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Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
bisogna dividere l'essere semplicemente intorversi/timidi dalla paura di socializzare e simili
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Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
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Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
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Di sicuro non guardi molti anime giapponesi :D Quote:
Comunque oh, a me di donna ne basta una, non mi pongo il problema di avere "le donne" :mrgreen: Ma poi hai conosciuto per caso i grandi leader della storia per dire se erano intro o estro? Siamo al delirio puro Ayrton Senna era introverso, non per questo non è diventato il miglior pilota di sempre o non ha avuto una bella vita sentimentale. Ha segnato più di tutti il mondo della f1, sticazzi. Introverso non c'entra una beata minchia con "l'incapacità di prendere decisioni" (ma figuriamoci proprio) e non impedisce in maniera invalidante di interagire in un gruppo. Se nella società della comunicazione, tutto è subito e riflettere = non saper prendere una decisione, Ok. No è problema mio, no mi interessa (per citare un altro introversone). Come dicono altri confondi introversione con boh, altre cose, visto che si parla della prima e tu inizi a sciolinare timidezza, fobia, depressione, come se fossero necessariamente correlate. E poi nessuno è 100% intro o 100% estro, siam tutti vie di mezzo. m'arcmand stay hungry, stay ignorante :mrgreen: |
Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
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Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
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Questo è per noi un bene o un male? |
Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
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Novak, ma te vuoi rispondere seriamente a quella sequela di deliri di potenza? |
Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
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Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
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Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
Finchè non mi vengono i crampi alle dita, dove cè ingiustizia e i deboli hanno bisogno di essere difesi, io risponderò.
Questo ha detto il vecchio me. "..." Questo, avrei voluto dicesse il nuovo me. Quote:
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Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
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Forse ti conviene aspettare il terzo grado prima di farti il sangue amaro. |
Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
Ammazza che bella visione dell'introversione che hai, Kody: degli inetti a stare al mondo, destinati a poco e che stan sempre zitti. Che contraddici più avanti e che casca soprattutto quando affermi che nessuna persona importante o quasi sia intro. Ma perché mai dovrebbe essere così? E che ne sai? Proprio il fatto che quando si è capi si devono prendere decisioni ragionate dovrebbe farti vedere l'introversione in modo meno grandiosamente negativo. Se fossimo così inetti a tutto, dovremmo essere già estinti.
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Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
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Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
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E, di conseguenza, demonizza anche tutti gli utenti di questo forum, nella misura in cui vede in loro qualcosa di se :huh: |
Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
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persone importanti introverse ci saranno state sicuro, ma come dicevo prima biosnga dividere la semplcie introversione con stadi piu seri del problema |
Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
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Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
Sono ridotti male negli Stati Uniti se devono fare la matematica in gruppo :D
Quando mi parla del campo estivo mi è venuta in mente Mercoledì |
Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
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Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
Allora per quanto riguarda quello che ha detto Stefania90 mi trovo d'accordissimo con Bluevelvet93 aggiungendo solo che fin dalla più tenera età quando una persona crescendo si ritrova ad avere a che fare con gli altri, a meno che non viva sperduto nella giungla come Mowgli, per forza di cosa si scontrerà con la libertà altrui e le conseguenze che ne derivano, e cioè non poter soddisfare tutti i suoi possibili desideri in modo assoluto ma nei limiti del rispetto e delle esigenze altrui, più il fatto di ritrovarsi dall'altra parte alcune volte giustamente disapprovazione nei confronti delle proprie idee e possibili azioni. Tenendo conto di questo sia l'introversione che l'estroversione, che come ho già detto
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Il fatto che una persona scelga (inconsapevolmente) di più o di meno una delle due strade rispetto all'altra (ma non sempre la solita per partito preso) è dovuto al fatto che quel modo gli ha dato maggiore successo rispetto all'altro nel soddisfare i propri desideri in determinate circostanze. |
Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
Per quanto riguarda quello che ha detto in generale Kody quoto ConLeStelle e gli altri, non c'è bisogno che ripeta ciò che è già stato detto.
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[Dal dizionario Treccani] timidézza s.f. [der. di timido] - L'esser timido, la qualità di chi è, o si mostra, timido, soprattutto con atteggiamento abituale di chi è poco sicuro di sé, indeciso ed esitante, incerto nell'agire per soggezione, per timore del giudizio altrui. [aggiunta mia] giudizio altrui immaginato sulla base delle proprie convinzioni sulla propria identità e capacità, un timore quindi infondato e che non corrisponde praticamente mai alla realtà, ma frutto di un giudizio personale soggettivo. Da una parte c'è un forte dialogo con se stessi dovuto a fiducia in se stessi e una buona considerazione del proprio pensiero (l'introverso); dall'atra solo mancanza di coraggio per idee su di sé che spesso e volentieri non corrispondo alla realtà (il timido). |
Re: L'importanza della solitudine: il potere degli introversi
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