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Endless_solitude 26-09-2007 17:07

Il rasoio fa male,
Il fiume è troppo basso,
L'acido è bestiale,
La droga da il collasso,
La corda si spezza,
La pistola è proibita
Il gas puzza..e allora, VIVA LA VITA.. 8O

non volevo citare il film "ragazze interrotte" film che odio, ma e stato piu forte di me... :cry:

paule 26-09-2007 17:19

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Originariamente inviata da giorgia
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Originariamente inviata da paule
suicidarsi non è mica così facile come sembra, tra l'altro con forbici o rasoi è un casino...se ti tagli le vene devi scavare fino in fondo e soffri da morire, forse meglio vivere

Ma che esperta in materia che sei ^____^
non mi dire che ci hai già provato tu ? :o

Ovvio, piccola, parlo solo per esperienza personale, altrimenti a che pro? ;)

schizzo 26-09-2007 17:24

Amylee,
io tanti anni fà, nel periodo più nero della mia vita ho tentato un gesto disperato e in seguito ho capito che la vita è un dono troppo prezioso per buttarla via.
Credimi quando ti dico che nella vita non ci sono solo momenti brutti, e che quando meno te lo aspetti arriveranno anche i momenti che ti faranno sorridere e per i quali vale la pena vivere.

Fidati, fatti forza!!!!!!!!!!!!!!

giorgia 26-09-2007 17:26

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Originariamente inviata da paule
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Originariamente inviata da giorgia
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Originariamente inviata da paule
suicidarsi non è mica così facile come sembra, tra l'altro con forbici o rasoi è un casino...se ti tagli le vene devi scavare fino in fondo e soffri da morire, forse meglio vivere

Ma che esperta in materia che sei ^____^
non mi dire che ci hai già provato tu ? :o

Ovvio, piccola, parlo solo per esperienza personale, altrimenti a che pro? ;)

ma lo soooooo :D
allora li leggi i miei mess vecchietta :lol:

Kai 26-09-2007 18:36

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Originariamente inviata da giorgia
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Originariamente inviata da Kai
[...]

Mi fai letteralmente ''SCHIFO'' venite qua a fare le povere vittime te e quel tuo compare da quattro soldi vi credete di essere delle persone migliori di noi e delle donne trasgressive e 'acide' come voi dite .....
quanto quanto quanto mi fai SCHIFOOOO .....reppettaro da strapazzo vi credete di essere chi sa chi voi reppettari del cavolo con le vostre pistolette a odiare il mondo sei un pagliaccio ridicolo letteralmente ridicolooooooo sei sicuro di essere fobico? secondo me sei solo un povero PAZZO ! che mi scriverai dopo è ? che vuoi venire a casa mia ad uccidermi forse ? ne saresti capace sei talmente pazzo !!!
(dopo questo post vado a VOMITARE)
ah inadatto ti sei perso il suo famoso post volgare che mi ha detto nei miei riguardi poi ti manderò un mess privato semmai questa la devi sapere :lol:

Amylee17 io non ti conosco ti prego dammi la possibbilità di stringere amicizia con te :D sempre se ti va ovvio :mrgreen:
ti sono vicina davvero ! ti prego non fare nessuna cazzata 8O cioè sembreranno scontate le mie parole perchè oramai tutto quello che dovevo dire lo hanno già detto gli altri eheheh :mrgreen:
non preoccuparti per la connessione lenta io ho ancora una 56 k :lol:
non perdere mai la speranza, quando meno te lo aspetti la felicità può arrivare anche a te non dobbiamo perderla la speranza è la cosa più importante che ci sia è come una vitamina per tutti noi diciamo ...
Io ho passato una vita e la passo ancora tutt'ora da sola l'anagrafe molto probabilmente penserà che sono morta una morta vivente ...
so che significa essere come trasparenti per gli altri ..quando vai a scuola non esisti per nessuno ...a casa nessuno ti ascolta e ti danno anche della vigliacca che si deve reagire ecc ecc che siamo dei poveri perdenti ti colpevolizzano anche ..parenti non ne parliamo ci sono rimasta malissimo per quello che mi hanno fatto che a loro ci tenevo davvero molto ...amore da vomito ! insomma uno schifo totale -.-
dalle mie parti tra poco mi ridono in faccia che non mi sono diplomata fai te ...non ho amici con cui uscire la sera al cinema non ci vado da anni praticamente ma no non dobbiamo mollare per me questo è importante non mollare e mi faresti felicissima se restassi qui con noi ..le persone buone non meritano di darla vinta agli schifosi !
per cui quando vuoi in qualsiasi momento in chat messaggi privati se ti va uno sfogo qualsiasi cosa io ci sono come ci siamo tutti qui :)


Me ne fotto di quello che pensi di me e di quelli che come me seguono la cultura hip hop....[...]

