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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
è impossibile
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Penso che le crocerossine c'è un giorno in cui perdono la speranza di poterti aiutare, è un rapporto che non rende felici entrambi, anche se ha delle cose meravigliose, proprio perchè c'è una reciproca esigenza, si toccano delle corde comuni. Però si crea dipendenza, una dipendenza reciproca, e non va bene secondo me, non del tutto. Conviene ugualmente tentare un percorso di maggiore sicurezza, ti è utile in tante cose, e credo che renda più felice il rapporto. E' evidente steg che per i fobici è la condizione ideale, ma quello che volevo dire è che poi devi fare un percorso ugualmente, quindi tanto vale incominciarlo per tempo e anche da soli. |
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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le fai soffrire, e non se lo meritano, e questo farà soffrire anche te. non so se si può generalizzare, ma credo di si. e cmq è utile nella vita, è utile nel lavoro, non c'è alcuna controindicazione. va fatto, non appoggiatevi alla insicurezza, è un nemico. |
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Trovare una persona così è un terno a lotto, per niente facile in quanto la donna buona se deve scegliere il disadattato lo sceglie bullo e tatuato.. fa pure rima :) |
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
Secondo me un ambiente idoneo per fare amicizie è il volontariato.
Per quel che ho visto io, chi vi lavora non guarda il pelo nell'uovo, non giudica i vestiti, i comportamenti in maniera stupida e superficiale, è pieno di ragzzi giovani e meno giovani e tutti hanno qualche cosa che non li fa sentire del tutto bene nella società e in quei gruppi di lavoro si sviluppano delle sensazioni ed emozioni diverse, che danno qualcosa e abbastanza avulse dai valori e dalle regole della società. Io sono dell'avviso che non tutti abbiano lo stello livello di problematiche. Secondo me nei casi leggeri, dove c'è forza di volontà, desiderio, una certa lucidità, bisogna avvicinarsi aglii ambienti giusti e le cose accadono, amicizie, stimoli per trovare la propria strada, migliorare, etc... Nei casi più gravi, di totale ermarginazione, scarsa volontà e fiducia e pessime capacità di relazionarsi, sono più ideonei gruppi di lavoro mirati, terapie di gruppo, incontri con persone con le stesse identiche problematiche. |
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Fortunatamente ci sono anche persone più lontane da questi stereotipi, anche se sono una minoranza. Anche perché, Deo gratias, ripeto che non esistono 3 miliardi di cyborg da una parte e 3 miliardi dall'altra. Quote:
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Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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OT: Complimenti a steg per firma e foto nel profilo :occhiali: |
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Per non parlare della società in generale che è sostanzialmente disintegreta proprio per l'effetto di mettere stereotipi e ideologia addirittura prima di un banale buon senso da 5 elementare. C'è un politicamente corretto che domina ogni situazione moderna, un mono pensiero orwelliano che sta producendo un mare di decadenza e basta, in economia, nella scienza, nella politica, nei rapporti sociali, ovunque. Purtroppo, come anche ha evidenziarto l'antropologa e femminista Ida Magli, non esiste società matriarcale che non si estingua, che non entri in fasi di decadenza, si condanni all'invasione barbarica, alla dominazione, alla colonizzazione volontaria e accomodante e al crepuscolo dei valori che la sostenevano, è un dato di fatto. L'attuale dittatura e colonozzazione rappresentata dall'Unione Europea (o globalizzazione) ha, per esempio, come paradigma essenziale il matriarcato e la distruzione dei valori di riferimento degli Stati un tempo patriarcali (la famiglia in primis). Questa impossbilità del Matriarcato di difendersi dalle aggressioni che subisce dall'esterno, sono il motivo esclusivo per cui il sistema finanzairio, la cia, i servizi segreti, e l'intera cricca politica finanzia e foraggia il movimento femminista con milioni di dollari, laddove il presunto maschilismo non ha, e non ha mai avuto neanche una associazione, nè un dollaro da nessuno. Stiamo finanziando e mettendocela tutta per giustificare che è necessario che il gatto faccia il cane e viceversa, con una inversione di ruolo impossbile dal momento che l'uomo non può concepire e che se non si concepisce la società invecchia e muore. E il motivo è perchè l'uomo difende il tessuto sociale, la donna e i figli a costo della vita e la famiglia era un valore grosso, che crea problemi al potere rispetto ad un individuo solo, schiavo del lavoro fino a 70 anni, senza diritti, senza casa, senza identità. E allora non ci devono essere più uomini, e voi, noi, mi ci metto anche io, se no sembra offensivo, non siamo più uomini per questo motivo: la dittatura orwelliana ne ha decretato la scomparsa. E la donna non deve più fare figli (in questo c'è un retaggio di cultura new age, culti antichi di streghe, panteismo e animismo, culti della dea madre e altra roba pseudo satanica, che individua il genere umano come il nemico stesso della natura, per tale motivo oggi conta più un cane che un barbone, più un gatto che una persona che soffre e quasi solo la chiesa prende in cura questi relitti prevalentemente maschili condannati allo sterminio sociale), non è più una scelta, è un obbligo, al massimo uno da abbandonare nella prima struttra sovietica dell'indottrinamento