Re: Essere leader di se stessi
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Originariamente inviata da caratteriale
(Messaggio 1148457)
Il fatto è che dobbiamo smetterla di vedere maschere ovunque, esiste una parte autentica delle persone che ci circondano, è lì che dobbiamo concentrarci e arrivare, anche attraverso mezzi rudimentali...dobbiamo riuscire a tirare fuori il lato positivo dagli altri....la gente ha successo perché riesce a valorizzare le qualità positive degli altri.
Finché non capiremo questo, i nostri sorrisi saranno forzati, saranno delle implicite pretese ad essere ricambiati.
E' per questo che io a quella invece di farmela diventare antipatica la vorrei un giorno magari invitare ad andare a ballare.
e questo non è ipocrita, sarebbe ipocrita se ci stessimo antipatiche e facessimo finta di amiche ugualmente.
A un certo punto uno dovrebbe dire chi se ne fotte, mi butto...dopo anni passati a stare di merda cos'altro si ha da perdere?
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La parte autentica nelle persone la vedo, la sento, non è che mi sfugge, perchè sono comunque sensibile, difatti io mi rivolgo a quella parte delle persone quando cerco di comunicarci, però insieme a questo le maschere le vedo eccome, sono due cose che convivono insieme, e queste ultime complicano un po' le cose. Mi è capitato anche stasera di fare un concerto, e le persone estroverse della mia band mi sono venute incontro mostrandomi il loro lato umano e sensibile, io l'ho valorizzato comunicando in quel linguaggio e sentendomi protetto, più spontaneo. Però in parallelo a questo giocavano un po' con le maschere, soprattutto quando si distraevano da me e coinvolgevano altri del giro di amicizie incontrate, e io continuavo a cercare quella comunicazione di prima, ma non era possibile e ho sofferto di questa continua distanza/vicinanza degli amici con cui stavo, arrivando anche a un certo punto a sentirmi male dentro, faticando a nasconderlo: figuriamoci se lo esternavo, sarebbe una cosa impossibile con tutte quelle maschere, sarebbe come rovinare un gioco a cui gli altri hanno diritto di giocare. Quello non era il momento per la sensibilità e dovevo semplicemente resistere in silenzio.
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