Immortal 26-09-2007 18:52

massi' guarda.. quando uno arriva al punto di volersi suicidare,tanto vale vivere,tanto non hai nulla da perdere no?

paule 26-09-2007 18:54

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Originariamente inviata da giorgia
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Originariamente inviata da paule
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Originariamente inviata da giorgia
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Originariamente inviata da paule
suicidarsi non è mica così facile come sembra, tra l'altro con forbici o rasoi è un casino...se ti tagli le vene devi scavare fino in fondo e soffri da morire, forse meglio vivere

Ma che esperta in materia che sei ^____^
non mi dire che ci hai già provato tu ? :o

Ovvio, piccola, parlo solo per esperienza personale, altrimenti a che pro? ;)

ma lo soooooo :D
allora li leggi i miei mess vecchietta :lol:

vecchietta una sega..però li leggo i tuoi messaggi, sì sì.

calimero 26-09-2007 19:11

secondo me ci vuole molta forza x riuscirci con la forbice
rischi di farti un male dell'ostia e di continuare a vivere con una brutta cicatrice, tra l'altro in una posizione ben visibile suppongo
a parte che a me pare una fine atroce, mi vengono i brividi al solo pensarci, bleah

forse prima di fare l'estremo gesto dovresti aprirti completamente e dire cosa vuoi che non hai, perchè di solito è quello il problema

cachign 26-09-2007 20:30

ascolta laura, non devi farlo, sono frasi fatte, lo so, ma la vita è anche questo sofferenza, angoscia, ma poi passerò stai tranquilla, troverai il sole, ne son sicura; io passo un orrendo periodo, mi sento male sempre, vorrei morire, ma nn lo faccio, spero che un giorno le cose vadano meglio, ci spero con tutto il cuore, devi solo avere coraggio, devi andare avanti alla meglio, non meriti questo, fatti forza, so che nn ti consolerà ma siamo in tanti a stare male, io sto malissimo, mi trovo male con la gente, nn ho amici, nn ho rapporti, le mie giornate sono sensa senzo, ma nn mollo! e nn farlo nemmeno tu mi raccomando!!

gerrard 26-09-2007 20:49

Ascoltami Laura ,anch'io tempo fa volevo seriamente suicidarmi col gas dell'automobile.
Volevo solo fare finire il dolore,nulla più ,mi sembrava insopportabile.
So che tu sei nella stessa condizione mia di qualche anno fa,ma credimi NON è LA RISPOSTA.
Almeno in questo forum ci sono persone che ti ascoltano ,comprendono e ti sostengono per la magnifica persona che sei(anche se a volte può capitare di discutere ,no? :wink: ),quindi dammi retta ,lascia perdere.
Sei ancora molto giovane ,tante cose possono ancora cambiare,la morte aspettala quando sarai una vecchietta

Jes 26-09-2007 20:57

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Originariamente inviata da akiko
Qualsiasi cosa accada, venga scritta, venga detta, qualsiasi sia la necessità del momento.....anche se è una richiesta di aiuto come quella di Laura di oggi qui finisce tutto sempre con persone che bisticciano, litigano, polemizzano in modo assolutamente fine a se stesso (fatte ovviamente le dovute eccezioni).
Laura, cambia sito.

il moderatore su mia richiesta ha cancellato quei messaggi.. nessuno ha più voglia di litigare.. nemmeno io.. soppratutto su ste cose..
queste sn cose importanti su queste cose non ci sn posizioni tutti stanno dalla parte della vita.

giorgia 26-09-2007 21:05

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Originariamente inviata da paule
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Originariamente inviata da giorgia
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Originariamente inviata da paule
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Originariamente inviata da giorgia
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Originariamente inviata da paule
suicidarsi non è mica così facile come sembra, tra l'altro con forbici o rasoi è un casino...se ti tagli le vene devi scavare fino in fondo e soffri da morire, forse meglio vivere

