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claudioqq 14-05-2009 01:11

Re: Rapporto con Dio
 
Io vado a vedere Angeli e Demoni (anche se purtroppo non ho i soldi per comprarmi la new lancia delta :( ) solo per dispetto nei confronti della chiesa :D

Joker 14-05-2009 01:14

Re: Rapporto con Dio
 
Non ho un buon rapporto con dio, ma spero che lui abbia un buon rapporto con me.

HurryUp 14-05-2009 02:23

Re: Rapporto con Dio
 
Quote:

Originariamente inviata da zero (Messaggio 54277)
Torniamo al post originale
Non esiste un teorema del genere, prima di tutto perchè "dio" non è un'oggetto matematico ma un'idea che varia da regione a regione, da persona a persona, e quindi ogni caratteristica (Ipotesi del teorema) che gli associamo non varrà mai in generale.

Invece secondo me dovrebbe essere così, se l'oggetto della ricerca fosse la verità assoluta, e quindi generale. Un principio da cui devono derivare per implicazione logica tutte le realtà relative, come per un teorema matematico. L'esigenza di attribuire una coscienza alla causa prima deve essere solo un'implicazione logica del fatto che tutte le proprietà dell'effetto devono trovarsi anche nella causa (visto che si parla di effetto, e non di epifenomeno), e perciò ciò che ha prodotto la coscienza (e non il corpo che esprime la coscienza) deve avere coscienza. Può risultare assurdo sul piano intuitivo umano, ma non sul piano logico.

thx1138 14-05-2009 07:46

Re: Rapporto con Dio
 
Ciò in cui credo
di James G. Ballard

Credo nel potere che ha l'immaginazione di plasmare il mondo, di liberare la verità dentro di noi, di cacciare la notte, di trascendere la morte, di incantare le autostrade, di propiziarci gli uccelli, di assicurarsi la fiducia dei folli.

Credo nelle mie ossessioni, nella bellezza degli scontri d'auto, nella pace delle foreste sommerse, negli orgasmi delle spiagge deserte, nell'eleganza dei cimiteri di automobili, nel mistero dei parcheggi multipiano, nella poesia degli hotel abbandonati.

Credo nelle rampe in disuso di Wake Island, che puntano verso il Pacifico della nostra immaginazione.

Credo nel fascino misterioso di Margaret Thatcher, nella curva del le sue narici e nella lucentezza del suo labbro inferiore: nella malinconia dei coscritti argentini feriti; nei sorrisi tormentati del personale delle stazioni di rifornimento; nel mio sogno che Margaret Thatcher sia accarezzata da un giovane soldato argentino in un motel dimenticato, sorvegliato da un benzinaio tubercolotico.

Credo nella bellezza di tutte le donne, nella perfidia della loro immaginazione che mi sfiora il cuore; nell'unione dei loro corpi disillusi con le illusorie sbarre cromate dei banconi dei supermarket; nella loro calda tolleranza per le mie perversioni.

Credo nella morte del domani, nell’esaurirsi del tempo, nella nostra ricerca di un tempo nuovo, nei sorrisi di cameriere di autostrada e negli occhi stanchi dei controllori di volo in aeroporti fuori stagione.

Credo negli organi genitali degli uomini e delle donne importanti, nelle posture di Ronald Reagan, di Margaret Thatcher e della principessa Diana, negli odori dolciastri emessi dalle loro labbra mentre fissano le telecamere di tutto il mondo.

Credo nella pazzia, nella verità dell’inesplicabile, nel buon senso delle pietre, nella follia dei fiori, nel morbo conservato per la razza umana dagli astronauti di Apollo.

Credo nel nulla.

Credo in Max Ernst, Delvaux, Dalì, Tiziano, Goya, Leonardo, Vermeer, De Chirico, Magritte, Redon, DÅrer, Tanguy, Facteur Cheval, torri di Watts, Bîcklin, Francis Bacon, e in tutti gli artisti invisibili rinchiusi nei manicomi del pianeta.

Credo nell'impossibilità dell'esistenza, nell'umorismo delle montagne, nell'assurdità dell’elettromagnetismo, nella farsa della geometria, nella crudeltà dell'aritmetica, negli intenti omicidi della logica.

Credo nelle donne adolescenti, nel potere di corruzione della postura delle loro gambe, nella purezza dei loro corpi scompigliati, nelle tracce delle loro pudenda lasciate nei bagni di motel malandati.

Credo nei voli, nell'eleganza del l'ala e nella bellezza di ogni cosa che abbia mai volato, nella pietra lanciata da un bambino che porta via con se la saggezza di statisti e ostetriche.

Credo nella gentilezza del bisturi, nella geometria senza limiti dello schermo cinematografico, nell'universo nascosto nei supermarket, nella solitudine del sole, nella loquacità dei pianeti, nella nostra ripetitività, nell'inesistenza dell'universo e nella noia dell'atomo.

Credo nella luce emessa dai videoregistratori nelle vetrine dei grandi magazzini, nell'intuito messianico delle griglie del radiatore delle automobili esposte, nell'eleganza delle macchie d'olio sulle gondole dei 747 parcheggiati sulle piste catramate dell'aeroporto.

Credo nella non-esistenza del passato, nella morte del futuro, e nelle infinite possibilità del presente.

Credo nello sconvolgimento dei sensi: in Rimbaud, William Burroughs, Huysmans, Genet, Celine, Swift, Defoe, Carroll, Coleridge, Kafka.

