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Re: Sono invisibile
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Succede di essere ritenuti l'ultima ruota del carro e di essere ignorati quando si dice qualcosa/ci si offre. Quante volte ho detto prima di alcuni miei compagni delle cose ( magari in seconda superiore ) e sono stato ignorato quando poi altri compagni le hanno ripetute ( un paio di anni dopo ) e sono diventati il centro dell'attenzione e dell'ammirazione? ... Contano molto i rapporti sociali che hai con le persone con cui parli. Se la stima che si ha di te è bassa o nulla sarai ignorato qualsiasi cosa tu dica; al contrario, se sei una persona stimata le tue parole saranno ascoltate anche se dici idiozie assurde. |
Re: Sono invisibile
conoscerai la solitudine,e diventerà tua amica ed alleata,perchè in fondo nasci e muori solo,la peggiore forma di solitudine è quella che hai provato tu,e che tutti hanno provato chi più chi meno in mezzo alle altre persone,persone che credevi amici e invece poco più di una compagnia,pesa,soppesa,rifletti,la sofferenza diverrà leggerezza
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Re: Sono invisibile
sì, mi è capitato. Proprio letteralmente, cose del tipo "ah, ci sei? non ti avevo visto"...altre volte saluto le persone e ci resto male che non mi rispondano, ma dato che a volte mi è capitato che dopo poco tempo fossero loro stesse a salutarmi ne deduco che proprio non mi abbiano sentito. Queste in buona fede.
Poi invece mi son capitate ad esempio ex-compagne di scuola che ad un reincontro oraganizzato dopo mesi neanche ti salutano o rivolgono la parola, colleghe che neanche rispondono al saluto perchè- suppongo- si sentono troppo superiori...ma questi per fortuna son casi isolati. |
Re: Sono invisibile
L'esistenza è solitudine
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Re: Sono invisibile
Non tutti sono fatti per stare all'interno di gruppi, c'è chi è fatto per aderire bene ai gruppi, chi addirittura per esserne il leader, c'è chi invece è fatto per stare ai margini, ma non è una cattiva cosa, vuole dire che la gente ritiene il nostro modo di pensare troppo differente per poter essere un bene per il gruppo stesso. Questo non significa che siamo destinati alla solitudine, ma che probabilmente non saremo mai animali da branco con centomila amici, e non saremo mai i leader della situazione ma basta anche un vero amico per non sentirsi soli.
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Re: Sono invisibile
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Re: Sono invisibile
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La cosa peggiore è fare due volte la stessa discussione con una persona e sentirla ripetere le proprie argomentazioni, e lì capisci quanto ti prendano in considerazione U_U. Il punto è che se uno si mostra insicuro non porta certo gli altri a stimarlo, dopo un po è anche normale che venga ignorato, o almeno per me è andata così. |
Re: Sono invisibile
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C'era invece un mio compagno, sempre ammirato per la sua intelligenza ma anche per la sua capacità di sapersi mescolare agli altri, verso il quale le persone sono spesso state più recettive. Le cose sono comunque cambiate col tempo, verso la terza o quarta superiore i miei compagni hanno iniziato ad ascoltarmi visto che ho cercato di avvicinarmi a loro e al contempo loro sono cresciuti un po' :) |
Re: Sono invisibile
Capita e capitava pure a me, e per nulla piacevole. Si tratti di lavoro, catechismo o scuola, ho sempre avuto la sensazione di essere un oggetto estraneo, e di prendermela (inutilmente) con me stesso perché non riuscivo a sintonizzarmi sulle loro "frequenze".
Ripensandoci ora, ho una visione più deprimente di quei tempi: i compagni di classe che si riunivano in gruppetti, mentre io ero l'unico pi#$@ che rimaneva solo e soletto nel proprio angolo, completamente ignorato dagli altri. |
Re: Sono invisibile
A volte però meglio invisibili che zimbelli del gruppo... :pensando:
Purtroppo per un iscritto a fobiasociale.com è difficile essere facilmente visibili e considerati se non in modi non piacevolissimi ... (Mia esperienza) |
Re: Sono invisibile
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Re: Sono invisibile
quante volte mi son sentito invisibile al mondo,non si puo dire,nei gruppetti quando riuscivo a parlare con qualcuno ero sempre il tipo di contorno,quando ero brutto la sensazione era ancora peggiore,alcuni me lo facevano capire proprio,oggi va un po meglio ma gruppi non so cosa siano,ho un paio di amici,un paio con cui mi sento vivono fuori stop...
esco magari ci si aggrega a della gente si passa la serata,ma essere parte di un gruppo,lo percepita poche volte... e una sensazione che ho provato tente volte...o ci sei o non ci sei non hai una peronsalita' da ocndizionare un gruppetto... non ricordo lultima volta che son stato ad una festa |
Re: Sono invisibile
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Oggi cerco di evitare in partenza tutte quelle situazioni che so che mi creano disagio. In passato per stare dietro a certe "amiche" mi sono subita delle serate in disco commerciali orribili di quelle dove devi andare super tirata e l'apice del discorso che puoi fare è il modello di scarpe di Gucci che ti sei comprata. Non cera tanto da stupirsi se poi non ero di compagnia. Sinceramente da amante della musica elettronica l'ambiente truzzo decisamente lo preferivo, nel caos ci si nasconde bene... :mrgreen: Quote:
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Re: Sono invisibile
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Re: Sono invisibile
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Conosco molto bene la sensazione: sembra di non avere nulla in comune con nessuno, mentre tutti gli altri si trovano spontaneamente in sintonia. Pensa poi che qualche tempo fa ho fatto un commento sulla mia tendenza ad isolarmi, e le mie amiche sono rimaste perplesse: non hanno notato nulla del genere. Penso che spesso impariamo a fingere di essere un po' più simili agli altri, e all'inizio sembra che ci vada bene, perché non si accorgono dell'inganno ("wow credono davvero che sia una di loro!") ma forse la cosa veramente coraggiosa è abbandonare la finzione per quanto rassicurante. |
Re: Sono invisibile
la discoteca è il male
anche se poi ci sono i "fobici" che fanno i raduni in disco:interrogativo: |
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