Ma che esperta in materia che sei ^____^
non mi dire che ci hai già provato tu ? :o

Ovvio, piccola, parlo solo per esperienza personale, altrimenti a che pro? ;)

ma lo soooooo :D
allora li leggi i miei mess vecchietta :lol:

vecchietta una sega..però li leggo i tuoi messaggi, sì sì.

ops scusa non volevo farti sentire vecchia mi spiace ^^

paule 26-09-2007 21:09

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Originariamente inviata da giorgia
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Originariamente inviata da paule
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Originariamente inviata da giorgia
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Originariamente inviata da paule
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Originariamente inviata da giorgia
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Originariamente inviata da paule
suicidarsi non è mica così facile come sembra, tra l'altro con forbici o rasoi è un casino...se ti tagli le vene devi scavare fino in fondo e soffri da morire, forse meglio vivere

Ma che esperta in materia che sei ^____^
non mi dire che ci hai già provato tu ? :o

Ovvio, piccola, parlo solo per esperienza personale, altrimenti a che pro? ;)

ma lo soooooo :D
allora li leggi i miei mess vecchietta :lol:

vecchietta una sega..però li leggo i tuoi messaggi, sì sì.

ops scusa non volevo farti sentire vecchia mi spiace ^^

Non ti preoccupare, mi sento figlia del mio tempo (burrascoso, postmoderno).

Cara giorgia, lo so che sei in buona fede, scrivimi qualcosa in pm , che voglio conoscerti ;)

scrivi, scrivi, scrivi!

giorgia 26-09-2007 21:17

messaggio privato ? vuoi uccidermi ? :lol: aspetta che prima mi preparo 8)
massì tanto vecchi prima o poi ci arriveranno tutti ! più poi che prima nel mio caso sisi XD
Eidt : umm se riesco a trovare del tempo libero ok mi arrivano molti messaggi 8O :D
ok chiudo sono ot ^^

velvet76 26-09-2007 21:17

Ciao Laura, forza! Stai passando un momentaccio. Ma é un momento, poi passa e tornerà a splendere il sole. Purtroppo vivere é difficile, ma al mondo abbiamo solo una cosa: la nostra vita e dobbiamo imparare a gustarla, perché regala momenti magici e bellissimi. Sei giovane e il meglio della vita deve ancora iniziare, coraggio! Se hai voglia di parlare io sono qua e cmq non sei sola: c'è tutto un forum accanto a te! Un abbraccio.

