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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Ti capisco, io però trovo molto più brutte e limitanti le mancate esperienze piuttosto che il tempo perso. Anni interi trascorsi senza fare le normali esperienze che fanno tutti ti segnano molto. Invece di accumulare esperienze accumuli inesperienza.
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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Correnti, l'unico vero mito è che "l'adolescenza è un periodo difficile per tutti". COL CAZZO.
Quelli che hanno VERAMENTE problemi siamo noi che abbiamo carenze, lacune ed esperienze cruciali mancate. I problemi dell'adolescente medio sono: "la mia fidanzatina del cazzo mi ha lasciato, ho preso un brutto voto a scuola, mi sono ubriacato a una festa ho fatto un casino e ora i miei si incazzeranno perchè dovranno pagare i danni, la mia ragazza non mi vuole fare le pompe"....ecc. Queste sono le cose che l'adolescente medio prova. E non sono problemi ma semplici stronzatine del cazzo che, dal momento che i ragazzi in questione non hanno problemi seri, vedono come "disastri" e "problemi". Ma in realtà sono delle ridicole banalità che capitano a tutti. Loro non sono ne i primi ne gli ultimi. Si lamentano che il/la ragazzo/a li ha lasciati?? Provino ad arrivare a più di 20 anni senza aver mai baciato nessuno, vedremo se lo trovano ancora tragico. Di nuovo: Questo è il vero luogo comune, la vera stronzata. Che l'adolescenza è un periodo difficile in generale per tutti. Ripeto, ci sono i problemi normali e banalissimi che tutti hanno, e poi ci sono quel tipo di problemi che NON DOVRESTI AVERE, ovvero i nostri. La differenza tra i due? I primi sono problemi solo al momento, quando si cresce e li si pensa, li si vede solo come stronzatine e ci si accorge che in realtà non erano altro che cose normali che si affrontano crescendo, e quindi svaniscono senza lasciar tracci. I secondi, i nostri, invece, sono problemi non naturali, sono delle disgrazie che non avremmo dovuto avere e che servono solo a mandarci in pezzi. E noi possiamo superarli o no. Ma quando in futuro ci ripenseremo, continueranno a essere i problemi che erano quando li abbiamo affrontati e non diremo mai cose come "beh, è stata una cosa normale, problemi che hanno tutti crescendo" NO. Diremo "sono contento di averli superati ma mi porto ancora il peso e le ferite, perchè non si tratta di cose che hanno tutti, o di cose normali che appartengono al processo della crescita". OK?? |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Pare che le uniche esperienze degne di nota siano solo quelle " positive" e che solo queste portino alla giusta crescita dell'individuo. A me invece pare ben evidente che sono principalmente le esperienze negative ed i problemi, dopo essere stati affrontati e superati, a formare una persona. Certo, non sono auspicabili, ma spesso ripensando ad eventi passati anche molto spiacevoli trovo impossibile non riconoscerne l'utilità nel definire la mia individualità ed il mio carattere - nel bene e nel male. Ed assolutamente non metterei la mano sul fuoco dicendo che sarebbe stato meglio avere solo problemi normali e banali ( per usare la tua definizione). Sicuramente non ha senso prendersela con altri che vivono situazioni (apparentemente ?) più felici della nostra; ancor meno ne ha cercare il paragone fra la tua vita e quella degli altri. Specialmente quando li critichi e disprezzi duramente ma poi sembra che tu nutra il desiderio di poter essere come loro, leggendo fra le righe. Singolare come chi ha problemi debba sentirsi in obbligo di fare confronti con la vita delle "persone normali". Scommetto che il fenomeno contrario non si verifica così spesso. Vivi pensando a risolvere i tuoi problemi e cercando di cambiare ciò che non ti piace, non con il peso di doverti confrontare con le vite altrui e quindi di dover recuperare per non rimanere indietro nella corsa. |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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E se ti perdi le tue uniche occasioni? |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Seth, dal modo in cui ragioni si ha l'impressione che tu abbia un carattere piuttosto egocentrico. Dico questo per due ragioni.
Per prima cosa, non riesci a renderti conto che la gravità dei problemi non ha una scala di misurazione assoluta, ma dipende da come ciascuno li vive. La stesso evento o situazione possono essere vissuti con indifferenza da qualcuno e in maniera drammatica da qualcun altro. Per esempio, una relazione sentimentale interrotta può essere percepita come un dolore lieve e superabile da alcune persone, ma in una minoranza di casi può rappresentare un evento così devastante da portare al suicidio. Dipende dai nostri trascorsi, dalla nostra sensibilità, dalle nostre credenze, dalle nostre aspettative nei confronti di quel determinato ambito della vita, dalla quantità di energie che abbiamo investito in esso, ecc. È per questo che non ha nessun senso parlare di problemi "veri" e "finti". I problemi e il malessere che ne deriva sono soggettivi. Agli occhi di qualcun altro i tuoi problemi potrebbero sembrare ridicoli, perché egli ha difficoltà di altro tipo che reputa più gravi e meno risolubili. Penso ad esempio a chi ha vissuto nell'infanzia situazioni oggettivamente traumatiche come abusi, malattie incurabili, povertà estrema, malnutrizione, il dramma della guerra. Ragionando come ragioni tu, essi sarebbero autorizzati a bollare il tuo problema (non aver mai baciato a 20 anni) come "stronzatina del cazzo". Un malato oncologico potrebbe dirti: "prova ad avere il cancro, vediamo se reputi ancora tragico il tuo problema". Non mi sembra corretto nei tuoi confronti. Lo so che ciascuno tende ad elevare i propri problemi al di sopra di quelli degli altri, ma dobbiamo imparare a non sminuire le situazioni di difficoltà diverse dalle nostre solo perché non siamo in grado di capirle. In secondo luogo, credi di conoscere quello che pensano tutti gli altri adolescenti. Cosa ti fa pensare che la vita della maggior parte dei giovani sia così "spensierata"? Conosci i trascorsi di ciascuno di loro? Conosci la loro vita psichica e le loro emozioni profonde per poter affermare con certezza che il massimo dei loro problemi sia la ragazza che non fa i pompini? Credo proprio di no. Al massimo, TI ILLUDI di conoscerli. Detto questo, concordo con il commento e i consigli di The_Sleeper, a aggiungo che sminuire le problematiche degli altri non ti aiuta in nessun modo a venir a capo dei tuoi disagi. |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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A che pro fare un confronto fra diverse persone con diverso carattere e diversi problemi ? Ciascun percorso è individuale e lo scopo ultimo non è mettere un segno di spunta a una checklist ma piuttosto migliorarsi e ricercare la propria idea di felicità - IMHO. La competizione in quest'ambito è per me un nonsense e solo dannosa. In palestra non mi pare diano a tutti gli stessi esercizi o le stesse diete no, per dire ? Ciascuna persona ha il suo percorso di maturazione personale; la maturità e l'età non avanzano di pari passo per tutti e sicuramente non sono legate al concetto di esperienze standardizzate da raggiungere. Come dici tu le occasioni capitano ad ogni età e vanno sapute cogliere, ma ciò non nega il fatto che anche non coglierle sia comunque un'esperienza. Se poi siano le uniche o meno, e se il coglierle/non coglierle possa cambiare la vita in meglio od in peggio diviene esclusivamente un giudizio dato col senno di poi. @ Correnti : concordo pure io coi tuoi ultimi 2 post e in buona parte col primo |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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