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Re: Fobia sociale + lavoro.
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Re: Fobia sociale + lavoro.
Io lavoro da 7 anni,sarà anche la mia componente depressiva ,ma no mi ha migliorato affatto anzi ,sono stressato come non mai e penso sempre di più a farla finita per poi non dover sopportare un eventuale senso di colpa verso i miei genitori quando lo mollerò ,forse per i fobici senza altre particolari patologie ,potrebbe essere una buona cosa!
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Re: Fobia sociale + lavoro.
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Perciò capisco quando dici che pensi spesso di mollare, perché vivere così sotto pressione non ha senso. |
Re: Fobia sociale + lavoro.
Come hanno detto altri il lavoro può essere utile in termini di rapporti sociali e responsabilità, però dipende anche da quale lavoro. Se è un ambiente ostile c'è ben poco di positivo.
Però il lavoro è una cosa che serve, a tutti, quindi non ha senso domandarsi cosa fare e posticiparne la ricerca. Prima si inizia e meglio è, non si può dipendere sempre dagli altri, ti devi buttare e sperare in un lavoro dove ti trovi bene. Prima inizi, prima avrai le ovvie delusioni perchè è difficile trovarne uno, prima lo trovi, prima ti troverai catapultata in un mondo che spaventa e prima ti ci abitui. |
Re: Fobia sociale + lavoro.
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Re: Fobia sociale + lavoro.
Io lavoro in un ambito abbastanza "pettegolezzo" quindi più che parlare io ascolto :) ogni tanto dico la mia ma sono mooooolto vaga :D
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Re: Fobia sociale + lavoro.
Attenta..perchè tenere SEMPRE il tempo occupato porta a una scomparsa della propria vita privata.Sì certo un lavoro aiuta a intessere rapporti sociali e a tenersi occupati...ma non è la soluzione di per sè...certo avere un reddito aiuta a curarsi di sè per mezzo delle terapie e di hobby che possano esprimere la propria personalità.
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Re: Fobia sociale + lavoro.
Io lavoro a contatto col pubblico. Ogni giorno e' una nuova sfida
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Re: Fobia sociale + lavoro.
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Oggi senza lavoro non esisti, la società ti mette ai margini, in poco tempo non sei più nessuno Se non hai conoscenze inoltre sei tagliato fuori anche dalle raccomandazioni di amici e conoscenti e questo peggiora ulteriormente la situazione. A volte avrei voglia di andarmene a vivere in una roulotte, coltivare un campo e mangiare, vivere come un animale, come gli animali che eravamo e che ci siamo dimenticati di essere |
Re: Fobia sociale + lavoro.
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Re: Fobia sociale + lavoro.
Per me è una via di mezzo: c'è stato un periodo diciamo dal 2002 al 2007 che ho lavorato full time ininterottamente a tempo indeterminato e devo dire che in quel periodo stavo un po' meglio. Poi sono stato fermo un po di tempo e lavoro dal 2009 ad adesso ma non full time....ecco devo dire invece che quest' ultimo periodo di lavoro non ha migliorato affatto la situazione anzi, l' ha persino peggiorata e ci vado con enorme fatica e , ammetto che ho il desiderio insano che finisca tanto ci vado estraniato, e non ho nessuna voglia di stare con i colleghi con cui dico il minimo indispensabile. Però ovviamente non lo farò anche se il desiderio è enorme e soprattutto la rabbia e il rancore verso tutto quello che è andato storto è fortissima, lo dico a voi del forum perché non ho il coraggio di dirlo a nessuno della gente che conosco.
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Re: Fobia sociale + lavoro.
io ho lavorato in un caf, 99% PC e 1% telefono, contatto con il pubblico
non so se è per via del mio pessimismo/insicurezza o del fatto che non mi insegnassero niente, ma ogni santissima volta che dovevo parlare con la gente non sapevo mai cosa rispondere.... in generale adesso come adesso fuori dall'ambito lavorativo non è che me ne stia zitto, parlo normalmente..... nel mio caso credo che il lavoro amplifichi le mie insicurezze... tra l'altro in 6 anni che ci vado per sto periodo avrò parlato due volte con la responsabile :interrogativo: |
Re: Fobia sociale + lavoro.