Amylee17 26-09-2007 23:17

SUICIDIO
 
Per lunghi anni, (quattro per l’esattezza, ma sono stati molto sofferti, ma pur sempre mai comparabili e paragonabili neanche minimamente ad ORA), ho avuto inizialmente vaghi, irrilevanti e sconsiderati pensieri di suicidio, poi questi progredivano aumentando ma sempre in maniera futile, leggera e poco importante, mano a mano con il tempo cominciavano a prendere forma, con il passare del tempo la forma diventava consistente…ecc, ecc fino a che i pensieri diventavano idee, prima mi dicevo “ma no, mai compirò un atto così insulso, egoista e orrido, e poi in fin dei conti sono certa che a tutto c’è un rimedio, si può sistemare tutto, anzi questa non è altro che un’esperienza che mi porterà ad aiutare, sondare in profondità e capire gli altri di più – già da quando non ero ammalata, sognavo, aspiravo a diventare psichiatra o psicologa-psicoterapeuta. Sono sempre stata affascinata morbosamente dalla Psiche, dall’inconscio e dalla “profondità”- Ho sempre pensato (e tuttora affermo questo) che il mio unico scopo, la mia esistenza dovesse essere finalizzata ad aiutare gli altri, anche sacrificando tutta me stessa, la mia bramosia era questa. Ho sempre avuto un amore ingente verso l’umanità. Anche se disprezzo notevolmente l’umanità presa nel contesto generale, il mondo che corre attualmente, la frenesia, la schematicità, la banalità e soprattutto l’indifferenza, la superficialità e la mancanza dei valori ”, poi il pensiero divenne “ è un atto che certamente non compirò, ma intanto fantastico, resterà sempre come un qualcosa che “vorrei ma non posso”, in seguito l’idea di suicidio si placò, pensando che non avrei il coraggio di compiere quest atto e non sapendo proprio trovare la giusta maniera (volevo una morte accidentale per non causare sofferenza ai miei genitori) , ho avuto un periodo di disturbo bipolare, caratterizzato da episodi ipomaniacali (cercavo anche se cautamente e “dolcemente” di tagliarmi le vene… e questo per un periodo piuttosto duraturo, ho trascorso quasi una notte intera fuori di casa da sola, così via), poi entrai in uno stato di malinconia e angoscia totale, niente più atti autolesionostici o manifestazioni di scandalismo, e guardavo fuori dalla finestra del piano superiore dicendomi “ma sì, rimando per un altro po’, vediamo che succede,mi hanno prescritto un nuovo farmaco, e poi buttandomi da qui al massimo finisco in carrozzina, al che mi manderanno in un ospedale psichiatrico e resterò segregata per tutta la vita”
Per il resto, ho avuto quattro ricoveri in psichiatria, assumo e ho assunto numerosi farmaci (tutti, dico tutti, fuorché i triciclici, non ancora almeno, sarà il prossimo e ultimo tentativo, MA dubito, in tal caso dovrei concedermi ancora del tempo, e questo pensiero mi distrugge, mi dispera, mi angoscia, mi terrorizza)
Ho avuto un recente tentativo di suicidio (quattro bottigliette di gocce En, inoltre le ho assunte a scuola, avevo ripreso a frequentare dopo 3-4 anni di assenza assoluta.)
Ora sono sotto continua sorveglianza da parte dei miei genitori. Ma durante questa notte, facendo assoluto silenzio sono riuscita a trovare un paio di grosse forbici.
Poi devo organizzare tutto il piano accuratamente. Penso comunque di tagliarmi le vene , non voglio buttarmi sotto una macchina, per non coinvolgere l’autista. Altro? Suggerimenti?
Voglio una morte “dolce”, Indolore e soprattutto SICURA. Non voglio rischiare minimamente di finire in manicomio/ospedale psichiatrico. Ho la fobia degli ospedali, strutture, comunità terapeutiche. Mi viene il respiro spasmodico, panico, angoscia e vampate di calore, solo al pensiero.
Vado in cura psicoterapeutica da una psichiatra analista da 3 anni (prima un paio di psicologi) una volta a settimana, il che risulta inefficace, lei è comunque in gamba, non c’è niente da dire, è la primaria dell’ospedale. Ma mi pare distaccata e sensibile fino a un certo punto. In più ora mi reco da uno psicologo cognitivo-comportamentista, con cui mi trovo meglio, avverto in alcuni tratti “affinità” (nel senso quando mi comprende), e comunque il suo approccio (più dolce, delicato, sensibile, indulgente, calmo, placato e riflessivo, umano) mi tranquillizza poi. E sembra che afferri abbastanza facilmente (non all’istante, è chiaro). Mi trovo piuttosto in sintonia con lui durante il colloquio,tutto sommato.
Dunque, arriviamo al dunque, ora come ora non mi resta che pianificare il momento decisivo.
Non mi suiciderò per rassegnazione. Questa non è una battaglia, è la mia esistenza.
Alcuni potrebbero rivolgermi questa domanda: << Ma perché vuoi cessare di vivere, quando non ti sei ancora introdotta nella vita?perchè togliersi questa possibilità? Perché non provare a vivere? Come fai a constatare che nulla potrà accadere nella tua vita, se non dai alla vita stessa questa possibilità, la possibilità di uno o più eventi?>>
La realtà, è che gli eventi appartenenti al mondo esterno sono davvero numerosi, tanto numerosi quanto banali, consistenti di atti ed azioni (lavoro, tempo libero dedicato allo sport, dopo cena l’incontro fra la falange di un pub o discoteca, ecc.. ecc…), conoscere gente, frequentare il più possibile, stare assieme agli amici, anche il partner è una figura importante per essere considerati adeguati alla società. Amici che vanno e vengono, amori che vanno e vengono, incontri sfuggenti. E tutto ciò cosa produce? Sono tutti all’incerca dello svago, divertimento, piacere, uscite collettive e fare strage possibilmente, emozioni ed emozioni. Tutto ciò è comune, “di norma”, andante, ordinario… Si vive alla giornata. Quanta superficialità e ‘scarsa’ o meglio dire ‘nulla’ sensibilità.
Io non voglio inserirmi nella società, integrarmi, interagire (per dire il contrario perché la gente QUANTO interagisce?veramente interagisce? Il contatto è inesistente fra le persone, quel contatto umano sottoforma di calore, voglia di ascoltare l’altro e condividere le emozioni l’uno con l’altro. Uno sguardo è un contatto, non c’è nessuno che ti guardi mentre parli. L’attenzione per la voce e non solo per la parola, l’espressione del viso, una carezza, un abbraccio…dove sono finiti i gesti d’affetto , il contatto (nel senso non fisico ma umano) ?
A queste persone potrei dire di aver vissuto tantissimo invece, anche un’intera era. Senza passato però. È come se passato-futuro-presente non fossero definibili, anzi non lo sono se ci pensate bene. In realtà vivo nel DOLORE, vivo di dolore, angoscia, disperazione, oppressione. Mi sento afflitta e abbacchiata. Vivo nello spicco del dolore (quello in cui la lama penetra in te e tu avverti un male straziante) vuoi urlare ma c’è una corda che ti lega stringendoti forte alla gola, stai soffocando, ma piangi, la lama continua a penetrare dentro e non ti dà tregua. Neanche mezzo istante di sollievo.
L’altra parte della sofferenza invece è la parte melanconica: la malinconia perenne, abulia, apatia, energia, disforia. A me viene questa similitudine associata alla malinconia: è come un fiume che non scorre. Ma in sé racchiude sicuramente molto……. Un fiume alquanto intenso e per questo “boccato, paralizzato” in un certo senso.
Potrei vedere il mondo sotto un'altra prospettiva, ma in egual caso mi toglierei la vita per L’Ingente,Infinito,Profondo,Intenso DOLORE che mi coltella atrocemente Dentro, mi soffoca. È insopportabile. Urlo, piango e mi dispero, mi fa troppo male, un male insopportabile.
Ritorniamo alla MORTE. Suicidio. Non è una forma di rassegnazione o evasione. Io mi sottraggo si, ma non agli altri, non al mondo ma alla mia esistenza interna. Ho vissuto troppo, intensamente e molto profondamente. IL DOLORE SI. Io so cosa è il dolore. Sono arrivata ad una difficoltà estrema di sopportazione.

