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Re: Delirio di un povero triste figuro
Premettendo che penso spesso al suicidio, devo dire che la sua realizzazione è in realtà una cosa poco concreta per me e il motivo è che, come ha detto Herzeleid, nessuno può sapere con certezza che in futuro non potremmo essere persone un po' più serene e felici di stare al mondo, è un gesto troppo estremo, non torni indietro, qualsiasi disgrazia ti sia successa nella vita secondo me, non vale la pena di uccidersi; sarebbe come amputarsi un braccio poichè non si è riusciti con le medcine tradizionali a curare un'infezione alla mano, non ha senso, prima proverei con cure alternative se ne avessi la possibilità; tu non hai nessun elenco di cose che devi fare per forza, nessuna famiglia da costruire, nessun lavoro da svolgere, (queste sono solo delle opzioni), in realtà hai la possibilità di fare qualsiasi cosa, non hai più nulla da perdere mi sembra di capire, tenta il tutto per tutto, le cure alternative insomma, cambia stile di vita!! il voler morire, non è un voler morire, ma uno smettere di vivere in un certo modo, è il tuo corpo che ti dice "basta, fai qualcos'altro"
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Re: Delirio di un povero triste figuro
Non pretendo di capire tutto e di essere il portatore della verità (lascio l'ingrato compito ad altri utenti), fidatevi di me: io NON sono normale. Sono una persona che non sa vivere, sono una larva umana, sono un miserabile. Ho aperto vari topic in cui spiegavo che non so nemmeno cercarmi un lavoro, la risposta migliore (per quanto inutile) che ho ricevuto è stata "Supera le tue paure", questo forum non esisterebbe nemmeno se tutti fossimo capaci di superare le nostre paure. Lasciate perdere la depressione, quella ce l'ho ma è il male minore (le persone che mi hanno conosciuto del forum non se ne sarebbero nemmeno accorti se non lo dicevo io), la cosa principale è che non sono normale. Ma non chiedetemi di spiegarlo ancora, meglio di così non ci riesco. Però vi prego, fidatevi di me. Un mio amico mi disse "Non hai niente che non va, sei tu che ti fissi", vi prego credetemi, ho molte cose che non vanno, se non riuscite a credermi come potreste mai aiutarmi?
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Re: Delirio di un povero triste figuro
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Re: Delirio di un povero triste figuro
Tu devi solo preoccuparti di avere acqua, cibo e un riparo, nessuno ti vieta di farti il tuo orticello e vivere nella semplicità.. Quella del lavoro 8 ore al giorno 5 - 6 giorni a settimana per tirare a campare è solo una delle tante possibilità e quella a cui spero di non dover ricorrere, ma qui andiamo off topic, ne riparliamo in privato se vuoi.
Devi cambiare vita nel senso che, prima di ucciderti dovresti fare di tutto per cercare un po' di serenità, cambiare le tue abitudini, le tue attività, non c'è una cosa in particolare, non c'è una ricetta per tutti, devi spostare la tua mente ad altro; i soldi mi sembrano un aspetto secondario in generale e tanto più se si hanno problemi esitenziali prima che materiali, almeno questa è la mia opinione, a me personalmente non interesserebbe sopravvivere facendomi il mazzo tutti i giorni se poi nella vita non fossi compensato da altre cose (cosa non lo so ancora), per fortuna so che si può vivere diversamente; è' sicuramente un punto di vista anticonvenzionale me ne rendo conto. Ma chissenefrega se non sei "normale", per me potresti anche andare in giro nudo, scavare una buca in un prato e infilarci dentro i piedi, alzare le braccia al cielo e fingere di essere un albero, l'importante è soltanto che tu stia bene con te stesso, sono serissimo; i "normali" sono spesso noiosi e mediocri per non dire insulsi, a volte penso che l'anormalità abbia reso più interessante la mia vita. |
Re: Delirio di un povero triste figuro
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Volersi suicidare quando si sta male è perfettamente razionale e comprensibile. Se ad esempio mi immaginassi affetto da una sindrome dolorosa e incurabile, il suicidio diverrebbe per me l'unica ragionevole alternativa. Siccome la depressione non è incurabile, tolta la depressione rimuoveresti la sofferenza, e apprezzeresti meglio la vita, che ti assicuro ha un sacco di aspetti positivi e godibili, te lo dice uno che dalla depressione e la voglia di suicidarsi c'è passato per un bel po' di tempo. L'alternativa è effettivamente il suicidio, ma a causa anche delle leggi vigenti non ti aspettare aiuti pratici in tal senso; benché io sia favorevole in termini puramente teorico all'eutanasia. |
