittura a sentirsi in colpa per non essere stati in grado di fornire la prestazione adeguata (alla perfezione ideale) che porta alla paura costante del fallimento e del giudizio sociale negativo. Spesso ciò non ha riscontro reale, perché il perfezionista proprio a causa del suo maniacale senso del dovere e del lavoro raggiunge livelli di efficienza molto alti anche rispetto alla media. Le conferme sociali, lavorative o che riguardano lo studio arrivano (o sono arrivate) eccome, ma c'è qualcosa di intimamente radicato in lui che continua a rifiutarle, a non accettarle perché convinto di non aver dato quello che doveva. Il suo "limite" non viene vissuto come il suo massimo valore espresso, ma come il suo costante disvalore. Ma è ovvio che in qualsiasi circostanza l'asticella di questo "limite" verrà alzata per non essere mai raggiunta... Inutile dire che questo circolo vizioso è pericoloso e massacrante. |
Re: La realtà è più bella della fantasia
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Mi ci sono voluti solo 25 anni di vita per capirlo. |
Re: La realtà è più bella della fantasia
Per fortuna esiste la fantasia .
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Re: La realtà è più bella della fantasia
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ma il lasciarsi andare all'imperfezione non genera la giusta tensione per migliorarsi, come se ne esce? |
Re: La realtà è più bella della fantasia
banalmente, dipende dalla realtà e dipende dalla fantasia :nonso:
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Re: La realtà è più bella della fantasia
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