Re: "Come stai?"
 

tanto a non avere nessuno che tenga a te la risposta che dai (qualunque sia: anche il silenzio) è del tutto irrilevante.

Re: "Come stai?"
 

Anche io la odio. Tutti si aspettano sempre che tu risponda 'bene'... E se lo fai, ti senti falsa. Se non lo fai e dici 'male' ti chiedono il perché e non sai nemmeno come spiegarglielo perché sai che non gliene frega niente.

Re: "Come stai?"
 

si ok, ma metti che non stai bene. Se qualcuno interessato a te te lo chiede, come rispondi?

Se rispondo male (o equivalente):
- metto a disagio l'interlocutore
- avvio altre domande corollarie indesiderate

Se rispondo bene, perlomeno a me
- rode perchè sto mentendo a qualcuno interessato genuinamente al tuo stato di benessere psicofisico
- rode pensare che sto male e mi tocca pure fingere, della serie "oltre al danno la beffa"

Re: "Come stai?"
 

ti distingui dal luogo comune, ti piace vivere come sei e vuoi rispondere solo a te

Re: "Come stai?"
 

Io ora rispondo tranquillamente: "Normale" "eh così così" "eh è successo un casino e mi sento nervoso, se hai tempo ti racconto", ma lo faccio con chi ovviamente ho più confidenza. Se me lo chiede un conoscente anche rispondo così ma di certo non mi viene a chiedere i fatti miei.

Re: "Come stai?"
 

Anch'io la odio sta domanda del ca... :moltoarrabbiato:

Re: "Come stai?"
 

E' una domanda come un'altra, alla quale do sempre una risposta standard. :pensando:
Ad infastidirmi sono le domande estremamente personali poste da gente di cui a stento conosco il nome. :mannaggia:

Re: "Come stai?"
 

Parente accosta: come va?
Io, sguardo basso, occhi spenti: bene.
Fine della discussione. Io me ne torno in camera.

Re: "Come stai?"
 

Mi pare di averlo già accennato in un post, ma lo dico lo stesso: dipende da chi me la fa.

Se la fa chiunque abbia a che fare con i miei parenti sono scazzato nel rispondere.

Se invece me la fanno gli sconosciuti, i passanti per strada, sono le cascate del Niagara.

Re: "Come stai?"
 

Dipende da chi la fa e dal tono che usa nel farla; di persone di cui mi importasse davvero qualcosa, me l'han fatta in pochi, ma quei pochi sono stati fondamentali. A pensarci bene, se me la fa un conoscente/parente che non frequento/persona qualunque non mi crea disagio: sorriso stampato e fintissimo, "bene e tu?"- fine.....mi fa paura se a pormela è invece qualcuno con cui sono davvero in confidenza perchè è come la chiave di una porta sull'abisso.

Re: "Come stai?"
 

Dai su, impegnatevi! é una domanda meravigliosa: nella grandissima parte dei casi all'interlocutore la risposta non interessa, e probabilmente non sa nulla di te, quindi ci si può sbizzarrire alla grande :D

Io di solito rispondo con umorismo nero, accenno un sorriso e dico qualcosa come "muoio dentro", oppure "dolorante, ho il gomito da seghista", in questo modo non dico una bugia e l'interlocutore è imbarazzato o divertito (e io mi diverto in entrambi i casi, di più se è imbarazzato però :D )

EDIT: in caso mi venissero chiesti chiarimenti mi invento rapporti omosessuali con creature improbabili, viaggi nelle profondità marine che mi hanno lasciato gravi menomazioni, ecc

Re: "Come stai?"
 

Questa frase mi ha sempre fatto riflettere e mi ha portato a chiedermi: "ma cosa dovrei rispondere? la verità e deprimere il mio interlocutore? e se non posso dire la verità, allora che me la fanno a fare?"
La cosa peggiore però era quando me la facevano gli amici: mi dava davvero fastidio perché se dicevo la verità, mi bastava l'espressione del loro viso, se mentivo diventata senza senso e faceva ancora più male perché mi rendevo conto che a loro non interessava cosa stavo passando.
Ora non ci faccio quasi più caso, la considero alla stregua di "buongiorno". Una semplice domanda di rito. Al peggio se me la fanno e sto veramente a terra, glisso e gliela pongo io.

Re: "Come stai?"
 

A questa domanda bisogna rispondere "bene" o "tutto apposto" o in modo simile, purchè si dica che si sta bene e non si hanno problemi.
Ricordatevi che con le persone non bisogna condividere i propri problemi a meno che non siano problemi "comuni" ma nel caso nei nostri problemi è meglio tenersi tutto per se, eviterà di far nascere pregiudizi, sono del parere che già la vita è difficile, e se possiamo semplificarla aiutandoci con un po di bugie che male c'è? Dire delle bugie non significa essere falsi, io sul resto sono sincero, dico solo bugie su me stesso per proteggermi.