Re: Delirio di un povero triste figuro
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Re: Delirio di un povero triste figuro
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Re: Delirio di un povero triste figuro
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non sei in pace?no?te ne puoi pentire?nemmeno. il lato positivo è non avere lati negativi |
Re: Delirio di un povero triste figuro
non ho capito di preciso che tipo di problemi hai che ti hanno portato a questo,compreso la probabile depressione,ma che appunto è una conseguenza,quindi inutile fare cure antidepressive.semmai bisogna lavorare sulla causa,che non so
però ti capisco,anche io mi trovo in una situazione simile,sono convinto che per alcuni di noi è cosi anche se ci si sforza e si migliora,ma poi non cambia |
Re: Delirio di un povero triste figuro
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Per questo scrivo molto poco, qua dentro: non c'è molto da dire. Non ci sono buoni consigli (o meglio: ci sono, ma ci sono anche i blocchi che impediscono di considerarli seriamente o darsi attivamente da fare per seguirli). Io là fuori mi imbatto quotidianamente in una lunga sequela di: "reagisci", "è solo una questione di volontà" e altre cazzate del genere (col risultato di sentirmi ulteriormente inetto) da parte di persone che non riuscirebbero a capire i miei problemi anche se gliene parlassi in maniera approfondita (cosa che mi guardo bene dal fare), ma che sono sicure di avere la risposta. E che pensano che mettermi pressione sia il metodo migliore per ottenere una reazione, quando è esattamente il contrario. E che pensano che la depressione sia la causa della mia staticità, non la conseguenza (ma questo è colpa mia, preferisco far la parte del depresso che del fobico). Se superare la fobia fosse una passeggiata non esisterebbero i fobici, se trovare la volontà di reagire fosse così facile non esisterebbero i depressi. Quindi posso dirti che ti capisco, ma che gli altri non hanno torto quando parlano del fatto che la depressione influisca sui tuoi propositi suicidi. Attenzione: non sto dicendo che razionalmente non pensi di volerti suicidare, ma che le emozioni (quindi l'umore) influiscono pesantemente su ogni nostra valutazione. In terapia (quando avevo i soldi per andarci) ho imparato che in gergo si chiama "mood congruity effect". Su di me ho notato che è assolutamente vero: se anche razionalmente ritengo che la cosa più misericordiosa che io possa fare per me stesso sia suicidarmi (da qualche anno, ormai), noto che, a seconda dell'umore del momento/periodo, la "consistenza" (non riesco a trovare un termine migliore, anche se rischio di essere poco comprensibile) delle mie sensazioni sull'argomento cambia anche considerevolmente. |
Re: Delirio di un povero triste figuro
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Re: Delirio di un povero triste figuro
Mi sa che non sono il più adatto a darti qualche consiglio in merito...
Per quanto mi riguarda, mi sento allo stesso modo. Non la faccio finita solo perché mi manca il coraggio e perché mi dispiacerebbe far soffrire i miei. |
Re: Delirio di un povero triste figuro
Mi spiace. io a volte ho l'immagine in testa di una candela accesa che finalmente all'improvviso si smorza e, al buio, cala la pace.
E' di pace che hai bisogno, hai bisogno di smettere di pensare, di smettere di soffrire, di porre fine alla tua agonia. So come ti senti. ma, come dici tu, c'è quel barlume di fisiologico istinto di conservazione che ti spinge a desistere da ogni triste proposito di farla finita. capisco anche il fatto che tu non voglia essere incoraggiato ad andare avanti, perchè non è di questo che hai bisogno. però adesso sei da solo in mezzo all'oceano: o decidi di calare giù la testa e lasciarti annegare, o gridi a squarciagola invocando una scialuppa di salvataggio. Devi farti aiutare, non ha senso rimanere in questo limbo e aspettare che la candela si smorzi, devi darti una mossa: o la fai spegnere, o fai in modo che qualcuno possa alimentare quella fiamma. E la natura in qualche modo ti impone la seconda soluzione. Posso chiederti come la tua famiglia vive il tuo disagio? Cercano in qualche modo di starti vicino? |
Re: Delirio di un povero triste figuro
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Re: Delirio di un povero triste figuro
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Re: Delirio di un povero triste figuro
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Re: Delirio di un povero triste figuro
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