che si trova, affinchè impari solo i valori del padrone, del potente che detiene la nostra vita, oltre all'h2o e l'aria e il mare e il verde dei prati, si consegni la mente al Dio di oggi. Guardate i risultati, guardate se funzona, non cosa vi dicono che dovete pensare di politicamente corretto, questo è un disegno su cui si lavora da decine di anni, con l'incessante lavoro di poche associazioni strafinziate, mantente a fondo perduto, non elette da nessuno, che lavorano nell'ombra, nel mistero e che ha attecchito ormai ovunque, nonostante non sia difficile vedere gli esiti a livello morale, culturale, economico, funzionale. Io ho riscoperto la mia natura maschile nel tempo, cancellata da un mare di roba indotta che mi era stata introdotta, e vi ho visto valori che non si comprano, etica che non cambia a seconda del comodo, coraggio a costo di subire i torti e gli sputi, spirito libero a costo di essere il solo a pensarla a quel modo e capacità di incasellare dei ragionamenti logici e di buoin senso. E quando ho osservato la donna che ha preso il posto che un tempo avrei avuto io come maschio (e per chi lo vede come un privilegio mi deve dire come altro campa un uomo fuori dalla società e se è lo stesso per la donna), di quei valori non c'è più neanche l'ombra, e questo è un problema; e di che fine fa l'uomo per strada a nessuno importa a parti invertite, in fondo se lo merita, e questo è un problema. Non discuto il merito dell'emancipazione, discuto la pessima qualità di portare individui poveri socialmente di esperienza storica e senso di responsabilità universale ai vertici, con una crapula di sostanziale perfezione derivante dalla loro presunta natura superiore incompresa dai posteri, tutta roba indotta culturalmente che non ha un elemento oggettivo sotto neanche a cercarlo con il lumicino. Se non guaridamo la realtà per giudicare, io non so, siamo condannati, è la fine della ragione, la morte del pensiero occidentale. Pagheremo un prezzo altissimo. Scoprite queste cose anche voi, siate fieri di essere uomini, non fate come fanno le donne che scimmiottano malamente gli uomnini con il risultato di esserne una pessima imitazione e perlopiù infelici, arroganti, stressate e sole alla resa dei conti, incapaci di fare altro sentimentalmente che allontanare la solitudine e la confusione passando da un sperimento amoroso all'altro come gazzelle. Nessuno può neanche ipotizzare quanti figli abbiano sofferto per questi capricci, o per non avere avuto la guida di un padre e l'esempio, non è neanche corretto farsi la domanda. Quando, nell'inversione del ruolo e del buon senso, l'uomo scimmiotta la donne è anche lui una pessima imitazione di questa, non ne vale la pena. Ma per quanto riguarda l'amore. Non c'è una regola che valga. L'amore è un momento di follia. E questo non è reciproco, è sbilanciato, lo è per sua natura. C'è una persona che ama (uomo o donna) e una persona che è amata (uomo o donna), c'è un certo interscambio, ma la reciprocità è una favoletta, figlia di questa maniera egositica di computare ciò che diamo e riceviamo, un contratto, sovrastrutture mentali, scarsa conoscenza delle dinamiche profonde nei legami. I problemi non sorgono con questi incastri che si combinano, ma dopo, quando a queste meccaniche non corrispondono regole di convivenza democratica frutto di logica e buon senso e non basate sull'umore del momento e l'inganno. All'uomo è sempre stato negato ed è probabilmente anche predisposto a non lasciare la compagna con cui si è unito (il 90% dei divorzi è chiesto dalle donne). Viceversa a me pare incentivato il contrario. E' un altro livello di indagine, ci sono vari livelli. Nel profondo c'è una tendenza a soddisfare istinti diversi che spiegano il fatto che si è inadatti all'inversione dei ruoli, non può funzionare a livello pratico, la società senza immigrazione si estingue, con l'immigrazione non si estingue, ma decade, si indebolisce. Siccome noi però oltre al profondo abbiamo una coscienza e dei valori socialmente appresi, l'inversione è possibile e di fatto è realizzata, ma è realizzata male, poichè parte da presupposti sbagliati, non tiene conto affatto delle esigenze di entrambi e della reciprocità di cui parli, la reciprocità è solo roba tua che devi, è roba da colpevoli non da innocenti. |
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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E comunque ti posso dire che in una relazione non si dovrebbe mai pensare di avercela fatta. Cioè... è sempre un punto di inizio ogni giorno. Ci sono cose che la indeboliscono e altre che la rafforzano e quindi non è mai sicuro niente ma si è sempre in gioco. E' chiaro che poi il fatto di costruire qualcosa insieme ne rafforza le basi ma come dire... va fatta sempre manutenzione anche per tenere salde le fondamenta! |
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Vabbè se queste sono le condizioni preferisco starmene da solo. Non penso di essere abbastanza perseverante. |
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
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Guarda che non è come un esame che devi dare ogni giorno, ogni momento, ogni contatto! Non centra l'essere perseverante. Io vedo il rapporto come un "dare e avere" e se ami una persona tante cose vengono spontanee. Non devi neanche chiederti il perché. Certo, poi ci sono quelle piccole attenzioni volute che (...diciamocelo francamente) alle donne fanno molto piacere. Piccole sfumature ma è così. Ripeto: non è un esame che devi dare nei confronti dell'altra. |
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile
autocensura
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