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alessietto 15-03-2014 14:31

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Quote:

Originariamente inviata da QuantumGravity (Messaggio 1251844)
Ispirato da questo post

Secondo voi "come avviene il cambiamento?" In che modo devono essere assimilate le informazioni al fine di integrarle in noi, nelle strutture più profonde, si da renderle utilizzabili concretamente nei comportamenti, nella dinamica dei pensieri, in modo automatico, senza mediazioni, senza ricerche mnemoniche? Perché il fatto di essere a conoscenza di una particolare cosa, non implica anche il fatto di "possederla" realmente, di poterla cioè sfruttare direttamente? Quando leggo un libro in cui magari c'è un particolare passo significativo che riesce a rivelarmi qualcosa di essenziale e riesco a coglierlo, lo sento fisicamente e credo di introiettarlo, in realtà questa "apertura" :interrogativo: non dura molto tempo e si dissolve presto proseguendo nella lettura, dando l'impressione di aver già dimenticato. L'esempio degli effetti del fuoco dovrebbe chiarire; cioè se non conoscessi questo fenomeno è più facile che il mio atteggiamento nei suoi confronti, il cambiamento, si produca in me dopo averne letto le proprietà o invece dopo aver vissuto l'esperienza diretta del dolore della fiamma sulla pelle, per capire che brucia?

Ti dico una cosa che disse il mio maestro anni fa: puoi leggere tutti i libri sul karate del mondo, ma il karate si impara facendolo. Si applica anche all'automiglioramento...

Un libro da solo non ti da nulla, se vuoi portare qualcosa del libro nella tua vita, se vuoi farlo tuo, devi FARE. Leggere e pensarci sopra non basta

QuantumGravity 15-03-2014 14:37

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Quote:

Originariamente inviata da alessietto (Messaggio 1252583)
Ti dico una cosa che disse il mio maestro anni fa: puoi leggere tutti i libri sul karate del mondo, ma il karate si impara facendolo. Si applica anche all'automiglioramento...

Un libro da solo non ti da nulla, se vuoi portare qualcosa del libro nella tua vita, se vuoi farlo tuo, devi FARE. Leggere e pensarci sopra non basta

Vero, però, quando si tratta di comportamenti, di idee radicate, la cosa è molto più complessa. Non è un esercizio fisico per cui ovviamente devi allenarti in specifici movimenti per svolgerlo in modo impeccabile, qui si parla di qualcosa che non si vede, che comprende il tuo essere, le fondamenta dei tuoi ragionamenti e delle valutazioni sul mondo

Dedalus 15-03-2014 14:39

Re: Come si produce il cambiamento?
 
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Originariamente inviata da QuantumGravity (Messaggio 1252576)
Cioè non possiamo cambiare a prescindere da ciò che ci accade intorno?

Questa è esattamente la pretesa di ogni romanticismo, acuita dalla vulgata nietzschiana che ci circonda: il mondo è un oggetto inerte a cui io impongo la mia legge, che trova il suo criterio in se stessa, al di là del bene e del male (al di fuori cioè di ogni possibilità di giudizio).
È il genio romantico, la vita come occasione estetica.

Auguri.

QuantumGravity 15-03-2014 14:48

Re: Come si produce il cambiamento?
 
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Originariamente inviata da Dedalus (Messaggio 1252587)
Questa è esattamente la pretesa di ogni romanticismo, acuita dalla vulgata nietzschiana che ci circonda: il mondo è un oggetto inerte a cui io impongo la mia legge, che trova il suo criterio in se stessa, al di là del bene e del male (al di fuori cioè di ogni possibilità di giudizio).
È il genio romantico, la vita come occasione estetica.

Auguri.

Ma io sono pronto a mettere di nuovo tutto in discussione, come ho detto, non sono attaccato alle mie idee, non voglio imporre nessuna legge a nessuno, ci mancherebbe altro. Non vorrei proprio che la mia vita fosse un orpello, un occultamento di qualcosa di più essenziale

Dedalus 15-03-2014 14:51

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Ma io ho risposto solo a quella frase. Perché il punto è che si imposta il cambiamento come una produzione individuale.

Noriko 15-03-2014 14:53

Re: Come si produce il cambiamento?
 
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Originariamente inviata da QuantumGravity (Messaggio 1252589)
Ma io sono pronto a mettere di nuovo tutto in discussione, come ho detto, non sono attaccato alle mie idee, non voglio imporre nessuna legge a nessuno, ci mancherebbe altro. Non vorrei proprio che la mia vita fosse un orpello, un occultamento di qualcosa di più essenziale

:bene:

Forse è proprio questo che produce cambiamento cioè la nostra plasticità mentale.

QuantumGravity 15-03-2014 14:56

Re: Come si produce il cambiamento?
 
