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Re: Timidezza OFF/ON per lingua straniera
Non sono contraria al doppiaggio, basta che sia fatto da professionisti (in Italia abbiamo i migliori) e non da vipsss cazzari che doppiano i cartoni animati quando non sanno fare nemmeno il loro lavoro...
Kubrik lo curava personalmente. Woody Allen quando è morto Oreste Lionello ha detto che il suo doppiaggio migliorava la sua recitazione. Muccino tra i """registi""" (tra mille virgolette) è contrario al doppiaggio, forse perché servirebbe a lui per capire quello che dice :interrogativo: Ritornando IT: anch'io mi faccio mille blocchi per parlare le lingue straniere tranne in casi di emergenza come quella volta in Francia quando ho incarnato un marmocchio che molestava le anatre al laghetto. |
Re: Timidezza OFF/ON per lingua straniera
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Re: Timidezza OFF/ON per lingua straniera
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Con un'unica, fondamentale differenza: mentre proseguire nell'impiego del doppiaggio in italiano non toglierebbe il gusto a chi, come te, preferisce gustarsi il prodotto in lingua originale, al contrario se si eliminasse il doppiaggio come dici tu ciò rappresenterebbe un danno ed una privazione di libertà per chi invece mostra di apprezzare il lavoro dei doppiatori nostrani. La regola della reciprocità è importante, bisogna sempre tenerla da conto. Quote:
Ben altra cosa, piuttosto, è far notare come l'evoluzione linguistica del Paese mostri ancora numerose falle che richiedono di essere colmate. E la terapia d'urto non necessariamente è quella migliore per procedere su questa via (anzi, raramente dimostra di esserlo). Quote:
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Re: Timidezza OFF/ON per lingua straniera
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Tu hai scritto qualcosa riassumibile nell'asserzione che il doppiaggio possa arginare l'egemonia culturale di matrice anglosassone: bene io mi chiedo se questa colonizzazione culturale non sia "scongiurabile" promuovendo i prodotti locali o di provenienza non anglosassone. Si arginerebbe questa cosiddetta egemonia culturale presentando determinati prodotti nella propria lingua? Mi sembra deboluccia come contromisura... |
Re: Timidezza OFF/ON per lingua straniera
il doppiaggio è come una barriera di vetro che impedisce di sentire un film... una tradizione barbara-
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Re: Timidezza OFF/ON per lingua straniera
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Se una comunità è malata e non ha nessuna voglia di prendere coscienza dei propri problemi e affrontarli ho paura che ci sia poco da fare. Basta vedere come va in politica e tenere conto che l'arretratezza culturale ne è causa e conseguenza. A meno che qualcuno abbia capacità e coraggio di imporre scelte simili a quelle del politecnico, ma il pubblico le accetterebbe? Io ho paura di no, e il discorso si sposta dalla giustizia in senso astratto (i.e., non è "giusto" che vada così) a quello che molto più biecamente la gente vuole fare del proprio cervello. |
Re: Timidezza OFF/ON per lingua straniera
Io son ormai abbastanza contraria al doppiaggio.
A parte che il doppiaggio italiano era magnifico un tempo, quando se lo gestivano amendola e le izzo ad esempio. Ora di buono chi c'è? il migliore credo sia oddio mi sfugge il nome, il baffone di boris :mrgreen:. Ma mi capita molto più spesso di prima di sentir doppiaggi fatti male, monocordi, inadatti ai personaggi, insomma, c'è più approsimazione rispetto a un tempo. Poi una cosa che non sopporto è il non limitarsi a doppiare, ma cambiare proprio le storie. Cioè a parte il cambiar titoli dei film che trovo una tradizione davvero pecorara ed ignorante ( che cazzo, Eternal sunshine of a spotless mind me lo trasformi in se mi lasci ti cancello, sei davvero un idiota ), ma proprio cambiare le storie? tutto perchè il pubblico italiano vuole le cose facili a cui potersi affezionare, ma casi come La tata che la mia generazione è cresciuta pensando fosse italiana nata in ciociaria e invece quella era ebrea e con l'italia non c'entrava un cazzo. Cioè è intollerabile cambiar nazionalità a un personaggio perchè :"facciamola italiana che così l'italiota lo guarda più facilmente!". E i casi sono milioni, che capisco l'adattamento al doppiaggio, ma questo è proprio cambiar la storia. Allo stesso modo, avrei preferito in italia non fosse proprio esistito il doppiaggio. Io da quando ho scoperto i sottotitoli e la visione dei film in lingua originale ho trovato un mondo nuovo. Ho apprezzato maggior mente la recitazione degli attori, ho migliorato il mio inglese, etc. Ammetto però che vedere e leggere contemporaneamente non è da tutti. In questo sono fortunata, leggo alla velocità della luce e riesco quindi a guardare ogni singolo fotogramma un secondo dopo aver letto le battute sottotitolate. Ma immagino sia difficile per molte persone. |
Re: Timidezza OFF/ON per lingua straniera
non condivido affatto guardare un film ben doppiato
(e i ns doppiatori sono fantastici ) è molto più gradevole di vedere uno in lingua originale coi sottotitoli , dovrebbero dare la possibilità a quei pochi che lo vogliono di 'gustarsi ' un film in lingua , sono gli altri paesi che sbagliano , e poi c'è una grande maggioranza di persone che le lingue non le conoscono ..si devono sorbire un film in lingua originale naaaaaa! |
Re: Timidezza OFF/ON per lingua straniera
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Questi dati, ammesso che siano veritieri (voglio fidarmi anche se, sai com'è, aiuterebbe non poco la credibilità del discorso specificare la fonte cui si è fatto riferimento), non possono che riguardare il livello di alfabetizzazione relativo alla lingua italiana, mentre la questione del doppiaggio investe evidentemente il grado di comprensione di lingue diverse da quella nazionale. Per cui, di cosa stai parlando? Quote:
Sono espressioni che lasciano ben poco spazio al dubbio per quanto riguarda il rigore e l'intento soffocante della posizione dispregiativa da te sostenuta nei confronti di un fenomeno che a te personalmente potrà anche non piacere (e hai tutto il diritto di non fartelo piacere, se non ti aggrada), ma che non per questo merita di nel vedersi gettare addosso chili di sterco indistintamente (finendo bollato in blocco come "aberrazione") né tantomeno di essere represso a detrimento di chi invece per motivi diversi riesce ad apprezzarlo. Tanto più che mentre il mantenimento del doppiaggio nulla toglierebbe a chi preferisce godersi i film in lingua originale, al contrario un "cambio di rotta culturale" (meglio sorvolare sull'utilizzo di questa espressione a tal punto vaga e fumosa da meritarsi di venire utilizzata in un qualsiasi spot elettorale) nei termini e nel tono da te proposti finirebbe inesorabilmente col togliere molto (se non tutto) alla libertà e al piacere di chi la pensa in maniera differente. Ribadisco che la regola del rispetto e della libertà reciproci è f-o-n-d-a-m-e-n-t-a-l-e. Non si può pretendere che gli altri rispettino le proprie posizioni se si trattano in maniera superficiale e irriguardosa quelle altrui. Poi è ovvio, se il senso del discorso è solo quello di fare clamore e attirare attenzione sparando la solita "mattata a là mattli", allora la storia è decisamente un'altra... Quote:
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