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Confermo che dipende molto dal lavoro che svolgi! Io ne so qualcosa. Ad oggi, io ho avuto 2 importanti esperienze lavorative. La mia prima in assoluto è stato un disastro totale. Mi piaceva ma non ero pronto per nulla; avevo scelto proprio il lavoro che un insicuro totale come me non poteva svolgere, se non dopo mesi di esperienza e svariate figure di m...a (che, ovviamente, non ti fanno fare...perché ti segano prima!). Senza contare colleghi di lavoro tutti estroversi e spacconi. Il lavoro non mi dispiaceva per nulla se non avessi avuto gravi problemi di interazione. In pratica ero a contatto con la gente fisicamente per 4/5 ore e virtualmente al telefono (telemarketing) per altre 2/3. Fate voi! :testata: Quando sono stato cacciato a pedate dall'agenzia ci sono rimasto molto male, ma nel contempo è stato un sollievo. Era diventato un incubo, mi svegliavo la mattina e andavo al lavoro con il patema d'animo come se andassi al patibolo tutti i giorni. Una vera tortura quotidiana. Fortunatamente era luglio e stare a casa ad oziare senza esami universitari è stato piacevole. Però è stata una vera mazzata per il morale. La mia scarsissima autostima si è disintegrata totalmente. Mi sono scontrato subito con le difficoltà (e soprattutto l'importanza) di trattare con la gente...e non stato piacevole per nulla! Tuttavia da questa esperienza è nata la mia voglia di studiare e migliorarmi sotto questo aspetto. Ci sto lavorando tutt'ora. La mia seconda esperienza lavorativa è quella che sto svolgendo attualmente. Una azienda importante ed in forte crescita (per il periodo attuale è tanta roba!), il contesto è giovane, formale e molto dinamico. Il ruolo che ho al momento non mi soddisfa appieno (sono molto ambizioso) ma non posso lamentarmi più di tanto anche perché sto comunque acquisendo sempre più sicurezza in me. Pochi piccoli passi tutti i giorni. Sono a contatto con molte persone ma non mi pesa perché il ruolo non richiede capacità di persuasione particolari. Inizialmente rossore in faccia a gogo ma ora quasi per nulla. Un lavoro male non può fare, anzi ti aiuta molto, a patto che sia un lavoro giusto per te, in un contesto a te favorevole. Io l'ho trovato, ma ora spero che mi vengano date quelle possibilità di crescita di cui avrei bisogno per completare il mio percorso. In mancanza di questo il mio processo di acquisizione sicurezza subirebbe un rallentamento. E io di quella sicurezza ho ancora un assoluto bisogno! Spero bene! |
Re: Fobia sociale + lavoro.
Recentemente ho fatto un colloquio per delle borse di lavoro offerte dal comune. Niente di serio paragonato ai veri colloqui, non mi è sembrato di dare l'impressione del timido insicuro tranne sull'ultima domanda a sorpresa a bruciapelo: cos'è la borsa lavoro? ebbene ho abbozzato una specie di risposta che è rimasta pressochè sospesa, fino al suggerimento finale "insomma non è un lavoro". Ma ca**o, io lo sapevo cos'era, tant'è che appena uscito dalla porta avrei potuto fornirgli una definizione da enciclopedia Treccani... ma così su due piedi non sono riusciuto a mettere insieme una risposta seria con le parole giuste :testata:
Boh, a volte penso di avere una qualche forma di afasia :interrogativo: Quest'ultima uscita credo che abbia affossato le mie speranza di essere preso... Annamo bene, figuariamoci quando mi capiterà un colloquio vero |
Re: Fobia sociale + lavoro.
col mio cv le agenzie interinale non mi cagano proprio
ci sono andato tranquillo comunque, con la consapevolezza di avere fatto il possibile e che gli stronzi sono loro non certo io bhè dai, già il fatto di esserci andato tranquillamente è moltissimo |
Re: Fobia sociale + lavoro.
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Re: Fobia sociale + lavoro.
Io ho fatto per qualche anno il lavoro che qualsiasi sociofobico temerebbe: il cameriere.
100% contatti con le persone...ma purtroppo non sapevo fare altro, e quindi mi sono buttato. Ricordo che la mattina piuttosto di affrontare tutta quella gente, avrei preferito andare a spalare la m***a. Tanto che ho mollato da un giorno all altro senza avvertire e rinunciando ad un mese di paga. Ma ASSOLUTAMENTE NON per pigrizia...ma per il fatto che non reggevo piu' l'angoscia, il TERRORE e il fatto di sentirmi costantemente osservato. Tutti dicevano "vedrai che starai meglio a stare in mezzo alla gente...vedrai che cosi' ci farai l'abitudine! Devi fare qualcosa stupido indolente che non sei altro!" Stronzate. Penso anzi di essere rimasto in qualche modo traumatizzato... Ho un disperato bisogno di autonomia...ma allo stesso tempo non posso fare a meno dei (soldi) genitori:testata: |
Re: Fobia sociale + lavoro.
spesso la fobia è tale da impedire pure di lavorare o cercare lavoro
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Re: Fobia sociale + lavoro.
Il fatto che il lavoro ti permette di sopravvivere ma non di vivere.............certo poi viene semplice dire: se va male il resto magari buttati sul lavoro..........il fatto è che riesco a lavorare a malapena e non è solo pigrizia o voglia di fare nulla è che......spesso hai la testa perennemente altrove e non riesci a concentrarti neppure su quello che devi fare anche cose molto banali e quindi pure il lavoro diventa una fatica enorme....
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Re: Fobia sociale + lavoro.
Io senza lavorare sarei morto letteralmente...
Nonostante tutte le mie problematiche sono ( a parte un periodo di tre mesi che è stato terribile :miodio:) sempre riuscito a lavorare nella mia vita e sto continuando attualmente... Semplicemente alla faccia dei miei problemi mi è stato detto dai miei genitori anni addietro... " O lavori o voli fuori di casa vedi tu"... E' una specie di spada di Damocle appesa sopra la mia testa insomma... |
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