La MORTE PER ME è UN EVENTO O FATTO CHE ARRESTA E IMPEDISCE OGNIQUALSIASI TIPO DI AVVENIMENTO SUSSEGUENTE dell’individuo pertinente.


[p.s. ho scritto piuttosto in fretta, probabilmente riscontrerete degli errori di ortografia o altro]

Nient’altro,

ancora per un determinato (o forse indeterminato tempo) ci sarò.
Vorrei tenere per mano ciascuno di voi. Grazie. A presto

velvet76 27-09-2007 00:11

Ok, in questo momento stai molto male, ma dici che con questo psicologo ti trovi bene e allora fatti aiutare. Dentro di te c'é una parte molto vitale che vuole stare bene. Sei giovane e sicuramente conoscerai gente in gamba. Credimi: le belle persone esistono. Non sono tutti superficiali. Tu meriti di vivere e di stare bene. Le cose possono cambiare, dammi retta!

David3 27-09-2007 01:00

Re: SUICIDIO
 
Quote:

Originariamente inviata da Amylee17
Per lunghi anni, (quattro per l’esattezza, ma sono stati molto sofferti, ma pur sempre mai comparabili e paragonabili neanche minimamente ad ORA), ho avuto inizialmente vaghi, irrilevanti e sconsiderati pensieri di suicidio, poi questi progredivano aumentando ma sempre in maniera futile, leggera e poco importante, mano a mano con il tempo cominciavano a prendere forma, con il passare del tempo la forma diventava consistente…ecc, ecc fino a che i pensieri diventavano idee, prima mi dicevo “ma no, mai compirò un atto così insulso, egoista e orrido, e poi in fin dei conti sono certa che a tutto c’è un rimedio, si può sistemare tutto, anzi questa non è altro che un’esperienza che mi porterà ad aiutare, sondare in profondità e capire gli altri di più – già da quando non ero ammalata, sognavo, aspiravo a diventare psichiatra o psicologa-psicoterapeuta. Sono sempre stata affascinata morbosamente dalla Psiche, dall’inconscio e dalla “profondità”- Ho sempre pensato (e tuttora affermo questo) che il mio unico scopo, la mia esistenza dovesse essere finalizzata ad aiutare gli altri, anche sacrificando tutta me stessa, la mia bramosia era questa. Ho sempre avuto un amore ingente verso l’umanità. Anche se disprezzo notevolmente l’umanità presa nel contesto generale, il mondo che corre attualmente, la frenesia, la schematicità, la banalità e soprattutto l’indifferenza, la superficialità e la mancanza dei valori ”, poi il pensiero divenne “ è un atto che certamente non compirò, ma intanto fantastico, resterà sempre come un qualcosa che “vorrei ma non posso”, in seguito l’idea di suicidio si placò, pensando che non avrei il coraggio di compiere quest atto e non sapendo proprio trovare la giusta maniera (volevo una morte accidentale per non causare sofferenza ai miei genitori) , ho avuto un periodo di disturbo bipolare, caratterizzato da episodi ipomaniacali (cercavo anche se cautamente e “dolcemente” di tagliarmi le vene… e questo per un periodo piuttosto duraturo, ho trascorso quasi una notte intera fuori di casa da sola, così via), poi entrai in uno stato di malinconia e angoscia totale, niente più atti autolesionostici o manifestazioni di scandalismo, e guardavo fuori dalla finestra del piano superiore dicendomi “ma sì, rimando per un altro po’, vediamo che succede,mi hanno prescritto un nuovo farmaco, e poi buttandomi da qui al massimo finisco in carrozzina, al che mi manderanno in un ospedale psichiatrico e resterò segregata per tutta la vita”
Per il resto, ho avuto quattro ricoveri in psichiatria, assumo e ho assunto numerosi farmaci (tutti, dico tutti, fuorché i triciclici, non ancora almeno, sarà il prossimo e ultimo tentativo, MA dubito, in tal caso dovrei concedermi ancora del tempo, e questo pensiero mi distrugge, mi dispera, mi angoscia, mi terrorizza)
Ho avuto un recente tentativo di suicidio (quattro bottigliette di gocce En, inoltre le ho assunte a scuola, avevo ripreso a frequentare dopo 3-4 anni di assenza assoluta.)
Ora sono sotto continua sorveglianza da parte dei miei genitori. Ma durante questa notte, facendo assoluto silenzio sono riuscita a trovare un paio di grosse forbici.
Poi devo organizzare tutto il piano accuratamente. Penso comunque di tagliarmi le vene , non voglio buttarmi sotto una macchina, per non coinvolgere l’autista. Altro? Suggerimenti?