Credo nei progettisti delle piramidi, dell'Empire State Building, del FÅrer-bunker di Berlino, delle rampe di lancio di Wake Island.

Credo negli odori corporali della principessa Diana.
Credo nei prossimi cinque minuti.

Credo nella storia dei miei piedi.

Credo nell'emicrania, nella noia dei pomeriggi, nella paura dei calendari,
nella perfidia degli orologi .

Credo nell'ansia, nella psicosi, nella disperazione.
Credo nelle perversioni, nelle infatuazioni per alberi, principesse, primi ministri, stazioni di rifornimento in disuso (più belle del Taj Mahal), nuvole e uccelli.
Credo nella morte delle emozioni e nel trionfo dell'immaginazione.

Credo in Tokyo, Benidorm, La Grande Motte, Wake Island, Eniwetok, Dealey Plaza.
Credo nell'alcoolismo, nelle malattie veneree, nella febbre e nell'esaurimento.

Credo nel dolore.

Credo nella disperazione.

Credo in tutti i bambini.

Credo nelle mappe, nei diagrammi, nei codici, negli scacchi, nei puzzle, negli orari aerei, nelle segnalazioni d'aeroporto.

Credo a tutti i pretesti.

Credo a tutte le ragioni.

Credo a tutte le allucinazioni.

Credo a tutta la rabbia.

Credo a tutte le mitologie, ricordi, bugie, fantasie, evasioni.

Credo nel mistero e nella malinconia di una mano, nella gentilezza degli alberi, nella saggezza della luce.

(Da J.G. Ballard, RE SEARCH ed. italiana, ShaKe edizioni underground)

Jeanne 14-05-2009 09:12

Re: Rapporto con Dio
 
Valore, di Erri De Luca

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finche' dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e' risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varra' piu' niente e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che .
Considero valore sapere in una stanza dov'e' il nord, qual e' il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.

Molti di questi valori non ho conosciuto.

icek 14-05-2009 10:29

Re: Rapporto con Dio
 
da piccolo pensavo ce l'avesse con me....ora l'ho perdonato:D

ollydarko 14-05-2009 11:11

Re: Rapporto con Dio
 
diciamo che sono miscredente.....mi sono posto tante volte questa domanda "Se Dio esiste perchè c'è così tanta sofferenza nel mondo ?".........mi sa che anche Dio dev'essere fobico.....lo deduco dalla sua emerita voglia di fare un caz..... !!!!

minavagante 14-05-2009 11:50

Re: Rapporto con Dio
 
io penso ke ci sia un'entita cmq superiore......ma nn credo nei preti nelle suore nella kiesa...
credo nella solidarietà gratuita
credo nella persona ke aiuta senza secondi fini
credo nell'amore x il prossimo
credo nel dare una mano a ki ha bisogno
credo nei piccoli gesti ke ti cambiano la giornata

ma credo anke ke ci sia menefreghismo,
ke ci sia indifferenza
ke ci sia assuefazione del male
ke nn ci siano piu valori da tramandare
ke.......tanti altri ke....

HurryUp 14-05-2009 14:57

Re: Rapporto con Dio
 
Quote:

Originariamente inviata da ollydarko (Messaggio 182315)
diciamo che sono miscredente.....mi sono posto tante volte questa domanda "Se Dio esiste perchè c'è così tanta sofferenza nel mondo ?".........mi sa che anche Dio dev'essere fobico.....lo deduco dalla sua emerita voglia di fare un caz..... !!!!

Spesso le paure dei fobici sono causate da una non totale accoglienza delle persone con cui vorrebbero comunicare...

calinero 14-05-2009 18:59

Re: Rapporto con Dio
 
dio > (budda + maometto)^2

Who_by_fire 14-05-2009 19:05

Re: Rapporto con Dio
 
Quote:

Originariamente inviata da calinero (Messaggio 182461)
dio > (budda + maometto)^2


Va ben yuppie e forzista, ma non pensavo che fossi anche teocon.. :cool:

calinero 14-05-2009 19:08

Re: Rapporto con Dio
 
sono simpatizzante di tutto ciò, ma mai aderito nè dato contributo, semplicemente sono più verso le loro idee che tutto ciò che è comu, noglobal, pacifist, animalist, antipotenti, multietnic e visigoto

Who_by_fire 14-05-2009 19:14

Re: Rapporto con Dio
 
Quote:

Originariamente inviata da calinero (Messaggio 182471)
e visigoto

:D

Ma la tua lega nord non era dalla parte dei visigoti?


Quote:

noglobal
Il termine "noglobal" non mi ha mai convinto molto. Suona come "new age"..

Anche perché non ha senso: è impossibile impedire il processo di globalizzazione; casomai avrebbe senso "fair global"...

Vabbeh, fine offtopic!

Calimerdo 14-05-2009 19:26

Re: Rapporto con Dio
 
Quando ero piccolo mi facevano dire sempre le preghierine canoniche e altre piu personali tipo: Oh signore, proteggi la mia nonna che é stanca e malata, il mio papà che é tanto buono, la mia mamma che mi vuole bene e altre cazzate. Tutto questo é andato a puttane tempo zero, la nonna é morta (vabbè era vecchia), il papà ha sofferto come un cane per una malattia del cazzo ed é schiattato, mi resta la mamma che spero tiri avanti ancora un pò. Ho smesso di credere a quella figura immaginaria che sarebbe dio da quando avevo 11 anni ormai.


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