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Originariamente inviata da Dedalus (Messaggio 1252591)
Ma io ho risposto solo a quella frase. Perché il punto è che si imposta il cambiamento come una produzione individuale.

Capito. Comunque questa impostazione su cosa si fonda? Una determinata conoscenza che io potrei avere mi ha portato a queste considerazioni, che mi pare di capire non condividi, come faccio a cambiare? A impostare il cambiamento come una produzione non individuale? Come mi porterò in questa direzione?

QuantumGravity 15-03-2014 15:05

Re: Come si produce il cambiamento?
 
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Originariamente inviata da Noriko (Messaggio 1252593)
:bene:

Forse è proprio questo che produce cambiamento cioè la nostra plasticità mentale.

Sicuramente questo aiuta; ma poi bisogna un attimo mettere dei paletti, dei punti fermi, altrimenti è un continuo ondeggiare, senza mai arrivare a nulla, è un muoversi a casaccio. La mente non può sopportare l'incertezza continua

Dedalus 15-03-2014 15:07

Re: Come si produce il cambiamento?
 
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Originariamente inviata da QuantumGravity (Messaggio 1252595)
mi pare di capire non condividi

Non è che non condivido: mi è indifferente.

Nel regime della potenza l'unica discriminante è l'acquisire potere, ovvero poter mettere quel che voglio (che preferisco) al posto della cosa che mi ostacola.
Chi non può si interroga su come poter potere.
Le varie forme di Tcc ad esempio non dicono altro che “tu puoi”.

Quando chiedi “come faccio a cambiare?”, anche tu vuoi il poter potere.
E si ritorna così alla casella produzione individuale.

QuantumGravity 15-03-2014 15:14

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Non credo di aver capito; mo' devo staccare, me lo rileggo dopo con calma

Weltschmerz 15-03-2014 15:52

Re: Come si produce il cambiamento?
 
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Originariamente inviata da QuantumGravity (Messaggio 1252576)
Questo anche è molto importante; il piano emotivo è forse quello su cui è più facile condizionare una persona.

Beh sì, purtroppo si possono fare tutte le analisi e trovare i motivi, ma se le emozioni non tengono il passo è inutile.
Almeno per me è stato così :bene:

Kody 15-03-2014 16:14

Re: Come si produce il cambiamento?
 
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Originariamente inviata da QuantumGravity (Messaggio 1252586)
Vero, però, quando si tratta di comportamenti, di idee radicate, la cosa è molto più complessa. Non è un esercizio fisico per cui ovviamente devi allenarti in specifici movimenti per svolgerlo in modo impeccabile, qui si parla di qualcosa che non si vede, che comprende il tuo essere, le fondamenta dei tuoi ragionamenti e delle valutazioni sul mondo

Fare un determinato esercizio di automiglioramento può andare a condizionare il cervello in modo tale che sostituisca il vecchio pensiero/modo di comportarti con quello nuovo su cui stavi esercitandoti.

Jointman 15-03-2014 21:39

Re: Come si produce il cambiamento?
 
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Originariamente inviata da QuantumGravity (Messaggio 1252185)
Hai perfettamente ragione, ma per fare questo cambio di punto di vista, quali condizioni sono necessarie, cosa succede veramente in quei momenti nella mente? E' quello che vorrei sapere. Uno è così e così, un momento dopo ha un'intuizione e puff cambia atteggiamento? Queste cose dipendono secondo me da strutture molto profonde, inaccessibili alla ragione; forse esistono tecniche particolari, magari l'ipnosi, in grado di rimuovere, come fosse un bisturi mentale, anni e anni di comportamenti disfunzionali.

Per me l'arma migliore è la meditazione, lo studio e la pratica costanti, ma per fare questo passo c'è bisogno di una spinta, di una voglia di ampliare consapevolezza che può essere solo tua e venire solo da te, nessuno deve convincerti. Quando dici che è inaccessibile alla ragione hai perfettamente colto il punto, anzi nel caso specifico di chi ha fobie il cambiamento si deve avere ancora prima che il "ragionamento"/associazione/lavoro mentale di qualsiasi tipo si attivi. Quindi spegnere tutto quel caos di pensieri disfunzionali, in quei momenti in realtà nella mente deve succedere il MENO possibile!

QuantumGravity 15-03-2014 21:51

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1252668)
Fare un determinato esercizio di automiglioramento può andare a condizionare il cervello in modo tale che sostituisca il vecchio pensiero/modo di comportarti con quello nuovo su cui stavi esercitandoti.