Voglio una morte “dolce”, Indolore e soprattutto SICURA. Non voglio rischiare minimamente di finire in manicomio/ospedale psichiatrico. Ho la fobia degli ospedali, strutture, comunità terapeutiche. Mi viene il respiro spasmodico, panico, angoscia e vampate di calore, solo al pensiero.
Vado in cura psicoterapeutica da una psichiatra analista da 3 anni (prima un paio di psicologi) una volta a settimana, il che risulta inefficace, lei è comunque in gamba, non c’è niente da dire, è la primaria dell’ospedale. Ma mi pare distaccata e sensibile fino a un certo punto. In più ora mi reco da uno psicologo cognitivo-comportamentista, con cui mi trovo meglio, avverto in alcuni tratti “affinità” (nel senso quando mi comprende), e comunque il suo approccio (più dolce, delicato, sensibile, indulgente, calmo, placato e riflessivo, umano) mi tranquillizza poi. E sembra che afferri abbastanza facilmente (non all’istante, è chiaro). Mi trovo piuttosto in sintonia con lui durante il colloquio,tutto sommato.
Dunque, arriviamo al dunque, ora come ora non mi resta che pianificare il momento decisivo.
Non mi suiciderò per rassegnazione. Questa non è una battaglia, è la mia esistenza.
Alcuni potrebbero rivolgermi questa domanda: << Ma perché vuoi cessare di vivere, quando non ti sei ancora introdotta nella vita?perchè togliersi questa possibilità? Perché non provare a vivere? Come fai a constatare che nulla potrà accadere nella tua vita, se non dai alla vita stessa questa possibilità, la possibilità di uno o più eventi?>>
La realtà, è che gli eventi appartenenti al mondo esterno sono davvero numerosi, tanto numerosi quanto banali, consistenti di atti ed azioni (lavoro, tempo libero dedicato allo sport, dopo cena l’incontro fra la falange di un pub o discoteca, ecc.. ecc…), conoscere gente, frequentare il più possibile, stare assieme agli amici, anche il partner è una figura importante per essere considerati adeguati alla società. Amici che vanno e vengono, amori che vanno e vengono, incontri sfuggenti. E tutto ciò cosa produce? Sono tutti all’incerca dello svago, divertimento, piacere, uscite collettive e fare strage possibilmente, emozioni ed emozioni. Tutto ciò è comune, “di norma”, andante, ordinario… Si vive alla giornata. Quanta superficialità e ‘scarsa’ o meglio dire ‘nulla’ sensibilità.
Io non voglio inserirmi nella società, integrarmi, interagire (per dire il contrario perché la gente QUANTO interagisce?veramente interagisce? Il contatto è inesistente fra le persone, quel contatto umano sottoforma di calore, voglia di ascoltare l’altro e condividere le emozioni l’uno con l’altro. Uno sguardo è un contatto, non c’è nessuno che ti guardi mentre parli. L’attenzione per la voce e non solo per la parola, l’espressione del viso, una carezza, un abbraccio…dove sono finiti i gesti d’affetto , il contatto (nel senso non fisico ma umano) ?
A queste persone potrei dire di aver vissuto tantissimo invece, anche un’intera era. Senza passato però. È come se passato-futuro-presente non fossero definibili, anzi non lo sono se ci pensate bene. In realtà vivo nel DOLORE, vivo di dolore, angoscia, disperazione, oppressione. Mi sento afflitta e abbacchiata. Vivo nello spicco del dolore (quello in cui la lama penetra in te e tu avverti un male straziante) vuoi urlare ma c’è una corda che ti lega stringendoti forte alla gola, stai soffocando, ma piangi, la lama continua a penetrare dentro e non ti dà tregua. Neanche mezzo istante di sollievo.
L’altra parte della sofferenza invece è la parte melanconica: la malinconia perenne, abulia, apatia, energia, disforia. A me viene questa similitudine associata alla malinconia: è come un fiume che non scorre. Ma in sé racchiude sicuramente molto……. Un fiume alquanto intenso e per questo “boccato, paralizzato” in un certo senso.
Potrei vedere il mondo sotto un'altra prospettiva, ma in egual caso mi toglierei la vita per L’Ingente,Infinito,Profondo,Intenso DOLORE che mi coltella atrocemente Dentro, mi soffoca. È insopportabile. Urlo, piango e mi dispero, mi fa troppo male, un male insopportabile.
Ritorniamo alla MORTE. Suicidio. Non è una forma di rassegnazione o evasione. Io mi sottraggo si, ma non agli altri, non al mondo ma alla mia esistenza interna. Ho vissuto troppo, intensamente e molto profondamente. IL DOLORE SI. Io so cosa è il dolore. Sono arrivata ad una difficoltà estrema di sopportazione.

