Re: Depression Quest
 

Hai ragione ma non è comunque facile, perché se non si fanno le scelte giuste a livello sociale, il gioco arriva a quel punto con il personaggio senza motivazione e quindi, anche volendo, non si possono più scegliere certe opzioni perché le si ritrovano tutte tagliate :)

E sono convinto che tra le scelte giuste ci sia anche il capire quando non parlare, ad esempio.

Re: Depression Quest
 

Finito. Ho perso tutto. E ho pure pianto in certi punti. Devo preoccuparmi :interrogativo:
Devo dire che è fatto bene per lo scopo prefissato.

Re: Depression Quest
 

Ah, quindi i finali non sono solo due (perdere tutto oppure guarire), ma ce ne sono anche altri di "intermedi"?

Il mio finale ha lasciato un po' di cose in sospeso, diciamo, e sinceramente pensavo di poter andare avanti ancora.
Sono giunta io alla conclusione di avergli fatto perdere tutto.

È stato lasciato dalla fidanzata; il lavoro lo ha ancora, ma ormai è solo un peso, fa sempre più fatica ad andare avanti e a concentrarsi ed è prossimo al licenziamento, dato che il capo ha notato un notevole calo nel rendimento; le amicizie si sono deteriorate moltissimo, tiene tutti abbastanza a distanza perché ha paura di confidarsi e non vuole che lo vedano per com'è realmente. Pur non volendo perderli non riesce a lasciarsi andare, e ovviamente i rapporti ne risentono.
Poi ci sono i continui confronti che fa tra la sua vita e quella del fratello, che lo fanno sentire ancora più patetico e senza valore.

In pratica si sente sconfitto su ogni fronte, sente di essere una persona completamente diversa da quella che era qualche mese prima, non ha più obiettivi e speranze per il futuro.


Proverò a rifarlo tra un po' di tempo, scegliendo ancora le opzioni che più mi rispecchieranno, e magari arriverò ad un finale diverso.

Anch'io ho quasi pianto in alcuni punti... :miodio:

Re: Depression Quest
 

ha ottenuto la pubblicazione su steam solo perché l'autrice è andata a letto con vari giornalisti di settore in cambio di favori e ha capitalizzato sul suo status di presunta vittima dei nerd maschi cattivoni e misogini. da lì è nata la vicenda nota come gamergate, protesta contro la corruzione nel modo dell'editoria videoludica. i giornalisti hanno tentato di sviare le critiche accusando i supporter della campagna gamergate di essere dei porci sciovinisti, fallocrati e razzisti ma basta dare una breve occhiata alle fonti imparziali per capire come stanno veramente le cose e nella fattispecie rendersi conto che i giornalisti sono corrotti fino al midollo.