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Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
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Questo, meglio precisarlo, generalizzando. |
Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
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Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
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Essere un conversatore brillante non ha nulla a che fare con il tema della conversazione e poi comunque Cyndi insegna: |
Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
Ovazione. :riverenza::applauso::riverenza::applauso:
Evviva i maschi beta/alfa, il giusto equilibrio. u.u |
Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
Io sono omega sempre ed ovunque :piangere:
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Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
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Kid Omega Ci manchi tanto... :mrgreen: |
Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
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Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
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Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
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Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
ognuno nel suo piccolo....... no signori, gli uomini alfa non hanno nulla di "piccolo" :occhiali:
(e non dite il cervello.......si sa che non è fondamentale per un uomo alfa :occhiali:) |
Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
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Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
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Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
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Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
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1 Si segue, sbagliando, il principio per cui se vale per noi vale anche per gli altri; o meglio, si sottovalutano le differenze individuali. Ho ragionato su questo punto leggiucchiando cose sulla personalità MBTI. Ho spesso sottovalutato queste differenze e mi sono accorto quanto mi venissero facili cose che per altri sono difficili e viceversa. 2 Eccessivo uso dell'adattamento al ribasso. In pratica, copioincollo da sopra: "mi sono accorto quanto mi venissero facili cose che per altri sono difficili e viceversa"; ebbene, mi sono troppo concentrato sul "viceversa" e non ho visto i vantaggi che mi portano il mio carattere. Questo perché utilizzo degli strumenti estroversi di giudizio, che però sono gli stessi che usano tutti, donne comprese. Ma i vantaggi ci sono, siamo noi che non vogliamo vederli per iperperfezionismo. Postilla di approfondimento. Nel mio ambiente sportivo (uno sport individuale), alla gente piace molto analizzare, come è naturale, i praticanti dal carattere, o meglio "dalla testa". Noi praticanti agonisti veniamo giudicati per quanto forti siamo di testa e dal talento. Le persone introverse solitamente sono considerate deboli di testa, poco grintose, timorose, eccessivamente tese prima della manifestazione e per questo "avrebbero potuto fare meglio se avesse tirato fuori il carattere". Che cosa avviene però? Avviene che bene o male i deboli di testa se la battono spesso con gli altri e a volte hanno anche risultati migliori, soprattutto a causa di un maggiore allenamento; la gente, però, per spiegare che comunque queste deboli di testa stanno sempre lì a combattere per la vittoria ogni anno si mettono ad esasperare l'unica variante rimasta per giustificare la propria teoria e cioè che noi deboli di testa siamo molto talentuosi, siamo fenomeni, avremmo dovuto vincere sempre ecc ecc. Ovviamente sono tutte cazzate, ognuno ha dei punti forti o dei punti deboli, ma è l'introverso a venire delineato come il pauroso che si scioglie di fronte alle responsabilità: sono sensazioni nella mente dei più. |
Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
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Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
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Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
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Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
io sono maschio alfa molto in piccolo, precisamente lo sono nei peli delle dita dei piedi:D
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Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
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Ah, no, ovviamente non hai capito quello che volevo dire, però non importa. Poi un giorno tu o Labocania mi spiegherete anche cosa intendete per "discorso colto" (espressione che già mi fa venire le bolle). |
Re: Ognuno, nel suo piccolo è un maschio alfa
Uffa, che barba con questa storia del maschio alfa! La volete capire sì o no che è solo una fittizia trasposizione della vita dei branchi di lupi con la società degli umani? Nel branco di lupi, il maschio dominante, per semplicità degli studiosi, è stato chiamato alfa, tutto qui! Però se lo deve saper conquistare il titolo, non basta che sia figo, o vesta alla moda, o che abbia una buona posizione sociale, o delle conoscenze ad hoc :)
Gli umani, oltre che a procacciarsi il cibo ed accoppiarsi, hanno una vita più complessa di un branco di lupi: - campano 7-8 volte più a lungo - impiegano 18 anni per crescere e spesso hanno bisogno di cure parentali anche fino a 30 anni e oltre (vedi studente di medicina + 3 anni di specializzazione + esame di Stato) - esiste la cultura, un insieme di valori e credenze che rende la vita più complessa di quella di un branco di lupi... i lupi ascoltano musica, vanno ai concerti, hanno campionati di calcio ed elezioni politiche, guardano la TV, leggono i giornali, credono negli dei??? - Esiste il linguaggio, che rende molto più facile e complessa la relazione tra le persone. Non per niente, quando diciamo di voler conoscere una persona, ci dobbiamo parlare insieme, non basta annusarci e riconoscere il fatto che uno è superiore e l'altro inferiore... |
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