La MORTE PER ME è UN EVENTO O FATTO CHE ARRESTA E IMPEDISCE OGNIQUALSIASI TIPO DI AVVENIMENTO SUSSEGUENTE dell’individuo pertinente.


[p.s. ho scritto piuttosto in fretta, probabilmente riscontrerete degli errori di ortografia o altro]

Nient’altro,

ancora per un determinato (o forse indeterminato tempo) ci sarò.
Vorrei tenere per mano ciascuno di voi. Grazie. A presto

:cry:

Inattesadirinascerefenice 27-09-2007 01:03

Ciao Laura,

io non sono nessuno in relazione alla tua volontà di toglierti la vita, io non posso avere la responsabilità della tua vita e della tua morte.
Credo anche che il suicidio sia sempre una libera scelta dell'individuo e che il farlo o meno spetti a te sola e a nessun altro individuo. Però, lasciati dire questo da una scrittrice in erba e fobica sociale patentata... dalle poche righe che hai scritto, ho scorto un potenziale creativo straordinario. Mrs Virginia Woolf aveva più o meno tutti i sintomi da te descritti. Ecco. Lei, nel mentre, li ha buttati su carta creando capolavori assoluti. E tu, Laura, puoi fare altrimenti.
Fai una scorreggia al mondo, rimanda il suicidio e, intanto, sii creativa!

valevale 27-09-2007 01:14

Ti chiedo in nome delle persone che ti vogliono bene di provare ancora una volta....
Hai detto che nn hai ancora provato i triciclici....ebbene provali....io li prendo.
:cry:


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 19:48.

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