Mi fai un esempio di "esercizio di automiglioramento", per capire cosa intendi. Comunque ricordo che nel libro "come smette di farsi le seghe mentali" si faceva riferimento a dei mantra da ripetere, non mi ricordo più per cosa, forse per combattere i pensieri ossessivi o l'ansia. Chissà se funziona davvero, se ripetere una particolare parola, o una frase significativa, abbia un tale potere

Quote:

Originariamente inviata da Jointman (Messaggio 1252963)
Per me l'arma migliore è la meditazione, lo studio e la pratica costanti, ma per fare questo passo c'è bisogno di una spinta, di una voglia di ampliare consapevolezza che può essere solo tua e venire solo da te, nessuno deve convincerti. Quando dici che è inaccessibile alla ragione hai perfettamente colto il punto, anzi nel caso specifico di chi ha fobie il cambiamento si deve avere ancora prima che il "ragionamento"/associazione/lavoro mentale di qualsiasi tipo si attivi. Quindi spegnere tutto quel caos di pensieri disfunzionali, in quei momenti in realtà nella mente deve succedere il MENO possibile!

Anche io sto provando la meditazione da qualche mese e devo dire che a livello fisico qualche cosa la sento muovere, non ho quasi più la tachicardia e anche il sonno è meno agitato, però per quanto riguarda il pensiero, non ho capito come dovrebbe agire questa pratica, forse sono io che non la applico nel modo giusto

Kody 16-03-2014 04:55

Re: Come si produce il cambiamento?
 
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Originariamente inviata da QuantumGravity (Messaggio 1252977)
Mi fai un esempio di "esercizio di automiglioramento", per capire cosa intendi. Comunque ricordo che nel libro "come smette di farsi le seghe mentali" si faceva riferimento a dei mantra da ripetere, non mi ricordo più per cosa, forse per combattere i pensieri ossessivi o l'ansia. Chissà se funziona davvero, se ripetere una particolare parola, o una frase significativa, abbia un tale potere

Nota 1 cosa molto semplice. Ci sono un sacco di persone che si sono AUTO-convinte che le donne vadano solo con gli stronzi oppure che la società faccia schifo. Come mai? Perchè se lo ripetono più e più volte.
Se funziona l'autoconvincimento negativo, funziona anche quello positivo e senza dubbio sai quale dei due sarebbe meglio usare.

Ci sono tanti esercizi di miglioramento, da quelli in cui devi agire a quelli in cui devi ascoltare e basta.
Tra quelli da "fare", il classico è l'esercizio in cui devi fare una lista delle cose che vorresti fare ed ordinarle per difficoltà, per poi eseguire la più semplice e via via le successive. Questo porta all'uscita dalla propria zona di comfort e ad aumento di autostima. Da notare che "fare" uno degli obbiettivi posti non significa "fallirlo", ma provare finchè non è completato.
Nell'ambito della PNL trovi anche esercizi audio da ascoltare. Uno che mi ha fatto veramente bene è un esercizio di "mindfulness" in cui vai a portare l'attenzione alle parti del corpo e questo provoca, in circa due mesi di ascolto tutti i giorni, un notevole aumento della concentrazione sul presente ed una drastica diminuzione del tempo che si passa nelle seghe mentali, in altre parole ci si comincia a "svegliare".

Moonwatcher 16-03-2014 13:11

Re: Come si produce il cambiamento?
 
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Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1253129)
Nota 1 cosa molto semplice. Ci sono un sacco di persone che si sono AUTO-convinte che le donne vadano solo con gli stronzi oppure che la società faccia schifo. Come mai? Perchè se lo ripetono più e più volte.
Se funziona l'autoconvincimento negativo, funziona anche quello positivo e senza dubbio sai quale dei due sarebbe meglio usare.

Non solo perché se lo ripetono ma soprattutto perché concentrano la propria attenzione solo su quei casi (che sicuramente esistono), oppure se ne inventano altri di sana pianta per corroborare la propria (rassicurante) teoria ("non dipende da me ma dal mondo cattivo"). Ripetersi qualcosa di positivo non avrebbe alcun risultato se non fosse preceduto da un profondo convincimento interiore.

barclay 16-03-2014 13:43

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Spunti di riflessione --> P.N.L.

Hal86 16-03-2014 13:48

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 1253264)
Non solo perché se lo ripetono ma soprattutto perché concentrano la propria attenzione solo su quei casi

E' vero, capita .__.

Jointman 17-03-2014 20:27

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Quote:

Originariamente inviata da QuantumGravity (Messaggio 1252977)
Anche io sto provando la meditazione da qualche mese e devo dire che a livello fisico qualche cosa la sento muovere, non ho quasi più la tachicardia e anche il sonno è meno agitato, però per quanto riguarda il pensiero, non ho capito come dovrebbe agire questa pratica, forse sono io che non la applico nel modo giusto

E' un discorso molto lungo che coinvolge tantissimi argomenti in realtà, ma pensa solo al fatto che per entrare in stato meditativo, di qualsiasi livello, il primo lavoro che fai è calmare il caos di pensieri focalizzandoti sul respiro, ad esempio, o su qualsiasi altra cosa, è proprio la base della pratica :)


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